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dato loro dai pagani di Antiochia. Nazarenos e Nazoraios sono dunque forse nomi legati<br />
a una radice linguistica ebraica natzìr (in aramaico natzirà) che li collegava ai nazirei<br />
“separati” o i “consacrati”, un gruppo che aveva fatto a Dio uno speciale voto di<br />
consacrazione e che costituiva una setta a sé stante che faceva voto di astinenza e di<br />
castità e non si tagliava i capelli. In quesi tempi il nazireato, di origine molto antica (ne<br />
parla il profeta Amos), era considerato la coscienza viva di Israele: Samuele e Sansone<br />
erano stati esempi ammirati di questa particolare scelta di vita… Anche l’individuazione<br />
precisa del luogo di nascita di Gesù è un problema arduo che non trova la sua soluzione<br />
neanche dopo un’attenta analisi delle narrazioni dei Vangeli” 80 .<br />
Già nel diciannovesimo secolo scriveva il sacerdote Alfred Loisy (Francia, 1857/1940, professore di<br />
ebraico e di sacra scrittura dell'Istituto Cattolico di Parigi, successivamente rimosso dall'incarico):<br />
"La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesù a Nazareth allo scopo<br />
di spiegare così il soprannome di Nazoreo, originariamente unito al nome di Gesù e che<br />
rimase il nome dei cristiani nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazoreo è<br />
certamente un nome di setta, senza rapporto con la città di Nazareth..." 81 .<br />
Ma anche un vangelo gnostico del II secolo dopo Cristo, interpreta il termine nazareno in senso<br />
completamente diverso da quello a cui siamo abituati oggi:<br />
"Gli apostoli che sono stati prima di noi l'hanno chiamato così: Gesù Nazareno Cristo...<br />
‘Nazara’ è la ‘Verità’. Perciò ‘Nazareno’ è ‘Quello della verità’..." 82 .<br />
E quanti altri studiosi si sono espressi similmente: Elia Benamozegh (Italia, 1823-1900) 83 , Charles<br />
Guignebert (Francia, 1867/1939) 84 , Ambrogio Donini (Italia, 1903-1991) 85 , Marcello Craveri<br />
80 Riccardo Calimani, Gesù Ebreo, Rusconi, Milano, 1990.<br />
81 A.Loisy, La Naissance du Christianisme<br />
82 Vangelo di Filippo, capoverso 47.<br />
83 "Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di<br />
originari della città di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha sostituito la prima solo<br />
quando l'antica origine dall'essenato cominciava ad essere dimenticata" (Elia Benamozegh, filosofo ebreo membro del<br />
collegio rabbinico di Livorno, Gli Esseni e la Cabbala, 1979).<br />
84 "La piccola città che porta questo nome [Nazareth], dove ingenui pellegrini possono visitare l'officina di Giuseppe,<br />
fu identificata come la città di Cristo solamente nel medio evo..." (Charles Guignebert, professore di Storia del<br />
Cristianesimo presso l'Università Sorbona di Parigi, Manuel d'Histoire Ancienne du Christianisme).<br />
85 "In realtà, per quel che riguarda Nazareth, gli storici non hanno potuto trovar traccia di una città di quel nome sino<br />
al IV secolo d.C.; secondo le fonti ebraiche, bisogna scendere addirittura sino al secolo IX. Nei Vangeli non troviamo<br />
mai l'espressione Gesù di Nazareth ma soltanto Gesù il Nazoreo, talvolta scritto anche Nazoreno o Nazareno... ora,<br />
nessuno di questi appellativi, per quanto si sia cercato di forzarne l'etimologia, può farsi risalire ad un nome come<br />
Nazareth... è da questi termini che è derivato il nome della città di Nazareth, e non viceversa" (Ambrogio Donini,