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uppe -430 paiagi~. Vi furono ariche con gran artifizio ijtle Ire fontane che in vece <strong>di</strong> acqua, gertavan vini <strong>di</strong> vario colore, dalle quali scaturivano <strong>di</strong>versi rivoletti, che per quelli boscarecci contorni vagamente scorrevano , ba- L- ~teroli a <strong>di</strong>ssetare il numero <strong>di</strong> 70 mila persone che in quello spettacolo vi erano ammiratori. Le mense per tutte furono <strong>di</strong> passo iri passo <strong>di</strong> varii, e abbondanti cibi fornite. Coinpito che fu il pranzo, il Re collocò 1' lmperatore e la Sposa in due seggiuole <strong>di</strong> broccato d' oro, e lasciatoli in compagriia dei pib gravi Signori del Regno, il lte cavalcando un brioso, ma bene ubbi<strong>di</strong>ente destriere, unito al Duca <strong>di</strong> Calabria e altri Cavalieri, ascese <strong>alla</strong> pianura per la strada bene apparecchiata. I Cacciatori Reali stavano a pie del monte, su la cima i Citta<strong>di</strong>ni, e le altre genli d'intorno. -Incominciò la caccia, senza che alcuno si movesse dal su;, luogo. Csciti fuori i cignali, e le altre fiere pel latrare dei cani, e gri<strong>di</strong> dei cacciatori, calavano precipitosamente nella pianura, ove fermate dai cani, venivano poscia uccise con gli spie<strong>di</strong>. Quello poi che piu <strong>di</strong> segnalato successe in questa caccia, si fu, che la maggior parte delle belve ferite ne venivano a morir sotto l'imperial palco, quasi per dar <strong>di</strong>vertimento all'Imperatore. Avvicinatasi la sera, fecero tutii ritorno lieti e contenti nella Città, e pieni <strong>di</strong> ammirazione per la regale magnificenza del Re Alfonso. Onde il Poniano nel suo libro &e magnibcentia, ragionando <strong>di</strong> questo fa t to, proin tale espressione : Il'esciarn an sol hoc magnificentiae genere, quicqua~~n uiderit magnificentius. Per compir <strong>di</strong> poi I' universale allegi8ezza, e festa , nacque al Duca <strong>di</strong> Calabriu il secondo figliuolo , il quale fu teriuto al battesimo dall' l~iiperatore , facendogli met- tere il nome <strong>di</strong> Federico Il , e levatosi I' Imperatore urla <strong>Biblioteca</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong> www.bnnonline.it 131collana guarnita <strong>di</strong> ricchissime gemme, la pose 31 colio del Rea1 bambino. Qiiì mi rimango piì~ oltre proseguire il racconto <strong>di</strong> giostre, e tornei, e gran festini e magnifici trattamenti così <strong>di</strong> notte come <strong>di</strong> giorno si faceano, ed in ogni luogo ove andava o siava l'lrnperatore , durante tutto il tempo della sua <strong>di</strong>mora in <strong>Napoli</strong>. Alla perfine, volendo poi partirsi I' lmperatore , Alfonso per compimento <strong>di</strong> amorevolezza gli presentò do<strong>di</strong>ci bellissimi cavalli ben nuarniti, ed otto altri a La<strong>di</strong>slao Re <strong>di</strong> Ungheria sino s a Roma, e quattro al Duca <strong>di</strong> Austria, e al]' Imperatrice un carro con quattro ruote guarnito <strong>di</strong> broccato, con quattro leggiadrissimi cavalli bianchi , ed una lettica foderata <strong>di</strong> ricami <strong>di</strong> gemme e perle con quattro muli <strong>di</strong> molto prezzo. Fè poscia mettere a sce1:a degli Ala- bar<strong>di</strong>eri dell' Imperatore la sua cavallerizza, ove erano più <strong>di</strong> 200 cavalli forniti , acciocchè potessero como- damente cavalcare pel viaggio ; e per fine del compli- mento fè pubblicar bando per la Città , che i merca- danti dovessero dare qualu nqiie sorta <strong>di</strong> merca tanzia che da essi avessero voluto comperare i Cavalieri, nobili , e corteggimi dell' Imperatore da cento ducati in giù per ciascheduno, senza pagamento, bastando loro uno scritto manifesto della roba data , ed il prezzo <strong>di</strong> quello, col quale andando al Regio Tesoriero, sarebbero stati subito pagati : il che fu osservato esattissirnamente. Partendo dopo Federico per Roma, fu dal Re Alfonso accompagnato per lungo tratto <strong>di</strong> cammino ; e poco dopo partì 1' Imperadrice accompagnata dal Re sino a Marifredonia, e in<strong>di</strong> per mare si condusse a Venezia su le dee <strong>di</strong> quella gloriosa Repubblica, ove fra poco dopo h giunse ancora 1' Imperadore, invitatovi dai Signori Te- 1 neziani, allora uniti in sua lega, i quali noil meno che
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