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Affrontare la valutazione delle malghe è compito agevolato dai<br />

documenti di rilevazione e di pianificazione esistenti (Piano<br />

Alpeggi).<br />

Dobbiamo evidenziare che i numeri riportati nelle tabelle<br />

(informazioni degli amministratori locali) non corrispondono a quelli<br />

dei dati rilevati dalla Comunità Montana per la Regione Lombardia.<br />

Il numero complessivo delle malghe/alpeggi (dati<br />

censimento regione Lombardia) è di 43 di cui solamente una di<br />

proprietà privata.<br />

Il numero delle malghe deve essere integrato con quello<br />

delle stazioni (86) e del totale fabbricati (137).<br />

I documenti e i dati del Piano Alpeggi elaborato nel<br />

2000, sono e saranno un riferimento indispensabile per<br />

affrontare una qualsiasi riflessione.<br />

Il Piano malghe/Alpeggi è considerato pertanto parte<br />

integrante dello studio.<br />

Si deve comunque rilevare come l’impegno della Regione al<br />

finanziamento del progetto di permanente aggiornamento sia<br />

attualmente sospeso.<br />

Per le valutazioni dello studio noi partiremo quindi dai dati<br />

forniti dagli amministratori locali, ritenendo che il problema<br />

connesso al miglioramento strutturale funzionale delle malghe e<br />

degli alpeggi sia ben conosciuto.<br />

Le due tabelle che riportano i dati delle malghe presenti nei sei<br />

Comuni dell’Alta Valle Trompia e delle aziende agrarie, che grazie<br />

all’annesso allevamento, possono vivere effettivamente del reddito<br />

aziendale forniscono ulteriori elementi di riflessione.<br />

Le malghe sono cinquantacinque (i dati sono stati forniti<br />

dai rappresentanti delle amministrazioni comunali) e di queste 51<br />

sono di proprietà dei Comuni, tre sono di proprietà<br />

dell’ERSAF (Regione Lombardia) e solo una è privata (l’Ufficio<br />

Agricoltura della Comunità Montana ritiene che le malghe private<br />

siano due)<br />

E’ evidente che la proprietà quasi esclusivamente pubblica ha<br />

determinato una relazione positiva fra gli allevatori della zona ed i<br />

Comuni.<br />

In particolare è stata prestata attenzione alle strutture:<br />

locali per i mandriani, stalle e strutture per la mungitura, caseifici<br />

familiari e ai servizi: viabilità, fornitura acqua, energia elettrica.<br />

Molte, però rimangono le necessità per ammodernare e<br />

recuperare ulteriormente le malghe e le cascine, ma l’attenzione<br />

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