la nuova leadership - Asam

Nella seconda metà del ventesimo secolo il potere
è passato alle aziende, in cui le persone erano
sostituibili tanto facilmente quanto le lampadine;
oggi, con la transizione verso un’economia del
sapere e verso la connettività globale, il potere
sta spostandosi verso le persone qualificate.
LAVORO MESSO ALL’ASTA. Sembra che le riserve
di talento necessarie per alimentare la New
Economy rimarranno scarse nei prossimi vent’anni;
allo stesso tempo,le aziende stanno trovando utile
disporre di forze lavoro mobili ed elastiche che
possano crescere e diminuire a seconda delle
richieste del mercato globale: ecco le ragioni delle
novità che emergono rispetto al modello lavorativo
del ventesimo secolo.
Pensiamolo in termini di Scambio di Capitale
Umano. Nel secolo scorso i migliori luoghi per la
creazione di ricchezza erano il Nasdaq e la borsa
di New York; il mercato delle qualità e del talento
si adatta invece al caso del ventunesimo secolo.
Oggi, in una situazione di Scambio di Capitale
Umano, il valore degli agenti indipendenti viene
determinato dal mercato libero - avvocati giù di
2 dollari, ingegneri su di un dollaro - piuttosto che
dalla struttura gerarchica aziendale.
Per un agente indipendente di talento,la vecchia
struttura “stipendio + benefit” non soddisfa più;
nell’odierna condizione di libero scambio di
capitale umano “è molto più probabile che le
persone ottengano ciò che valgono -
parteciperanno degli aspetti positivi e negativi del
libero scambio” dice Christopher Meyer - direttore
del Center for Business Innovation presso Cap
Gemini Ernst & Young.
Le “legioni” di dipendenti che lasciano affissi in
modo permanente i propri curricula alla
Monster.com rappresentano solo il primo segno
della transizione verso lavoratori qualificati per la
New Economy che trattano e negoziano le loro
carriere professionali giorno per giorno.
Sul Web stanno emergendo sempre più aziende -
dai siti “cerco/offro lavoro” ai servizi di riferimento
per conseguire sostanziose gratifiche - che danno
vita ad una sorta di asta in cui ognuno - dallo
sceneggiatore allo scienziato - può vendere le
proprie qualifiche al miglior offerente.
L’ECOSISTEMA AZIENDALE
GUIDANO LA CONTROTENDENZA
QUELLE AZIENDE
CHE OFFRONO CARRIERE, INTESE NON PIÙ COME
ESPERIENZE STATICHE
MA COME
UNA SERIE DI PROGETTI.
Prendiamo il caso di Andy Abramson: il
quarantenne consulente in marketing sportivo
calcola che, rispetto ad una posizione di Direttore
Marketing tradizionale, come “mercenario”
guadagna il 75% in più. L’afflusso costante di nuovi
progetti mantiene interessante il lavoro e offre
quote di partecipazione azionaria in una varietà
di imprese - “è come aver il tuo piccolo vc fund”.
Essere un agente indipendente è anche
gratificante e permette di trascorrere un mese
all’anno in Europa; “ho appena fatto un contratto
per una linea ISDN senza fili”, gongola Abramson,
“ora posso andare a lavorare in spiaggia”.
Ci sono però anche lati negativi nell’essere un
agente indipendente.
Molti si sentono schiacciati dalla “legge della
giungla” e dalla pressione di dover “andare a
caccia” di ogni singolo lavoro; inoltre, assegni
pagati in ritardo, assicurazioni sanitarie costose,
distrazioni e disturbi presenti in un ufficio domestico:
non è poi tutto così facile!
Mark Fertig - professore di progettazione grafica alla
James Madison University, Virginia - sfrutta i siti
“cerco/offro lavoro” per attività di freelance ma
afferma che “online non guadagno altrettanto
bene” poichè “ho dovuto ridurre i miei prezzi”.
Alcuni studiosi considerano ingannevole l’interesse
che circonda gli agenti indipendenti.
James Baron - professore alla Stanford Business
School - ritiene che potrebbe riemergere la
tendenza opposta, quella di un maggiore
attaccamento agli impiegati,ed afferma che “alla
Silicon Valley l’intensa competizione nel mercato
del lavoro ha già indotto alcune aziende,come Sun
Microsystems, a pensare di offrire non solo lavoro
e opzioni azionarie ma anche carriere”;
quest’ultime avranno un aspetto diverso da prima
- aggiunge Baron - e consisteranno in una serie di
progetti piuttosto che in una mansione statica.
Nonostante tutto, secondo un sondaggio della
63
.