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-140<br />
e per invigorire l'animo del Papa, alzarono le Papali<br />
ban<strong>di</strong>ere.<br />
Il Re Ferdz'nanclo, sdegnato <strong>di</strong> sì nera in<strong>di</strong>gnità , a1<br />
suo solito con larghe promesse e niuna fede <strong>di</strong>staccò<br />
il Papa d<strong>alla</strong> lega coi Baroni, in<strong>di</strong> pro<strong>di</strong>toriamente fece<br />
prendere Francesco Coppola Conte <strong>di</strong> Sarno, Anotonello<br />
<strong>di</strong> Aversn con due suoi figliuoli Conti <strong>di</strong> Carinola e Po-<br />
licastro , Agnello Arcamone Conte <strong>di</strong> Rorello , e aliri<br />
suoi Cortigiani nell' anno 1486, e agli uni fece mozzar il<br />
capo, agli altri tolse roba, e feu<strong>di</strong>. Maggiormente infierì<br />
l'anno appresso, in cui mandò a morte anche procii-<br />
toriamente tutti i principali Baroni del Regno. Dopo<br />
<strong>di</strong> tanta crudeltà, fece prigioni le loro mogli e i figlitioli,<br />
acciocchè non introducessero niiovi lumulli nel regno,<br />
corifiscando ezian<strong>di</strong>o i loro beni.<br />
Nell'anno 1495 nel dì 26 <strong>di</strong> luolio finì <strong>di</strong> vivere il<br />
n<br />
Papa Innocenza VIZI. Gli venne dato per successore<br />
il Carninale Roderigo Borgia <strong>di</strong> Valenza in Ispagna. Prese<br />
il nome <strong>di</strong> AlessandroJ VI. Tutti gli ~innalisti sacri (?e-<br />
testarono e deplorarono I' assunzione al Pontificato <strong>di</strong><br />
questo uomo.<br />
Meinorando, e unico negli annali del nenere limano ,<br />
3<br />
fu questo medesimo anno per la scoverta del nuovo<br />
m ondo, fatta dall' immortale Cristofaro Coloinbo Geno-<br />
C<br />
vese ; scoverta, figlia del raziocinio, e non del caso.<br />
Gli ambiziosi <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Lodouico Sforza <strong>di</strong> Milano,<br />
detto il Moro, or<strong>di</strong>rono una tela <strong>di</strong> ealamiià per la mi-<br />
sera Italia. Giunto a età capace <strong>di</strong> governo Gian-Ga-<br />
leuzzo , Duca <strong>di</strong> Milano , il Re Per<strong>di</strong>nando inviò un'am-<br />
basciata a Lodouico i o , Zio paterno <strong>di</strong> Gian-Galeazzo,<br />
Che governava da Reggente quel Ducato, a rimetterlo<br />
nelle mani del nipote. Qiiesto moslro <strong>di</strong> perfi<strong>di</strong>a<br />
e <strong>di</strong> òissimuluzione invitò al conquisto del Regno<br />
<strong>Biblioteca</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong><br />
www.bnnonline.it<br />
114<strong>di</strong><br />
<strong>Napoli</strong> il giovine Carlo VIII Re <strong>di</strong> Francia, al quale<br />
efano devolu~i per cessione i dritti dei Duchi <strong>di</strong> Angiò,<br />
offrendo gente e denaro.<br />
Una tale nuova produsse nell' animo <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando<br />
sì forte collera che pose fine ai suoi giorni nel dì 25<br />
L<br />
<strong>di</strong> gennaio 1494.<br />
Avea egli regnato anni 35 , e ne contava 70 , mesi<br />
<strong>di</strong>eci, e giorni 28. Morte pilr troppo funesta, e che portò<br />
seco la ruina non solo della sua progenia, e del Regno ,<br />
ma ricolrnò d' infiniti mali I' Italia tutta.<br />
Ebbe due mogli, quattro figli maschi e tre femmine.<br />
Fu 4 principe molto grazioso nel ragionare , fu <strong>di</strong> gran<br />
mente, cortese, e liberale a tal segno che un giorno donò<br />
300 cavalli ad un suo amico Genovese. Facea molli<br />
maritaggi <strong>di</strong> povere donzelle. Era pieno <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong><br />
coraggio ; allevato nelle le~tere ed amico dei letterati,<br />
<strong>di</strong>venne anch' egli letteratissirno, Il Vescovo <strong>di</strong> Valenza,<br />
poi Callisto 111, Lorenzo V<strong>alla</strong> , ed Antonio Paoormila<br />
furono i suoi maestri. Al Pontano deve <strong>Napoli</strong> la gloria<br />
<strong>di</strong> quella rinomata Accademia da lui ere~ta , ove sedettero<br />
Sannazzaro, Pietro Gravina, Antonio Flarriminio,<br />
il Car<strong>di</strong>nale Sadoler, ed altri. Egli ebbe il vanto che<br />
nel suo regnare si rinnovellassero presso noi i biioni<br />
stu<strong>di</strong>i, e le <strong>di</strong>scipline, e le lettere riacquistassero la loro<br />
stima e riputazione. Introdusse in <strong>Napoli</strong> la niaravigliosa<br />
arte della stampa inventata alcun tempo prima,<br />
Era paziente a soffibir cose <strong>di</strong> suo contrario genio, prnnto,<br />
e grato nell' ascoltare i supplichevoli, e benigno verso<br />
- coloro che I' aveano servito fedelmente : ma l'essere<br />
stato implacabile coi nemici, e 1' essersi maggiormente<br />
valuto dei segni <strong>di</strong> amicizia e dei nemici <strong>di</strong> confidenza -<br />
per saziare la su3 nera vendetta, tutti gli scrittori detestano<br />
e deplorano ~cr<strong>di</strong>nan~do <strong>di</strong> Arngona,Re <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong>.