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preleva gratis copia pdf - Nostra Terra

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Giuseppe non sapeva che fare. Il ragazzo Gesù disse allora a suo padre Giuseppe: -<br />

Metti in terra le due assi e pareggiale da una delle due parti -. Giuseppe fece come gli<br />

aveva detto il ragazzo: Gesù si pose dall’altra parte, afferrò l’asse più corta e la tirò a<br />

sé rendendola pari all’altra. A tale vista, suo padre Giuseppe rimase stupito e<br />

abbracciava il ragazzo e lo baciava esclamando: - Me felice, giacché Dio mi ha dato<br />

questo ragazzo! -” 180 .<br />

Un interessante scritto apocrifo è il cosiddetto “Vangelo arabo sull’infanzia del Salvatore”. Si tratta<br />

di un testo in lingua araba di cui possediamo alcuni manoscritti arabi e siriaci non anteriori al secolo<br />

tredicesimo. Uno dei più antichi fra questi è il Codex Orientalis 32, conservato presso la bibioteca<br />

laurenziana di Firenze. L’opinione prevalente degli studiosi è che la versione araba sia, in realtà, la<br />

traduzione di un testo composto originariamente in siriaco, anche se si pensa che il Vangelo arabo<br />

che conosciamo sia il risultato di un lavoro compilativo e che, pertanto, quello che leggiamo oggi<br />

possa essere fatto risalire al massimo all’ottavo o al nono secolo.<br />

Le varie parti denunciano fonti diverse: la sezione relativa alla nascita di Gesù sembra collegata al<br />

Papiro Bodmer, quella relativa alla fuga in Egitto al Vangelo dello pseudo-Matteo, i miracoli di<br />

Gesù bambino sembrano essere stati presi dal Vangelo di Tomaso e, infine, la conclusione sembra<br />

riferita alle natività dei Vangeli canonici.<br />

Ci sono anche disomogeneità stilistiche, per esempio il gran numero di miracoli e di guarigioni di<br />

cui si parla in questo testo vedono quasi sempre l’intervento mediatore di Maria e la figura del<br />

bambino è benevola e mite, tranne nei capitoli dal 46 al 49, in cui Gesù mostra di usare i suoi poteri<br />

sovrannaturali per compiere feroci azioni vendicative:<br />

“Un’altra volta mentre, di sera, il signore Gesù ritornava a casa con Giuseppe gli venne<br />

incontro, correndo, un ragazzo e lo urtò così violentemente da farlo cadere. Il signore<br />

Gesù gli disse: “come è svanita quest’acqua, così svanisca la tua vita”. E<br />

immediatamente quel ragazzo restò secco.” 181 ;<br />

“Lo condussero allora a un altro maestro più dotto. Questi appena lo vide gli disse:<br />

“Pronuncia l’alef”. Pronunciato che ebbe l’alef il maestro gli ordinò di pronunciare<br />

bet. Ma il signore Gesù gli rispose: “Dimmi prima il significato di alef, poi io<br />

pronuncerò bet”. Avendo il maestro alzato la mano per fustigarlo subito la mano inaridì<br />

180 Vangelo di Tomaso, recens. gr. A; XIII, 1 – 2. Apocr. del N. T., op. cit.<br />

181 Vangelo arabo dell’infanzia del Salvatore XLVII, 1; Apocr. del N. T., op. cit.

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