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Ciò che appariva, nel passato, come l’orizzonte da raggiungere, un<br />
lavoro sicuro, in particolare nella media e bassa valle, oggi sembra<br />
annebbiarsi dentro quel quadro di trasformazione dei processi<br />
produttivi che per sopravvivere ha costretto le fabbriche ad<br />
affrontare processi di riconversione, trasformazione e<br />
delocalizzazione in Paesi in via di sviluppo.<br />
Non meno rilevante nel determinare le attuali condizioni<br />
economico sociali, soprattutto per l’Alta Valle, è stato il settore del<br />
Turismo.<br />
La Valle Trompia, si sa, è stata ed è la porta aperta sulla Città.<br />
I residenti dell’area metropolitana mantengono ancora<br />
profondi rapporti con la Valle.<br />
Un turismo certamente che ha profonde radici generazionali<br />
dovute al flusso migratorio dei periodi precedenti, ma, anche e<br />
soprattutto un turismo “breve”, da fine settimana, legato alla<br />
presenza di realtà ricettive limitate ed ad un turismo della “radice<br />
familiare” – doppia casa – abitazione dei parenti.<br />
Anche il settore agrituristico e turistico ambientale e didattico<br />
ha sofferto delle condizioni generali che hanno interessato il turismo<br />
tradizionale.<br />
Qualche impresa agrituristica oggi si sta affacciando nello<br />
scenario di una domanda che sembra non subire le contrazioni dei<br />
turismi tradizionali, ma si ritiene che l’offerta della Valle Trompia,<br />
se comparata con quella di altre aree omogenee della provincia di<br />
Brescia, sia ancora insufficiente.<br />
Le aree che costituiscono i Comuni d’alta quota sono<br />
considerati per loro stessa natura “deboli”.<br />
E’ da questa considerazione diffusamente condivisa, anche se<br />
apparentemente scontata, che si dovrà partire per affrontare i<br />
numerosi problemi che caratterizzano i Comuni d’Alta Valle..<br />
Le nuove condizioni sociali stanno impegnando tutti i soggetti,<br />
gli attori pubblici e privati a ricercare nuovi modelli di comunità e di<br />
economia che riscoprano i valori radicati nella cultura valligiana,<br />
anche quelli ambientali.<br />
Affermazioni, queste, che soffrono ancora delle loro<br />
condizioni embrionali, ma che nel tempo attuale, sospinte anche<br />
da protocolli/accordi internazionali, incominciano a trovare nuova<br />
cittadinanza nelle aule delle decisioni.<br />
La Montagna ritrova così, proprio nei suoi aspetti<br />
caratterizzanti, le ragioni di un riscatto che le compete.<br />
Ed allora insieme intendiamo intraprendere questa riflessione,<br />
scritta a più voci e perciò a più mani e che ancora manifesta<br />
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