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preleva gratis copia pdf - Nostra Terra

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patria d’origine del movimento dei galilaei, i terribili zeloti che insanguinarono la Palestina per<br />

decenni e che, alla fine, provocarono la scintilla della grande guerra degli anni 66/70 e, con essa, la<br />

distruzione completa di Israele.<br />

Ma c’è di più. I romani conoscevano bene questa città, perché le legioni di Vespasiano, guidate dal<br />

futuro imperatore, la dovettero cingere d’assedio, per mesi, prima di riuscire ad espugnarla ed<br />

annientare questo pericoloso focolaio di ribelli. Giuseppe Flavio ci racconta i particolari<br />

dell’assedio durissimo ed anche di azioni di combattimento in cui lo stesso Vespasiano rischiò la<br />

vita. Di notevole importanza è la condotta degli abitanti della città che, vistisi perduti, preferirono<br />

suicidarsi in massa, proprio come i ribelli di Masada, passandosi a fil di spada o gettandosi giù dalla<br />

scarpata. Un tipico comportamento zelotico.<br />

Qui esiste veramente un precipizio! Ed esistono anche i bellissimi resti della sinagoga, a breve<br />

distanza dalla scarpata. Ed è qui che il racconto Lucano della folla inferocita, che voleva scagliare<br />

Gesù nel baratro, avrebbe potuto realmente ambientarsi. Così come sarebbe stato possibile che gli<br />

abitanti seguissero il Cristo allorché si recava a predicare sulla riva del lago, dal momento che fra<br />

Gamla e il lago c’è un percorso diretto di circa 8 km, lungo una valle solcata da un torrente. In<br />

meno di due ore chiunque avrebbe potuto discendere lungo il torrente e raggiungere la riva nord<br />

orientale del lago, presso il villaggio che costituiva l’accesso naturale di Gamla alle acque di<br />

Tiberiade: Betsaida.<br />

Purtroppo, su mappe presenti in alcuni libri di storia del cristianesimo primitivo, ed anche in alcuni<br />

siti web, la posizione della città di Gamla (e talvolta anche di Betsaida) è indicata in modo molto<br />

impreciso: spesso allontanata dal lago e spostata verso sud. Non saprei dire se ciò deriva da<br />

semplice ignoranza o, talvolta, dal desiderio di staccare quel luogo dalle aree di frequentazione di<br />

Gesù. Al fine di togliersi ogni dubbio è sufficiente consultare l’immagine satellitare offerta da<br />

Google Earth, per verificare che Gamla è molto vicina al lago di Tiberiade, che si trova in<br />

prossimità della costa nord est e che da essa scorre un torrente che sfocia nel lago, nelle vicinanze di<br />

Betsaida di Galilea.<br />

In pratica, nei loro movimenti, i cittadini di Gamla dovevano comunque scendere verso Betsaida e<br />

poi, eventualmente, proseguire in barca. Questo fatto lega intimamente Gamla e Betsaida, anche<br />

considerando il fatto che, ai tempi di Gesù, l’economia di Gamla si basava sulla produzione di olio<br />

di oliva e che, certamente, Betsaida era il centro di smistamento della merce che partiva per le varie<br />

destinazioni. È anche possibile che, per coloro che vivevano affacciati sulle rive del lago di<br />

Tiberiade, l’espressione “andare a Betsaida”, cioè prendere un’imbarcazione ed approdare a<br />

Betsaida, fosse implicitamente sinonimo di “andare a Gamla”.<br />

225 Mt V,14.

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