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la nuova leadership - Asam

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.<br />

L’ECONOMIA CREATIVA<br />

LA FORZA LAVORO DI DOMANI<br />

Entro il 2050 i bianchi non ispanici sfioreranno<br />

<strong>la</strong> maggioranza del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

statunitense. Secondo le prioiezioni del Census<br />

Bureau gli ispanici costituiranno quasi un terzo<br />

del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

La Cina, ad esempio, è una perfetta macchina di<br />

contraffazione, ed ora lo è anche Internet, grazie<br />

agli strumenti che permettono di scaricare musica,<br />

film e software gratuitamente. La battaglia legale<br />

contro il più grande porto di rifugio del<strong>la</strong> pirateria<br />

musicale, <strong>la</strong> Napster Inc., è un segno di ciò che<br />

accadrà in futuro.<br />

Rubare <strong>la</strong> proprietà intellettuale è letale<br />

all’innovazione, anche se protegger<strong>la</strong> in modo<br />

esageratamente rigido può impigrire coloro che<br />

ne posseggono,affievolendone lo spirito innovativo:<br />

Chuck D, il rapper leader dei Public Enemy e<br />

supporter di Napster Inc., <strong>la</strong>menta, ad esempio, il<br />

fatto che non di rado le aziende discografiche<br />

comprano i diritti delle canzoni e non li sfruttano<br />

appieno.<br />

Per continuare a far crescere questa Economia<br />

Creativa i governi nazionali dovranno valutare<br />

attentamente i pro e i contro: emettere licenze,<br />

copyright, trademark e c<strong>la</strong>usole di non<br />

competizione, per stimo<strong>la</strong>re gli incentivi al<strong>la</strong><br />

creazione, ma in misura mai così elevata da<br />

sopprimere <strong>la</strong> competizione stessa. “La proprietà<br />

intellettuale diventerà il grosso problema di scontro”<br />

nei decenni a venire, predice Lester C. Thurow,<br />

economista del Massachusetts Institute of<br />

Technology.<br />

Nell’Economia Creativa, il più importante bene<br />

intellettuale non è né il software, né <strong>la</strong> musica né<br />

i film: è ciò che si trova nelle teste dei dipendenti.<br />

Quando i beni erano oggetti fisici,come le miniere<br />

di carbone, gli azionisti li possedevano realmente,<br />

ma se il patrimonio aziendale vitale è formato dalle<br />

persone,non ci può essere vera proprietà: il meglio<br />

che le aziende possono fare è creare un ambiente<br />

che convinca le persone migliori a rimanere al loro<br />

posto.<br />

4<br />

Non tutti trarranno uguale beneficio dal passaggio<br />

ad un’economia fondata sull’informazione.I valori<br />

mediani degli stipendi settimanali dei diplomati<br />

sono il 43% più bassi di quelli dei <strong>la</strong>ureati, un delta<br />

peggiorativo rispetto al 28% del 1979.<br />

E’ molto probabile che in futuro <strong>la</strong> formazione<br />

diventi ancora più essenziale al<strong>la</strong> prosperità.<br />

Secondo le proiezioni del Bureau of Labor Statistics<br />

le cinque occupazioni che sono cresciute più<br />

velocemente negli Stati Uniti hanno tutte qualcosa<br />

in comune con i computer. E’ verosimile che<br />

aziende carenti di qualificate capacità del proprio<br />

personale reagiscano combinando addestramento<br />

e outsourcing e cerchino nuovi modi per<br />

“dequalificare” alcune mansioni: i cassieri dei fast<br />

food, ad esempio, non immettono i prezzi ma<br />

premono pulsanti corrispondenti agli alimenti<br />

venduti.<br />

UN NUOVO MIX. La cronica mancanza di<br />

qualificate capacità verrà accompagnata da un<br />

cambiamento nel mix delle caratteristiche del<strong>la</strong><br />

forza <strong>la</strong>voro.<br />

La tendenza di lungo periodo verso il<br />

prepensionamento è stata recentemente<br />

capovolta, sempre più persone anziane cercano<br />

di rimanere al <strong>la</strong>voro o di rientrarci. In generale,<br />

una percentuale record, il 67% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

adulta, è impiegata o sta cercando <strong>la</strong>voro, e ciò<br />

soprattutto perché <strong>la</strong> partecipazione femminile<br />

nel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione attiva è aumentata, dal 50%<br />

circa di vent’anni fa, al 60%.<br />

Anche il mix etnico del<strong>la</strong> forza <strong>la</strong>voro sta<br />

cambiando, in parte perché <strong>la</strong> grande macchina<br />

occupazionale americana sta assorbendo sempre<br />

più immigrati. Il Census Bureau americano stima<br />

che entro il 2050 so<strong>la</strong>mente il 53% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

degli Stati Uniti sarà composta da bianchi non<br />

ispanici, in calo rispetto al 74% del 1995.<br />

Le imprese di successo saranno quelle che<br />

assecondano le nuove tendenze demografiche<br />

invece di combatterle.Ciò significa che ancora più<br />

donne e minoranze etniche entreranno nel<strong>la</strong><br />

popo<strong>la</strong>zione attiva - e anche nei posti di comando.<br />

Ted Childs - che gestisce il programma globale<br />

IBM per le diversità - sostiene che ci sono 350.000<br />

occupazioni vacanti nell’industria dell’Information<br />

Technology statunitense: “ritengo che stiamo<br />

combattendo una guerra per il talento” afferma,<br />

spuntando i vari progetti IBM dedicati a sviluppare<br />

il talento tra donne,neri,asiatici,omosessuali ed altri<br />

gruppi, e certamente “non si tratta di fi<strong>la</strong>ntropia.

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