la nuova leadership - Asam
la nuova leadership - Asam
la nuova leadership - Asam
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Il quinto saggio, dei nove appartenenti a questa penultima sezione del libro, sembra<br />
dare le “giuste dritte” alle imprese che devono fare i conti con <strong>la</strong> decisione di esternalizzare,<br />
dare in outsourcing oppure fare tutto in casa integrandosi opportunamente con altri produttori<br />
ex outsourcer. La risposta del collega di Harvard, C<strong>la</strong>yton M. Christensen, viene svolta utilizzando<br />
efficacemente <strong>la</strong> metafora del pendolo. Se i bisogni del cliente cambiano in misura<br />
sostanziale, allora è meglio integrarsi, soprattutto quando <strong>la</strong> tecnologia necessaria ad ottenere<br />
prodotti soddisfacenti non è al momento disponibile sul mercato o non offre standard accettabili<br />
tra queste nuove possibilità e le interfacce preesistenti. Dunque <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> d’oro di Christensen<br />
è chiara ed imp<strong>la</strong>cabile: quando <strong>la</strong> prestazione di un prodotto o il risultato di un servizio risulta<br />
eccellente (e quindi si competerà su velocità, flessibilità, costi) allora le imprese meno integrate,<br />
e quindi più virtuali di altre, avranno il sopravvento, ma quando <strong>la</strong> performance del<br />
prodotto o del servizio non sarà ancora in grado di soddisfare i bisogni del<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> allora<br />
saranno le aziende integrate, cioè quelle assai poco virtuali, ad avere un vantaggio, sempre,<br />
anche nel ventunesimo secolo.<br />
Prima di passare all’impegno delle aziende nel sociale, il saggio a due mani di mark<br />
Clifford e Manjeet Kripa<strong>la</strong>ni cerca di dare una soluzione di tendenza ad uno dei problemi geograficamente<br />
più “scomodi” del ventunesimo secolo: <strong>la</strong> delocalizzazione del <strong>la</strong>voro di “routine”<br />
svolta dai colletti bianchi. Vediamo di cosa si tratta.<br />
Da quando le funzioni del business convergono sul WEB e i tecnici adottano standard simili<br />
in tutto il mondo si sta osservando un enorme spostamento nel pianeta di ricerca continua di<br />
impiegati a “buon prezzo” e buoni conoscitori del<strong>la</strong> lingua inglese. Prima l’Ir<strong>la</strong>nda, ora<br />
l’India stanno diventando (o sono diventati) i serbatoi mondiali dei colletti bianchi. Lavorare<br />
“gomito a gomito” anche se distanti oltre 10.000 chilometri, non costituisce più un ossimoro.<br />
Anche le Isole Filippine stanno attivamente promuovendo <strong>la</strong> loro forza <strong>la</strong>voro più qualificata.<br />
Ogni anno le Università locali <strong>la</strong>ureano 70.000 ingegneri e 100.000 informatici. Se poi si<br />
aggiunge che lo stipendio di un consulente di management filippino costa un quarto rispetto ad<br />
un suo collega statunitense a parità di qualità, è presto fatto il conto, e <strong>la</strong> minaccia per alcune<br />
affol<strong>la</strong>te Nazioni è più che concreta, è certa. Ecco perché gli impiegati “normali” degli States o<br />
europei saranno spinti a riqualificarsi per trovare nuove abilità da offrire ai propri datori di<br />
<strong>la</strong>voro. Questa del ventunesimo secolo è, infatti, un’economia che si fonda sempre più sul sapere.<br />
Ciò vale in primis per i <strong>la</strong>vori cosidetti di supporto mentre il personale di base, quello su<br />
cui fondare il core business, è ancora autoctono. Ma non per molto. Alcune aziende statunitensi,<br />
ad esempio, stanno andando anche oltre l’outsourcing di supporto. Stanno cioè affidando<br />
sempre più <strong>la</strong>voro ad imprese indiane che dimostrano concretamente di saper salire velocemente<br />
<strong>la</strong> “sca<strong>la</strong> del valore” sviluppando servizi, know how, performance del tutto analoghe a quelle<br />
statunitensi ma ad un costo inferiore del 60%.<br />
XII