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-156<br />
oiovane Gentiluomo <strong>di</strong> Guipuscoa , 'a,.<br />
ch'era dentro <strong>di</strong><br />
quella Città , fu ferito gravemente. A questa sventura la<br />
Chiesa deve unkran Santo , la illustre Compagnia <strong>di</strong> Gesù<br />
il suo Venerabile Istitutore.<br />
Mentre il Re Francesco I. s' inviava verso l'Italia per<br />
riacquistare il Milan ese,la ribellione del Contestabile Carlo<br />
<strong>di</strong> Borbone , che da Madama Madre era stato spogliato<br />
dei suoi beni per un <strong>di</strong>spetto amoroso, lo arrestò a<br />
Lione. In sua vece inviò con poderoso esercito Guglielmo<br />
Grosserio , soprannominato il Bonnivet , uomo che a<br />
somma ignoranza del mestier militare accoppiava, come<br />
è il solito , somma superbia ; ma che per favore <strong>di</strong> Lodovica<br />
madre del Re, era salito ai primi onori e <strong>alla</strong><br />
confidenza del Re stesso. Il Bonnivet , senza niilla operare<br />
<strong>di</strong> rilievo, perdè 1' armata , e riportò in Francia vergogna<br />
e danno. Il ribelle Duca <strong>di</strong> Borbone lo inseguì e<br />
suo mal grado fu astretto a porre I' asse<strong>di</strong>o a Marsialia<br />
a<br />
e. valorosamente <strong>di</strong>fesa-da due pro<strong>di</strong> Italiani Renzo da Ceri<br />
e Federico da Bozzolo.<br />
11 ReFrancesco' intanto ri<strong>di</strong>scese in Italia,e invase ilMi-<br />
lanese. Per sua <strong>di</strong>savventura , lasciò d' i~iseguire I' eser-<br />
cito Imperiale come il consigliava il suo più vecchio Capitano<br />
, e seguì il consiglio del Bonnwet che lo arrestò<br />
sotto Pavia.<br />
Egli è troppo nota la memorabile battaglia del 1528,<br />
la prigionia del Re Francesco I , e <strong>di</strong> altri Principi , la<br />
morte dei primarii- Uffiziali Francesi , e specialmente del<br />
Bonnivet , la <strong>di</strong>siruzioiie dell' armata Francese , la per<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> lutto il carriaggio , delle munizioni ec.<br />
L'Eroe però dell'esercito Imperiale,e massime in quella<br />
battaglia data il dì 24. <strong>di</strong> Febbraio, fu Francesco Fer-<br />
<strong>di</strong>nardo Daualos Marchese <strong>di</strong> Pescara. Non poca gloria<br />
si acquistò ancora Alfonso Daualos Marchese del Vasto<br />
suo Cugino , giovane valorosissimo.<br />
457-<br />
POSC~~ 1' Imperadore Carlo V. or<strong>di</strong>nò, che il Re Fran-<br />
I cesco sia condotto in <strong>Napoli</strong>. Il Re, credendo aver miglior<br />
LI mercato della sua deliberazione , se potesse abboccarsi<br />
con 1' Imperatore , domandò e, ottenne <strong>di</strong> esser condotto<br />
in Ispagna. Carlo , inktuato della sua prosperità , mise<br />
innanzi esorbitanti con<strong>di</strong>zioni. Francesco le rigettò ; ma<br />
scorgendo che prolungava con ciò la sua prigionia , <strong>di</strong>è<br />
la sua firma al Trattato , i cui principali articoli erano :<br />
Il Re sposerebbe , essendo già vedov~<br />
, Eleonora sorella<br />
dell' Imperadore, e vedova <strong>di</strong> Emmanuele Re <strong>di</strong> Porto-<br />
gallo : cederebbe i suoi dritti sopra il Regno <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong> ,<br />
Milano , e .Genova : restiluirebbe in piena sovranità la<br />
Borgogna con tutte le sue <strong>di</strong>pendenze : perderebbe quel-<br />
la che avea su le Contee <strong>di</strong> Fiandra e <strong>di</strong> Artois ; con<br />
molte altre con<strong>di</strong>zioni tutte dure : infine darebbe per o-<br />
staggi il Delfino suo primogenitoe il Duca <strong>di</strong> Orleans suo<br />
secondogen i to.<br />
in questo il Cancellier del\' Imperadore Gattinara, uo-<br />
mo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>.lurni e <strong>di</strong> maggiore esperienza , ricusò <strong>di</strong><br />
sottoscrivere il Trattato, <strong>di</strong>cendo non convenirei al suo<br />
ufizio approvar risoluzioni perniciose <strong>alla</strong> Corona. Il<br />
tempo comprovò vero il suo giu<strong>di</strong>zio.<br />
Fmncesco intanto rimesso in liberi& nel principio <strong>di</strong><br />
Marzo 1526, si guardò ben dal ratificare il Trattato, pro-<br />
testandosi al tarnen te della violenza fattagli.<br />
Fin d<strong>alla</strong> prigionia del Re Francesco , il Re d'lnghil-<br />
terra , ingelosito <strong>di</strong> tanta prosperità <strong>di</strong> Cesare , conchiu-<br />
l se la lega <strong>di</strong> offesa e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa con la Francia. Le Potenze<br />
<strong>Biblioteca</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong><br />
www.bnnonline.it<br />
' .<br />
Italiane, massimamente il Papa e la Repubblica Veneta,<br />
in<strong>di</strong>gnate che il Trattato <strong>di</strong> Madrid segnato nel <strong>di</strong> 17 <strong>di</strong><br />
Gennaio 1526 metteva l' Italia a descrizione dell' Imperadore<br />
, il quale occupava già il Milanese in danno del<br />
Duca Francesco Sforza , strinsero lega tra loro e col ,Re<br />
<strong>di</strong> Francia.<br />
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