“Durante il regno di Erode il proselita c’era un uomo di nome Pappos ben Jehudah che aveva una moglie di nome Miriam, figlia di Qlopas; questa Miriam prima di sposarsi faceva la parrucchiera, ed era sposata a Pappos secondo la legge di Mosè e di Israele ed era molto bella; era della tribù di Beniamino. Suo marito Pappos non la lasciava uscire di casa e le chiudeva la porta, per impedire che gente senza scrupoli facesse adulterio con lei. Ci fu un giorno, il giorno del digiuno di Kippur, che passò davanti alla sua finestra Josef Pandera di Notzrì, un uomo empio e di bell’aspetto; quando egli vide che non c’era nessuno in casa di lei, alzò la voce e le gridò: “Miriam, Miriam, fino a quando te ne starai prigioniera a farti vedere dalla finestra?”. Gli rispose: “Josef, Josef, salvami”. Josef andò a prendere una scala e Miriam uscì dalla finestra e fuggirono entrambi da Gerusalemme a Betlemme nel giorno del digiuno di Kippur e dimorarono a Betlemme per molto tempo, senza che alcuno li riconoscesse. Josef giacque con Miriam nel giorno del digiuno di Kippur e costei concepì e gli partorì, passato l’anno, Jeshua Notzrì; e concepì ancora e partorì figli e figlie...” 197 . Nel seguito della storia, il marito legittimo Pappos viene avvertito che la moglie lo aveva tradito con Josef Pandera, che aveva avuto prole da lui e che viveva a Betlemme. Addirittura Erode sarebbe stato informato dell’adulterio, dopodiché il regnante in persona si sarebbe preoccupato di cercare Josef, Miriam e i figli per punirli. Non avendoli trovati avrebbe ordinato l’assassinio di tutti i bambini di Betlemme. Abbiamo così una versione estremamente curiosa, sia del massacro di Betlemme, sia della fuga in Egitto. Dal momento che Josef, avvertito del pericolo incombente, sarebbe fuggito in Egitto con tutta la famiglia. La causa della fuga e del massacro, che nel Vangelo di Matteo è individuata nella personalità messianica del bambino e nella paura del monarca che Gesù potesse mettere in pericolo la sua sovranità su Israele, è completamente alterata. Di personalità messianica non si parla proprio, e su Gesù rimane semplicemente l’infamia di essere figlio adulterino e bastardo. Quando poi egli stesso avrebbe scoperto la propria origine, in un impeto di rabbia avrebbe ucciso il padre Josef. 197 Idem, pag. 84. “Quando Jeshua si rese conto che era bastardo, e per questo i sapienti lo avevano segnato, andò alla città di Notzrì dalla madre e fece finta di soffrire di mal di denti. Disse alla madre: “Quando studiavo a scuola ho sentito che c’è questa cura per il mal di denti: che la madre del malato vada a mettere i suoi seni tra i cardini e la porta e il malato succhi dai suoi seni e guarisca”. La madre gli disse: “Alzati figlio mio e lo farò”. Appena lo fece, Jeshua si alzò e chiuse il seno di lei nella porta, dicendo: “Non ti
lascio fino a che non mi dici come sono nato e quali sono le tue azioni”. Gli rispose: “Sei bastardo, perché ho un altro marito, di nome Pappos; tuo padre Josef mi ha preso senza divorzio da mio marito Pappos e tutti i miei figli sono bastardi”. Quando Jeshua sentì quelle parole, preso da ira uccise suo padre Josef; fuggì quindi nella regione di Giudea.” 198 . 198 Idem, pagg. 86-87.
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stato utile nascondersi nell’anon
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“Tutto questo avvenne perché si
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