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ti, lo rendevano assai coinmendevole ; ma fu tacciato<br />
<strong>di</strong> crudelià usata verso la Regiiia Giovanna, da mol-<br />
ti riguardalo degno drlla morle che incontrò così mi-<br />
seramente. Ebbe due figli <strong>di</strong> sua moglie Margherita,<br />
Giovanna , e La<strong>di</strong>slao.<br />
Fine della vita <strong>di</strong> Carlo <strong>di</strong> Durazzo XIV. Re .<strong>di</strong> Na-<br />
poli.<br />
VITA DI LADISLAO<br />
DECIMO QUINTO RE DI NAPOLI<br />
Mctore Carlo IIZ. <strong>di</strong> Durazzo nel <strong>di</strong> 24 Febbraio.f.386'.<br />
Succede nel Regno La<strong>di</strong>slao suo @gliuolo <strong>di</strong> anni <strong>di</strong>e-<br />
ci , e ne ricew la Investitura da Bonifazio I-X nel-<br />
i' anno stesso.<br />
\<br />
Alla morte <strong>di</strong> Carlo <strong>di</strong> Durazzo , *restarono i due<br />
suoi figliuoli La<strong>di</strong>slao , e Giovanna sotto la tutela della<br />
Regina Margherita loro Madre , percliè ambedue<br />
<strong>di</strong> età minore.<br />
.La fazione Angioina ripigliò vigore : s' impadronì<br />
dì <strong>Napoli</strong> : fece vendetta <strong>di</strong> tutti coloro, che credevasiavessero<br />
avufa parte nella morte della Regina Giovanna.<br />
La Regina Marghem'ta si rinchiuse in Gaeta, ove fermossi<br />
per lunga stagione. Vedendo poscia :il Regno tu t to<br />
in combustione, e slul punto <strong>di</strong> sfuggirle dalle mani,<br />
mandò in Genova al Papa Urbsno ambasciatori insieme<br />
con Butillo nipote <strong>di</strong> lui, pre, mandolo ad aver rnid<br />
serieor<strong>di</strong>a dei suoi figliuoli. Urbano sempre sordo alle<br />
preghiere , e immu-labile agli avvenimenti , aggiunse<br />
condanne a condaniie contro la Regina e i suoi figliuoli:<br />
privolli nello slesss tempo del Principato <strong>di</strong> Acsja. O<strong>di</strong>6<br />
<strong>Biblioteca</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong><br />
www.bnnonline.it<br />
1<br />
1<br />
I Ildel<br />
pari Ludouico 11 d'Angiò , pdrone giii per mezzo<br />
della sua fazione <strong>di</strong> una gran parte <strong>di</strong> questo Regno.<br />
Mentre cercava conquistarlo per la Sanla Sede, la ,<br />
morte pose fine ai suoi <strong>di</strong>segni nel dì i8 <strong>di</strong> oltobre<br />
1389 , e rriandò in fumo la grandezza dei suoi. Assunto<br />
venne al Trono Pontificio il Ciir<strong>di</strong>nale Pietro<br />
Tornacelli Napoletano sotto il nome <strong>di</strong> Bonifazio IX.<br />
Frattanto la Regina Margherita altro non pensava in<br />
I,<br />
I Gaela che a poter ricuperare il regno. 11 giovanetto<br />
Re La<strong>di</strong>slao , a solo fine <strong>di</strong> cogliere una ricca dote in<br />
contante , <strong>di</strong> cui egli penuriava , essendogli riferito da<br />
alcuni le ricchezze <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong> , potentissimo Conte<br />
<strong>di</strong> Chiaromon te in Sicilia , e le bellezze <strong>di</strong> Costanza sua<br />
figliuola <strong>di</strong> anni I4 , propose <strong>di</strong> volerla chiedere in<br />
moglie. Onde tosto mandò ambascialori per pron tameiite<br />
adempire a queslo suo desiderio. Manfre<strong>di</strong> ricevuti gli<br />
Ambasciatori , gli piacque il parlilo <strong>di</strong> poter fare urla<br />
sua figliuola Regina , onde senza indugio concedette a<br />
La<strong>di</strong>slao la figlia, e rimandò gli Ambasciatori col tra t-<br />
ta to concluso.<br />
Ciò inleso la Regina Margherita , spedì prontamente<br />
Cecco del Borgo Vicei-è del Re La<strong>di</strong>slao, per condurre<br />
la sposa , la quale giunse in Gaeta con quattro galee<br />
e con seco oltre la ricchissima dote, gran<strong>di</strong>ssima copia<br />
<strong>di</strong> argento.<br />
" Bonifacio 1X inlanlo corresse molti e cessi del suo<br />
an tecessore. Assolvette dalle ccnsure la. Regina Matgherita<br />
e suoi figliuoli , or<strong>di</strong>nò a' popoli del Regno <strong>di</strong><br />
<strong>Napoli</strong> <strong>di</strong> ubbi<strong>di</strong>re a La<strong>di</strong>slao, e lo fece coronare, Re<br />
in Gaeta per mano <strong>di</strong> Angelo Acciaiuoli Car<strong>di</strong> nale Legato.<br />
Frattanto nel dì i4 agosto I 390 approdE in <strong>Napoli</strong><br />
Lodooico I1 d9Angiò. La città risuonò <strong>di</strong>- evviva ; tutti<br />
i Seggi gli giurarono fedeltà ; buona parte del regno<br />
lo riconobbe per Re.