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tutto il proprio limite di fronte alla dimensione di ogni singolo<br />
contributo, sia esso personale, sia esso associato o pubblico.<br />
Gli studi, ogni studio, corrono il rischio di rappresentare un<br />
limite che può essere superato alla sola condizione che quanto è<br />
stato steso e scritto rappresenti un contributo aperto ad ogni<br />
disponibilità concreta che emerga dal territorio.<br />
In premessa non possiamo esimerci da alcune considerazioni<br />
fondamentali e fondanti lo “Sguardo all’alta Valle Trompia”.<br />
Dobbiamo innanzi tutto evidenziare che la riflessione è<br />
agevolata dal fatto che l’area oggetto di studio presenta<br />
caratteristiche territoriali omogenee che sono state interessate da<br />
un limitato processo antropico, anche se, alcune situazioni e<br />
condizioni contraddittorie impegnano il decisore ad avere un<br />
approccio non semplicistico o semplificatorio.<br />
Affrontare il problema di una porzione d’area montana, non<br />
deve discostarci dal considerare che la maggioranza del territorio<br />
mondiale, italiano e bresciano è montano.<br />
Poco meno dei tre quarti del territorio bresciano è montano,<br />
considerando le sole superfici delimitate dalle Comunità Montane.<br />
Ne consegue che alcune considerazioni non potranno che<br />
essere di ordine generale.<br />
Il rapporto si modifica sostanzialmente se si considera il<br />
numero di abitanti.<br />
In montagna risiede circa un quinto della popolazione<br />
complessiva provinciale.<br />
Ed ancora, non possiamo ripetere quei luoghi comuni che sono<br />
l’essenza dei principi fondanti la funzione della montagna.<br />
Acqua, aria, territorio, sono elementi che in montagna<br />
trovano il loro punto più alto di eco-regolatori.<br />
L’idrografia è alimentata in montagna, dalle sue sorgenti,<br />
nevai, ghiacciai (in veloce dissoluzione), laghi alpini, torrenti e<br />
fiumi.<br />
E’ di questi anni il recupero di alcune riflessioni in merito ad<br />
una diversa e più attenta gestione delle acque e quindi di nuove<br />
politiche idrauliche.<br />
Nel documento programmatico regionale si legge che per<br />
l’acqua lo sforzo che il Governo Regionale dovrà continuare a<br />
perseguire è quello di attuare una visione integrata delle politiche in<br />
materia di risorse idriche, in modo da superare la frammentazione<br />
dell’azione di governo tra molteplici settori….dando così attuazione<br />
al Piano di gestione del bacino idrografico e all’estensione dei<br />
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