IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />
E’ possibile violare il Principio di Esclusione di Pauli?<br />
A proposito di fisica teorica. Alcuni giorni fa ho pubblicato un mio “video-provocazione” dal titolo “Pauli’s Fugue”. Il titolo<br />
ha un doppio senso: fuga musicale e fuga dal Principio di Pauli. In sintesi il messaggio è il seguente: “Possiamo violare il<br />
Principio di Pauli?”. Mi piacerebbe che qualche teorico sufficientemente pazzo ci pensasse sopra, anche solo per gioco.<br />
(in ogni caso se le abduction sono reali e gli omini passano dalle pareti, allora violano per forza il Principio di Pauli).<br />
Io sono sicuro che il Principio di Pauli possa essere violato. Ovviamente ci sono quelli che pensano che può essere violato<br />
semplicemente perché “la materia è pura illusione”, ma io non ci credo. Io penso che la materia sia reale, anche se sono<br />
convinto che la Coscienza (e tramite essa il vuoto quantistico) possa manipolare la materia, ma questo non significa che<br />
la materia è illusione. Ma siccome penso che, strutturata come è, la materia sia l’opera di “costruttori”, allora quei<br />
costruttori possono montare e smontare a piacimento il loro meccano. Sembra una cosa assurda, ma dobbiamo<br />
arruolare dei fisici teorici che perlomeno sappiano spiegare quantitativamente cosa succede se il Principio di Pauli viene<br />
violato: un semplice gedanken fisico-matematico. Lo scopo del mio video era anche questo.<br />
Ipotesi su come possa prodursi una sincronicità tra l’apparizione di una luce anomala e la mente di chi osserva<br />
Io ci penso in continuazione. E’ un quesito del tipo: “E’ nato prima l’uovo o la gallina?” E infatti non vedo qui né una<br />
causa né un effetto: ma una pura sincronicità non casuale. Accade quando il nostro inconscio (senza che il nostro conscio<br />
lo sappia) si attiva, ma si attiva in sincrono con il fenomeno (o con qualunque altro evento). E’ come una particella di<br />
carica + che è attratta da una particella di carica – : l’attrazione è sincrona, e entrambe le azioni avvengono<br />
simultaneamente e non in base al principio di causalità. E’ come il meccanismo che fa innamorare un uomo e una donna<br />
nel famoso “colpo di fulmine”. E’ sicuramente il più grande mistero dell’esistenza. Qui entrano in gioco i cosiddetti<br />
“qualia”, ovvero quel “parametro emozionale” che gli scienziati della coscienza hanno definito per tentare di<br />
quantificarlo passandolo poi alla trattazione quantistica. La comunicazione non sembra avvenire razionalmente bensì<br />
emozionalmente e in senso perfettamente biunivoco. Non penso che siano quelle “luci” ad attrarre deliberatamente il<br />
testimone, ma solo che in certi momenti avviene una sintonia, che funziona un po’ come il principio di risonanza in fisica<br />
anche se in questo caso in maniera sincronica.<br />
Se conoscessimo il meccanismo di come questo avviene, certamente le implicazioni sarebbero tremende. Sembra<br />
proprio un caso di “entanglement” tra mente e materia e viceversa.<br />
Io penso che sia un fatto “magnetico”: sono gli stessi osservatori ad attirarli; anzi per la precisione: è il loro stato d’animo<br />
del momento ad attirare “cose affini a quello stato d’animo”. Una specie di effetto di Risonanza. Non si tratta dello studio<br />
di fenomeni standard come ad esempio stelle e galassie dove l’osservatore non ha nessuna influenza con quello che<br />
viene osservato. Il fatto è che in questi fenomeni anomali l’osservatore sembra essere compartecipe della fenomenologia<br />
nel suo divenire. Dobbiamo tenerne conto. Poi tutto il resto (le misure) viene fatto esattamente come in astronomia e<br />
fisica. Ma gli scienziati (e anche i talenti psichici con loro) devono presentarsi in quei luoghi come persone illuminate e<br />
umili, ma anche persone calme e non suggestionabili. Insomma in perfetto equilibrio. In poche parole: superuomini<br />
(ahhahaha, scherzo ma non troppo).<br />
A proposito della possibile natura degli “UFO”<br />
Io dentro di me sto maturando sempre di più questa idea: non si tratta di alieni da altri mondi, tutto il fenomeno UFO, e<br />
con esso alcuni fenomeni definiti “paranormali”. Si tratta sicuramente di una dimensione parallela dell’esistenza con<br />
elementi sia intelligenti che non, e probabilmente con svariati “gironi” (cioè livelli di coscienza). Esattamente come nella<br />
Divina Commedia di Dante (menzionata da Carlos Boetto a proposito della Pietra di Bismantova). E’ ovvio che in quelle<br />
dimensioni qualcuno deve avere per forza sviluppato una tecnologia, che non è quello che sarà la tecnologia che avremo<br />
noi tra 1000 anni ma una cosa completamente differente: una specie di “magia razionalizzata e sistematizzata per fare<br />
delle cose”.<br />
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