la nuova leadership - Asam

componenti in grandi quantità e quindi ad un
prezzo minore.
Sebbene le aziende del settore EMS conseguano
limitati margini lordi - tipicamente dal 6% all’8%
sulle vendite -, generano - tuttavia - un ritorno
considerevole sui mezzi propri - mediamente intorno
al 20%.
Tali misure ricavate dagli indicatori economici
stanno rimodellando anche altri settori: stanno
infatti emergendo enormi ed integrati gruppi
conglomerati dedicati ad erogare servizi per gestire
le attività date in outsourcing da parte di banche,
compagnie farmaceutiche e produttori di auto.
Le imprese stanno riscoprendo i meriti
dell’integrazione: Lowell Bryan - specialista in
management della McKinsey & Co. - afferma che
“stiamo osservando la disintegrazione delle vecchie
strutture industriali e la nascita di nuove
organizzazioni”, aggiungendo che “si stanno
iniziando a raggruppare servizi che nel passato
erano affidati a differenti settori poiché questo è
ciò che vogliono i clienti”.
Ma Flextronics non corre il pericolo di diventare
un po’troppo impacciata,come l’IBM di un tempo?
Il problema è comprendere “fin dove si spinga
l’eccellenza operativa di un produttore a contratto”
dice Pamela J.Gordon - presidente di Technology
Forecasters -; Marks è d’accordo sul fatto che ci
sia un rischio: “non c’è dubbio che saremo una
grossa azienda”ma “la questione è se saremo una
grande ‘buona’ impresa o una grande ‘cattiva’
impresa”.
COLPI INNOVATORI. Per ora, Marks ha ben
considerato i pro e i contro.Solamente nel 2000 ha
investito 4,8 bilioni di dollari in acquisizioni: in marzo
Flextronics ha comperato Dii Group Inc. – impresa
che progetta circuiti e chip su ordinazione da 2
bilioni di dollari l’anno -; è stata poi la volta della
Palo Alto Products - progettista del super richiesto
Palm Pilot -; ha in seguito acquisito al volo anche
impianti di Siemens, Ericcson e Bosch.
Recentemente, Flextronics ha messo a segno 2
colpi innovativi: in aprile Microsoft Corp. le ha
affidato la produzione e le ha chiesto di collaborare
nella progettazione di una nuova console per
giochi elettronici - chiamata Xbox - e in maggio
Marks ha firmato una partnership produttiva con
Motorola Inc.- che da tempo si vanta della qualità
L’ECOSISTEMA AZIENDALE
dei propri prodotti - per una serie di articoli del
settore delle telecomunicazioni.
Sia la diversificazione,attuata da Marks nell’ambito
della progettazione, che le partnership emergenti
sono divenute cruciali: ora Flextronics ha ingegneri
industriali, meccanici e sviluppatori di chip sparsi
in tutto il mondo ed un suo telefono cellulare può
contenere componenti per la radio frequenza
progettati in Norvegia,chip prodotti su ordinazione
in Israele, circuiti preparati in India, attrezzatura
industriale sviluppata in Italia e know-how di
ingegneria meccanica da Taiwan e dal Colorado.
Ma nel momento in cui i produttori a contratto
entrano nella progettazione, fanno capolino
questioni spinose: come fa un cliente ad essere
sicuro che la propria idea innovativa non finirà nel
prodotto di un rivale? Che cosa impedisce ad un
fornitore di diventare un competitore diretto?
Per evitare tali conflitti, sostiene Marks, Flextronics
non produrrà articoli propri: con l’espansione del
ruolo degli appaltatori esterni, quindi, il marchio su
un prodotto potrebbe non indicare il reale potere
di un’azienda.
IL BOOM DELL’OUTSOURCING
69
.