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,<br />
l cimila<br />
-74<br />
+ <strong>di</strong>no, unica loro speranza, a calare in Italia. Questo<br />
vane Principe , <strong>di</strong> anni quin<strong>di</strong>ci , bramoso <strong>di</strong> gloria e<br />
d7imperio si accinse al viaggio. Sua ad re Elisabetta<br />
temea esporlo a tanti pericoli ; ma Corra<strong>di</strong>no stimolato<br />
ancora dal Duca d'Austria, ancora egli giovanelto , il<br />
quale s'offerse a riporlo nei paterni Regni, <strong>di</strong>scese in<br />
.<br />
in Italia ; e Corrado Capece tosto <strong>di</strong> Germania ne <strong>di</strong>ede<br />
avviso in ~icflia.<br />
Giuiise Corra<strong>di</strong>no in Verona con un'esercito <strong>di</strong> <strong>di</strong>e-<br />
Soldati l'anno 1267. Quivi convocò tutt' i prin-<br />
cipi della parte Ghibellina , che l'avean sollecitato a<br />
1 e lire. In pochi dì giunse in Savona , e in<strong>di</strong> con l'ar-<br />
. mata dei Pisani giunse in Pisa con molti principi <strong>di</strong><br />
Germania , e con Corrado Capese <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong>. Costui do-<br />
mandò ai Pisani navi per tragittare in Tunesi a solle-<br />
citare il soccorso dei Caraceni.<br />
Inlanto Corra<strong>di</strong>no fece in Pisa sparger da perlutto più<br />
esemplari <strong>di</strong> un suo Manifesto , in cui querelavasi a-<br />
cerbamente <strong>di</strong> quattro Romani Pontefici , e <strong>di</strong> due Re,<br />
Manfre<strong>di</strong>, e Carlo, invitava i suoi devoti a dar mano al-<br />
1' espulsione dei Francesi dai suoi Réami <strong>di</strong> Puglia e<br />
Sicilia.<br />
Non si pub credere che gran<strong>di</strong> movimenti fece in Si-<br />
.<strong>di</strong>a , Puglia , e Calabria questa Scrittura : tutti gridarono<br />
il nome <strong>di</strong> Corra<strong>di</strong>no. Carlo stupì della volubilità<br />
<strong>di</strong> tali popoli. Papa Clemente citò Corra<strong>di</strong>no a comparirgli<br />
innanzi. Questi non comparve già , ma prosegui<br />
armato il sua cammino. 11 Papa nellacattedrale Chiesa<br />
<strong>di</strong> Viterbo ai 28 Aprile <strong>alla</strong> presenza <strong>di</strong> tutto il po-<br />
polo gli fulminò la scomunica. Poscia invitò Carlo a ve-<br />
nire a Viterbo , ove si abbracciarono insieme, e lo creò<br />
Governadore <strong>di</strong> Toscana ; e perchè l'Imperi0 <strong>di</strong> Occi-<br />
dente vocava, lo creò ancora Vicario generale dell'lm-<br />
<strong>Biblioteca</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong><br />
www.bnnonline.it<br />
1 15-<br />
I<br />
perio. A rincontro, nella festa degli Apostoli S. Pietro<br />
e Paolo scomunicb con grande celebrità Corra<strong>di</strong>no e lo<br />
<strong>di</strong>chiarb nemico , e ribelle della RomanaChiesa, e decaduto<br />
da tutte le sue pretensioni.<br />
Dall'altra parte Corrado Capece , e D. Francesco fratello<br />
<strong>di</strong> Errico , non più questi amico <strong>di</strong> Carlo, i quali<br />
partirono <strong>di</strong> Tunisi con buon numero <strong>di</strong> soldati, pas-<br />
sarono in Sicilia. Corrado , giunto a Sciacca, si ma-<br />
nifesta Vicario <strong>di</strong> Corra<strong>di</strong>no , sparge lettere per tutta<br />
1' Isola , e solleva quei popoli , i quali , avvalorati dal<br />
coraggio del Capeco , alzarono la ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Cora<strong>di</strong>no.<br />
11 Vicario <strong>di</strong> quell71sola per Re Carlo , voleudo con le<br />
armi frenar la sollevazione , fu battuto, ed obbligalo<br />
con le sue genti a mettersi in fuga.<br />
Corra<strong>di</strong>no intanto prosiegue il viaggio senza ostacolo ,<br />
e giunto in Roma, fu ricevuto in Campidoglio dal Sena-<br />
tore Errico , e dai Romani con gran pompa. Quivi ra-<br />
gunata molta gente e danaro, gli parve tempo, unito<br />
con Errico e suoi Baroni , <strong>di</strong> andare a incontrare il Re<br />
Carlo nel piano <strong>di</strong> Tagliacozzo a poche miglia dal Lago<br />
Fucino. Fortuna del Re Carlo, che poco dì anzi era<br />
giunto <strong>alla</strong> sua Corte Alardo <strong>di</strong> Valberi, cavalier Fran-<br />
*<br />
cese , che per venti anni avea militato in Terra Santa<br />
contra @'Infedeli, personaggio <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssima sperien-<br />
za ne' fatti <strong>di</strong> guerra. Quesii il consigliò <strong>di</strong> partire in<br />
due schiere la sua armata , e <strong>di</strong> tenersi egli in riser-<br />
va con cinquecento dei piil scelti cavalieri <strong>di</strong>etro nn<br />
mon t icello.<br />
Ecco che gli eserciti vengono alle mani il dì 23 <strong>di</strong><br />
Agosto 1268. Aspro e sanguinoso fu il combattimento.<br />
1 Francesi incominciarono a rinculare. 11 Re Carlo, che<br />
mirava da un poggio la battaglia, piii volte si lanciò<br />
i<br />
per correre in soccorso dei suoi , ma venne sempre ri-