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LO STUDIO
UNO SGUARDO
ALL’ALTA VALLE TROMPIA
Un percorso lastricato d’obiettivi
Quando abbiamo iniziato il percorso di una prima valutazione
dei contenuti dello Studio, ci siamo interrogati sugli obiettivi,
partendo da una prospettiva che comprendesse gli aspetti positivi
di prospettiva, senza nascondere elementi ed aspetti di criticità.
Abbiamo ritenuto cioè di rilevare le reali difficoltà che un
documento di riflessione istituzionale potesse correre e questo al
fine di mitigarne, attenuarne ed eventualmente eliminarne gli
aspetti più critici.
Innanzitutto non volevamo che lo studio fosse un
semplice elenco di iniziative, politiche locali.
Ogni Comune autonomamente da sempre opera sul proprio
territorio e per il proprio territorio e se oggi possiamo osservare
comunità che offrono qualità sociali rilevanti, non possiamo evocare
semplici casualità o incidenti storici ma, bensì, costanti e concreti
impegni di uomini e donne che hanno operato nella sfera pubblica e
in quella privata.
Altrettanto non volevamo che lo studio fosse un elenco di
interventi parziali, cioè la somma di alcune esclusive priorità.
Non intende essere uno sguardo breve, ancorato alle
immediate urgenze e necessità. La pianificazione esige una visione
di medio periodo nel quale collocare il calendario delle priorità, delle
necessità e delle domande.
Lo studio non vuole essere un semplice documento
burocratico un elenco, cioè, di fondi messi a disposizione in
particolare dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Brescia e/o
da altri enti pubblici e privati..
Proprio per questo lo studio non si cala nell’agone della
competitività istituzionale con altri documenti della
pianificazione sovraordinata.
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