IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />
grado di seguire come supervisore più ricerche contemporaneamente in qualunque momento, mentre come ricercatore<br />
attivo direttamente sul campo per forza di cose dovrò seguirne una alla volta, almeno all’inizio.<br />
Prime linee di azione per il monitoraggio dei fenomeni anomali di luce<br />
Voglio studiarmi le marche migliori degli strumenti di misura che intendiamo usare, consultarmi bene anche con altre<br />
persone, prima di decidere subito sul tipo da acquistare, e verificare prima (per evitarti spese ridondanti) che le persone<br />
scelte per la collaborazione siano in grado di gestire bene questi strumenti; per esperienza posso dirti che una persona<br />
sola molto difficilmente riesce a fare tutto bene, anche se in alcuni casi ci sono i computer a gestire le operazioni.<br />
Probabilmente sarebbe bene prima incontrarci tutti assieme, al più presto: al fine di conoscere i collaboratori e di<br />
valorizzare fin da subito il loro potenziale e ruolo nell’azione, e per tutti gli altri motivi che dicevo. Penso comunque che i<br />
primi tipi di strumenti a essere decisi saranno il magnetometro digitale (tipo MEDA: http://www.meda.com/ ), la<br />
videocamera semi-professionale (probabilmente tipo Canon o JVC), e la fotocamera reflex digitale di nuova generazione<br />
ad altissima risoluzione e sensibilità (o una Nikon o una Canon): ovviamente per tutti questi primi strumenti si preferisce<br />
scegliere strumenti che all’atto pratico hanno dato prova di funzionare bene. Per quello che riguarda lo spettrometro<br />
VLF-ELF, e il sensore spettrometrico ottico posso inizialmente fornire quelli che uso io.<br />
I notebook devono avere le seguenti caratteristiche: 1) non è necessario che siano a schermo grande, basta uno schermo<br />
relativamente piccolo o medio (15 pollici è sufficiente) ma ben leggibile; 2) devono avere una memoria RAM potente e<br />
un hard disk molto capiente; 3) devono avere una scheda grafica e una scheda audio molto efficienti; 4) devono avere<br />
una batteria interna della durata dell’ordine delle 5-6 ore (ad esempio il mio mini-notebook Asus EeePC, che uso<br />
normalmente per acquisizioni dati VLF-ELF dopo averlo connesso al ricevitore, ha una batteria di 5 ore); 5) devono essere<br />
già configurati e avere installato il sistema operativo Windows XP (è molto più affidabile). Quanto alla marca, ormai più o<br />
meno tutti i computer quasi si equivalgono, ma sicuramente il tipo che non si rompe mai è la marca Dell<br />
(http://www.dell.com/). Inoltre, ovviamente, prima delle missioni sarà necessario installare software di acquisizione dati<br />
per alcuni degli strumenti, e anche software per fare pre-processing: ma qui facciamo presto, i più si scaricano dalla rete.<br />
Altri li fornisco io. Il numero dei computers potrebbe essere dell’ordine di 3 o 4, dei quali *almeno* 2 di uso confermato<br />
per operazioni sul campo. Siccome si lavorerà di notte, i computers verranno ricoperti con una pellicola di tipo Domo Pak<br />
per proteggerli dall’umidità e dalla polvere.<br />
Alcuni software si possono scaricare liberamente dalla rete, e per questo darò io indicazioni. Oppure se i file .exe non<br />
sono più disponibili in rete, allora quelli li ho io. Posso fornire il software per immagini (Iris), il software per spettroscopia<br />
ottica Vspec, e il software per acquisizione/analisi dati VLF-ELF (Spectrogram 16 : ultima versione). Non dispongo invece<br />
del software per la videocamera, ma se ne trovano tanti in rete: in passato per questo ho usato Ulead Media Studio<br />
(anche se non mi sono occupato della videocamera, ma degli altri strumenti, ho comunque analizzato anche quel tipo di<br />
dati), comunque anche nel caso della videocamera dovrebbe esserci il suo software nella scatola. Il software di<br />
acquisizione per il magnetometro MEDA ricordo che è già allegato in un dischetto assieme allo strumento. E la stessa<br />
cosa varrà per la fotocamera digitale reflex (a prescindere dai software di analisi che si useranno dopo). Penso che la<br />
stessa cosa valga per la termocamera IR: ma qui sarà assolutamente fondamentale usare un obiettivo zoom. Ricordo che<br />
la termocamera è uno strumento molto costoso (attorno a 50.000 euro o più), ma so anche che può essere nolleggiata<br />
per 1 o 2 settimane (previa assicurazione), e poi restituita. All’inizio credo che convenga nolleggiarla, per vedere quanto<br />
ci è utile nella missione (penso che lo possa essere moltissimo), e solo successivamente decidere di acquistarne una<br />
nuova. Io cerco sempre di fare un equilibrio tra convenienza economica ed effettiva utilità. Ad esempio, posso<br />
confermarti che un telescopio + camera CCD potrebbe rivelarsi completamente inutile per oggetti che potrebbero<br />
muoversi velocemente (a meno che non siano lontanissimi): ma su questo verificheremo sul posto eventualmente se in<br />
una prossima missione valga la pena di usare anche un telescopio. Potrebbe invece essere utile avere 1 o 2 Night Vision<br />
System (del costo di 500-1000 euro). Sarà invece fondamentale disporre di walkie talkie potenti (3-4?), per le<br />
comunicazioni, nel caso ci si disponga in punti differenti, e di un “Data Scope”, ovvero di una specie di binocolo che<br />
misura con precisione la posizione in altezza e in azimut (in sostanza, una specie di teodolite elettronico), di solito di<br />
prezzo non superiore a 500 euro o meno. Poi, non sarebbe male portare un Laser verde da almeno 50-200 mW: può<br />
rivelarsi estremamente utile per varie funzioni. Potrebbe costare dai 500 ai 1500 Euro. Ma questa è solo una<br />
anticipazione generica, poi farò avere una lista ordinata e precisa degli strumenti.<br />
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