la nuova leadership - Asam
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L’ECONOMIA CREATIVA<br />
CACCIA AL TALENTO. Tutto ciò diede ad un piccolo<br />
emergente immediata evidenza e benessere<br />
economico. Juno,ad esempio,vanta meno di 300<br />
impiegati diretti, tuttavia ha quasi 700 tecnici solo<br />
nel customer service, grazie alle sue alleanze: “se<br />
avessimo fatto tutto questo da soli, avremmo<br />
dovuto avere almeno 1.000 persone che<br />
<strong>la</strong>vorassero so<strong>la</strong>mente sul contenuto” stima Ardai.<br />
Cambiamenti così estesi nel<strong>la</strong> struttura tecnicoorganizzativa,comunque,porteranno<br />
solo a questa<br />
tappa nel viaggio verso <strong>la</strong> <strong>leadership</strong> del<br />
ventunesimo secolo; è quasi unanime, invece,<br />
l’accordo sul fatto che tutto dipenda ancora da<br />
quel preziosissimo bene, le persone con talento.<br />
Attrarre,coltivare e mantenere presso di sé queste<br />
persone sarà l’ingrediente indispensabile che<br />
creerà le idee, i prodotti e una crescita aziendale<br />
senza precedenti. Come sostiene il guru del<br />
management Gary Hamel, “siamo passati da<br />
un’economia delle mani ad un’economia delle<br />
teste. Perciò il prezzo dell’immaginazione, il<br />
sovrapprezzo per essa,crescerà”.In modo sempre<br />
più evidente le aziende avranno <strong>la</strong> necessità di<br />
perlustrare il mondo, al<strong>la</strong> ricerca del migliore<br />
capitale intellettuale,per poi creare degli ambienti<br />
stimo<strong>la</strong>nti che permettano alle stelle di bril<strong>la</strong>re.<br />
Poche organizzazioni hanno <strong>la</strong>vorato con più<br />
impegno o con maggiore creatività a tutto ciò,<br />
rispetto a Trilogy Software Inc., produttore di<br />
software per l’economia e per il commercio di<br />
Austin (Texas).<br />
Trilogy, un’impresa privata da più di 200 milioni di<br />
dol<strong>la</strong>ri di ricavi,dedica una straordinaria attenzione<br />
al reclutamento dei migliori ingegneri direttamente<br />
dai campus universitari. Il motto coniato per loro<br />
da Trilogy è il seguente: “invece di <strong>la</strong>vorare in<br />
un’organizzazione enorme,come Microsoft Corp.,<br />
in qualità di product manager, avreste un impatto<br />
maggiore al<strong>la</strong> Trilogy, guidando<strong>la</strong> al successivo<br />
livello di competizione”.<br />
Una volta assunti, i candidati frequentano un<br />
programma di training intensivo di tre mesi,<br />
chiamato dal co-fondatore e Presidente Joe<br />
Liemandt “Trilogy University”.Tutti i direttori generali<br />
si presentano per insegnare.“Nello stesso modo in<br />
cui le persone considerano i clienti, così noi<br />
consideriamo le nostre mansioni”, dice Liemandt,<br />
“chiediamo di rendere il <strong>la</strong>voro irresistibile per i<br />
nostri dipendenti.Se non si riesce a portare l’acciaio<br />
al<strong>la</strong> fabbrica, non viene prodotto nul<strong>la</strong>; se non si<br />
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portano le persone migliori nell’azienda, non si<br />
produce nul<strong>la</strong>.”<br />
INCUBATORE. Come azienda non quotata, Trilogy<br />
non può offrire diritti di opzione sulle azioni; però,<br />
offre <strong>la</strong> possibilità di creare e gestire nuovi business.<br />
Liemandt <strong>la</strong>ncia una sfida spaventosa ad ogni<br />
gruppo di neo-assunti che entra: in due anni gli<br />
studenti saranno responsabili del<strong>la</strong> creazione di<br />
almeno il 20% delle nuove vendite.“Essi considerano<br />
l’università come un’incubatrice di Ricerca e<br />
Sviluppo”, dice Noel M. Tichy - professore di<br />
management dell’University of Michigan -; Trilogy,<br />
ad esempio, ha messo in pista sei nuove imprese,<br />
inclusa una che sta vendendo automobili online<br />
per una cifra annuale di centinaia di milioni di<br />
dol<strong>la</strong>ri.<br />
Per assicurarsi di non perdere il contatto con i suoi<br />
impiegati, Liemandt usa <strong>la</strong> Rete per stabilire<br />
conversazioni faccia-a-faccia con loro. I 1.500<br />
dipendenti di Trilogy vanno online per leggere e<br />
rispondere ai requisiti del<strong>la</strong> mission aziendale dei<br />
direttori generali e periodicamente viene chiesto<br />
loro di valutare i manager online. “L’energia e<br />
l’adrenalina sono le ragioni per le quali le persone<br />
mettono in atto continui start-up”, dice Liemandt,<br />
“ma quando l’azienda diventa sempre più grande,<br />
le persone non si sentono più così coinvolte.Hanno<br />
<strong>la</strong> sensazione che qualcuno parli loro, invece di<br />
essere coinvolti in una col<strong>la</strong>borazione. La rete<br />
fornisce un aumento da 10 a 20 volte del livello di<br />
interazione che si può instaurare”.<br />
L’azienda del ventunesimo secolo avrà <strong>la</strong> necessità<br />
di disporre di una serie di nuove abilità, tutte da<br />
padroneggiare perché i leader ottengano il<br />
sopravvento competitivo.<br />
La globalizzazione ha aperto nuovi mercati; <strong>la</strong><br />
deregu<strong>la</strong>tion ha abbattuto i confini industriali; il<br />
capitale di rischio ha sovvenzionato migliaia di<br />
nuovi emergenti - tecnologicamente molto abili -<br />
che ora minacciano i “mandarini”; l’onnipresente<br />
Web ha incana<strong>la</strong>to il potenziale per realizzare<br />
notevoli guadagni nel<strong>la</strong> produttività, ma ha<br />
introdotto anche pressioni def<strong>la</strong>zionarie spaventose:<br />
nel ventunesimo secolo tutti questi elementi<br />
spingono a forte propulsione verso <strong>la</strong> creazione di<br />
nuovi modelli di business,modelli che non avranno<br />
assolutamente l’aspetto delle imprese che,<br />
nell’epoca appena trascorsa,apparivano in buona<br />
salute ed apparentemente invincibili.