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Anche Elisabetta, moglie del sacerdote Zaccaria, era sterile e i due erano anziani. L’angelo Gabriele<br />

annuncia la venuta al mondo del loro figlio e costui è destinato ad una condizione di nazireato<br />

perenne, addirittura fin dalla nascita.<br />

Al sesto mese di gravidanza di Elisabetta, Luca fa annunciare dall’angelo Gabriele la nascita di<br />

Gesù direttamente a Maria, nel villaggio di Nazaret, in Galilea, dove ella abitava ed era fidanzata<br />

con Giuseppe. Questo breve episodio lucano dell’annunciazione a Maria è stato la fonte ispiratrice<br />

di una immensa produzione artistica pittorica, nell’arco di numerosi secoli.<br />

Luca fa compiere a Maria, pur nel suo stato interessante, un lungo viaggio a dorso di mulo per<br />

andare a trovare la parente Elisabetta e, al momento dell’incontro fra le due donne gravide, fa<br />

produrre a Maria un inno poetico 125 , noto come magnificat. Anche questo cantico costituisce uno<br />

dei momenti più rilevanti della letteratura evangelica, che fin dal medio evo è stato inserito nella<br />

liturgia. E, come l’annunciazione, è stato il punto ispiratore per una grande produzione artistica,<br />

specialmente in campo musicale. È estremamente interessante, in questo passo, la visione del<br />

Signore decantato come colui che<br />

“ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha<br />

innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i<br />

ricchi” 126 .<br />

Maria si sarebbe fermata tre mesi dalla parente Elisabetta, e poi sarebbe tornata a Nazaret.<br />

partorire?. Abramo disse a Dio: Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te! E Dio disse: No, Sara, tua moglie, ti<br />

partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio<br />

suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò<br />

fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia<br />

alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l'anno venturo” (Gn XVII, 15-21)<br />

123 “Ora, vi era un uomo d Saraa, della tribù dei Dan, di nome Manoe. Il quale aveva una moglie sterile e senza alcun<br />

figlio. A costei apparve l’Angelo del Signore e le disse: - Tu sei sterile e senza prole; ma ecco, tu concepirai e darai<br />

alla luce un figlio. Guardati bene però dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla di immondo, poiché<br />

concepirai e darai alla luce un figlio, sul capo del quale non passerà il rasoio. Egli sarà Nazireo, fin dalla nascita e<br />

comincerà a liberare Israele Dalle mani dei Filistei” (Gdc XIII, 1-5)<br />

124 “Anna, dopo aver mangiato in Silo e bevuto, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote<br />

Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore. Essa era afflitta e innalzò la preghiera al Signore,<br />

piangendo amaramente. Poi fece questo voto: Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua<br />

schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò<br />

al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo” (I Sam I, 9-11)<br />

“Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore tornarono a casa in Rama. Elkana si unì a sua<br />

moglie e il Signore si ricordò di lei. Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele” (I<br />

Sam I, 19-20)<br />

125 “L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della<br />

sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il<br />

suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza<br />

del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli<br />

umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo,<br />

ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per<br />

sempre” (Lc I, 46-55).<br />

126 Lc I, 51-53.

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