IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />
Comunque penso che la maggior parte dei casi di abduction avvenga nella mente delle persone, che comunque<br />
descrivono (il più delle volte) in buona fede l’esperienza che loro hanno creduto di vivere. Ci sono anche casi di<br />
gravidanze isteriche che possono produrre surrogati di “feti”: la storia della medicina ne è piena. Mio padre (medico<br />
chirurgo nel settore ortopedico e traumatologico, quando era ancora in vita) me ne parlò: casi del genere capitarono<br />
anche in una delle due cliniche dove lui lavorava. Penso che ci siano casi di isterismo che possono produrre anche<br />
cicatrici sul corpo. Ma certamente in giro ci sono anche spiegazioni ridicole, che vengono date dagli “scettici” ad oltranza<br />
e che denotano tutto fuorchè un ragionamento razionale. Scettici bisogna esserlo sempre, soprattutto in questi casi, ma<br />
intendo: costruttivamente scettici e non stupidamente scettici. Esattamente come la scienza richiede.<br />
Il problema è: non ci sono dati concreti sufficienti. Però bisogna stare all’erta.<br />
Sarebbe interessante, almeno per curiosità, installare una camera fotografica CCD, simile a quelle usate per la<br />
stroboscopia, ad altissima risoluzione temporale (un milione di fotogrammi al secondo), proprio all’interno della stanza<br />
da letto di uno dei presunti “rapiti cronici”: se qualcosa entra in quella stanza non può per forza sfuggire a questo tipo di<br />
strumento. Assieme a questo tipo di fotocamera ad altissima velocità si potrebbe monitorare nello stesso tempo il<br />
campo elettromagnetico o anche solo quello magnetico usando un semplice Natural EM Meter collegato ad un computer<br />
che registra i dati in tempo reale. Le videocamere normali non hanno fornito nessun risultato, mentre in certi casi hanno<br />
smesso di funzionare. Credo che sia comunque possibile capire cosa ne ha interrotto il funzionamento se davvero si usa<br />
un approccio scientifico sistematico e non i sistemi dilettanteschi che sono stati usati fino ad ora.<br />
Il problema in oggetto è talmente sconvolgente che richiede prove o controprove scientifiche eccezionali, e non è facile<br />
ottenerle. Le tecniche di ipnosi regressiva o di PNL (Programmazione Neuro Linguistica) si sono rivelate per non avere<br />
nessun reale riscontro scientifico. Con gli “addotti” forse sarebbe meglio tentare di usare questo strumento:<br />
http://en.wikipedia.org/wiki/Brain_fingerprinting , che viene usato di solito nelle analisi forensi. Un mio amico di Varese<br />
(l’Ing. Eugenio Ballini) tempo fa fece questa proposta per poter usare questo strumento di indagine forense nel caso dei<br />
presunti abdotti: http://www.hwh22.it/xit/S05_news/archivi/2006/settembre/04e.html<br />
Come monitorare scientificamente una presunta esperienza di “abduction”<br />
Nessuno sa da dove vengano, e qualunque speculazione in tal senso è al momento prematura. Ma potrebbe anche<br />
trattarsi di esseri che appaiono solo nella mente di alcune persone, eppure non meno reali. E infatti qui la domanda<br />
sarebbe: cosa è “reale”? Io penso che sia reale ciò che produce delle emozioni. E le persone che hanno fatto esperienze<br />
con questi esseri raccontano tutte la stessa cosa: questo è un dato assodato in migliaia e migliaia di casi. Io penso che<br />
queste esperienze avvengano (a volte anche con effetti fisici) su un piano che assomiglia molto a quello del “sogno<br />
lucido”: ma questa potrebbe essere la modalità principale che permette di accedere ad altre dimensioni e ad esseri che ci<br />
vivono.<br />
Ma bisogna capire bene se esiste effettivamente anche una interazione fisica, oppure se quelli che prima sono fatti della<br />
materia del sogno poi si materializzano in qualcosa di reale (e qui il Dr. Fred Alan Wolf sicuramente la saprebbe lunga).<br />
Dunque, come studiare questi “esseri” scientificamente, se davvero sono reali? GRANDE domanda, e ci perdo sempre il<br />
sonno a pensarci. In primo luogo occorre studiare il cervello delle persone mentre vanno soggette a queste esperienze<br />
(cercando di coglierle proprio in quel momento: e qui mi riferisco ai cosiddetti “repeaters”) e nel contempo filmare la<br />
stanza in cui queste persone si trovano usando sensori ad altissima risoluzione temporale (telecamere molto sofisticate a<br />
matrice di pixel e con capacità di visione stroboscopica), per vedere se in certi attimi qualcosa di fisico accade veramente<br />
dentro quella stanza, anche usando magnetometri e rivelatori di particelle elettrostatiche. Anche se un possibile evento<br />
si verificasse in tempo (relativisticamente) contratto, tipo un milionesimo di secondo, con un tipo di telecamera del<br />
genere posso assicurare che non sfuggirebbe. Parlai in passato, in dettaglio, di un progetto di ricerca di questo tipo. In<br />
ogni caso ho un quadro molto chiaro di come procedere e cioè: misurare simultaneamente il cervello e l’ambiente<br />
esterno. Ma aggiungerei anche questo, che mi è appena venuto in mente: un fascio Laser costantemente puntato in<br />
direzione del punto del muro (della loro stanza da letto, ad esempio) da cui gli “experiencer” di una presunta abduction<br />
asseriscono di veder spuntare queste parodie di esseri. Il Laser verrebbe costantemente usato come telemetro di<br />
elevatissima precisione, e una volta puntato contro quella parte del muro deve sempre fornire la stessa distanza<br />
(ovviamente, il tutto collegato ad un computer) con la precisione del millesimo di millimetro e anche meno. Dunque, se<br />
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