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Questa nostra riflessione non si avvale di molti numeri e di
dati di comparazione fra il presente e il passato.
Abbiamo preferito intraprendere una strada diversa.
Un percorso che, partendo dalle diffuse e condivise
considerazioni in merito ai fenomeni e alle caratteristiche
dell’ambiente montano, ci portasse ad incontrare quanti nel
quotidiano, operano in montagna.
Le schede di progetto avranno perciò la caratteristica di calarsi
in processi avviati o “d’immettersi, di confluire” in obiettivi
condivisi.
Solo così ci auguriamo che le parole possano nel tempo,
concretamente e gradualmente diventare azioni, farsi, cioè,
politica territoriale.
Rilevare sistematicamente i fenomeni attraverso
l’istituzione di un organismo apposito (Osservatorio), o il
rilancio del Centro Studi sulla Montagna, aiuterebbe i
decisori ad affrontare le politiche locali in una visione di
sistema.
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