la nuova leadership - Asam
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compensazione al Big Business.<br />
Ma anche se l’azienda statunitense del futuro non<br />
avesse mai più esercitato lo stesso potere che<br />
aveva nell’era dei pirati, essa non era neanche<br />
soggiogata al governo o al <strong>la</strong>voro;<br />
fondamentalmente, gli americani continuarono<br />
ad avere fiducia nell’impresa privata, anche<br />
attraverso il trauma del<strong>la</strong> Grande Depressione degli<br />
anni Trenta.<br />
Fino ad oggi, in America, gli affari e il governo<br />
hanno mantenuto un rapporto essenzialmente<br />
antagonista caratterizzato, secondo James Q.<br />
Wilson - professore emerito di scienze politiche all’<br />
University of California a Los Angeles -, da una<br />
“tensione inquietante tra <strong>la</strong> contrattazione e <strong>la</strong><br />
lotta,tra il rispetto e l’ostilità,impossibile da ritrovare<br />
in una qualsivoglia altra nazione industriale”.<br />
In Europa e in Asia, <strong>la</strong> tendenza delle aziende è<br />
stata quel<strong>la</strong> di avere un rapporto più col<strong>la</strong>borativo<br />
con l’ente statale, anche a costo di essere<br />
subordinate al<strong>la</strong> politica economica pubblica.<br />
Certo, l’ “Azienda America” è stata costretta ad<br />
agire come un canale in cui scorrevano indennità<br />
sanitarie e pensionistiche ma il suo impegno sociale<br />
non è mai dovuto andare oltre il mantenimento<br />
del<strong>la</strong> “piena” occupazione; le imprese statunitensi<br />
sono rimaste re<strong>la</strong>tivamente più autonome rispetto<br />
alle loro controparti d’oltre oceano nel perseguire<br />
i propri obiettivi privati.<br />
Tale flessibilità divenne critica allorquando<br />
l’ambiente in cui operavano le imprese si fece<br />
progressivamente più veloce e più complicato;<br />
l’azienda, però, rimase al passo, sviluppando<br />
strategie sempre più e<strong>la</strong>borate e strutture di<br />
management sempre più complesse per realizzarle<br />
- il grande salto evolutivo fu l’impresa<br />
“multidivisionale”, così come simboleggiata dal<strong>la</strong><br />
General Motors Corp. sotto <strong>la</strong> guida di Alfred P.<br />
Sloan,che gestì il gigante automobilistico dal 1923<br />
al 1956; anche il più grande trust industriale di fine<br />
secolo era composto di aziende monoprodotto<br />
strettamente control<strong>la</strong>te da un organico di top<br />
manager assai ridotto.<br />
RITORNO AL FUTURO<br />
Naturalmente, <strong>la</strong> struttura multidivisionale del<br />
management e le sue applicazioni derivate - <strong>la</strong><br />
multinazionale, <strong>la</strong> conglomerata, l’azienda per il<br />
commercio elettronico - non garantiscono in sé il<br />
successo: le imprese devono essere gestite e i<br />
manager commettono errori.<br />
Sotto <strong>la</strong> superficie - l’apparente invincibilità<br />
dell’azienda americana degli anni Cinquanta e<br />
Sessanta - l’arroganza e <strong>la</strong> compiacenza stavano<br />
erodendo le fondamenta di molti settori di base e,<br />
quando l’età dell’oro americana - quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />
prosperità postbellica - si concluse, negli anni<br />
Settanta,con una rampante instabilità economica,<br />
gli errori di gestione vennero tutti al<strong>la</strong> luce; l’impatto<br />
di tali sovvertimenti venne tra l’altro accentuato<br />
dal<strong>la</strong> rinascita del<strong>la</strong> competizione straniera: il<br />
risultato fu che molte aziende statunitensi dagli<br />
orizzonti ristretti si eclissarono o furono portate al<br />
fallimento.<br />
Essenzialmente,però,l’azienda americana si salvò<br />
- e questo quando Wall Street smise di imporre<br />
obbligatoriamente al cervello manageriale<br />
l’imprinting del<strong>la</strong> <strong>nuova</strong> formu<strong>la</strong> magica:<br />
“massimizzare il valore per gli azionisti”.<br />
PIU’ DINAMISMO. Dal 1910 in poi il potere e<br />
l’influenza all’interno dell’azienda si spostarono<br />
dagli azionisti e dai membri dei consigli<br />
d’amministrazione ai manager, in quanto <strong>la</strong><br />
proprietà si disperse sempre più nel mercato<br />
azionario.<br />
Comunque, le catastrofi imprenditoriali degli anni<br />
Settanta e dell’inizio degli anni Ottanta irrigidirono<br />
i grandi investitori istituzionali ed ispirarono i finanzieri<br />
CRISI ENERGETICA<br />
Razionamento nel 1974.<br />
91<br />
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