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SCHEDA 7/B
TUTELA E VALORIZZAZIONE
DELL’AGRO AMBIENTE
Dalla Conferenza sul clima di Rio de Janeiro, alla Conferenza di
Firenze i Paesi del mondo hanno deciso di intraprendere nuovi
percorsi per attuare il principio di sviluppo sostenibile.
Molte parole sono state spese nei dintorni della sostenibilità,
certo è che molte aree del pianeta sono considerate compromesse.
I rappresentanti dei paesi del globo terreste, pur in difficoltà
sulla determinazione dei confini di parametri d’inquinamento, hanno
concordato su un punto estremamente rilevante; le politiche dello
sviluppo devono essere governate partendo dal locale.
Agenda 21 è uno degli strumenti più importanti che il
decisore locale ha a sua disposizione per affrontare in modo
concertato politiche di sviluppo sostenibile.
Allungando lo sguardo ad un orizzonte lontano non significa
rimuovere i problemi che ci coinvolgono direttamente.
Anche Brescia e la Valle Trompia hanno vissuto una particolare
e diffusa antropizzazione.
Il progetto attuato nella Media e Bassa Valle ha certamente
determinato l’acquisizione di esperienze che possono essere utili
anche ad altre zone.
L’Alta Valle Trompia, più di altre aree, proprio per la qualità
ambientale che la contraddistingue non può essere considerata a
se, ma potrebbe divenire il polmone dell’intera Valle e della
Città.
Affrontando valutazioni che riguardano l’agricoltura e
l’ambiente scopriamo che hanno un ruolo principale in qualsiasi
“piano d’azione” che s’intenda affrontare in materia ambientale.
I maggiori fallimenti nel campo ambientale e della gestione di
zone protette in Italia è derivato da modelli organizzativi che a
camere chiuse, che non consideravano il ruolo di chi opera e vive
direttamente sul territorio.
Agenda 21, o l’attuazione dei principi di condizionalità
(nuova PAC) devono potersi amalgamare nella piena e totale
attuazione del principio di multifunzionalità.
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