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IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index

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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />

corso della nostra attività di monitoraggio?” Se quel laureato in matematica sa praticare la RV oppure conosce chi lo sa<br />

fare, sarebbe di fondamentale importanza averlo con noi, ma senza che nessuno sappia che questa persona ha abilità<br />

nella Remote Viewing. Sì, so che è un tipo reale di percezione, e che è stata usata per moltissimi scopi, soprattutto<br />

militari ma non solo. La studiano a fondo da tempo in USA.<br />

E qui vado ancora più nell’esplicito, ma anche nell’umoristico. Dunque (ti stupirà anche questa seconda domanda), per<br />

caso tu conosci in quella valle qualche “sensitivo”, di quelli che sanno rimanere riservati, in grado di concentrarsi e fare in<br />

modo che appaia qualcosa mentre noi siamo appostati con i nostri aggeggi? Ci servirebbe moltissimo, anche se la cosa<br />

sembra strana quando la domanda è formulata da un fisico. Ma io sono pragmatico, e guardo alla sostanza delle cose e<br />

non alla forma. E tutto questo potrebbe incrementare l’efficienza e la produttività del progetto. Ti dico subito che la<br />

situazione ottimale per prendere uno spettro ottico di questi oggetti è fare in modo che se ne stiano fermi o quasi in<br />

cielo per almeno 1 minuto. E se qualcuno glielo chiedesse? Buffa domanda, lo so … E se invece tentassimo? Se<br />

funzionasse noi avremmo spettri fisicamente perfetti, e tanti altri dati . In tutti gli altri casi (la maggior parte degli altri<br />

strumenti di misura) non ha importanza se le luci si muovono o stanno ferme (anzi per gli spettrometri a microonde e VLF<br />

è meglio che si muovano, così vediamo come cambia l’emissione EM). In sostanza noi stiamo andando a caccia di …<br />

tartufi. Ci serve un cagnolino che li fiuti, dopodiché li troviamo e poi li raccogliamo. Questo il buffo concetto che volevo<br />

esprimere. E non me ne vergogno, dal momento che io miro alla pragmatica efficienza e se ci sono “fattori moltiplicativi”<br />

ben venga. Ma io parlo di sensitivi che siano riservati, non meditatori o mistici new age a meno che non funzionino come<br />

calamite …<br />

Ipotesi su come potrebbe funzionare la Remote Viewing<br />

Io penso che funzioni proprio secondo il meccanismo dell’entanglement quantistico, ma non ne abbiamo ancora una<br />

prova matematica, ma solo ipotesi (forti peraltro) per ora solo qualitative. Potrebbe essere usata anche come “antenna”<br />

per NLSETI. Potremmo chiedere ad un soggetto di test particolarmente dotato di sintonizzarsi su un particolare tipo di<br />

target e nello stesso tempo monitorarlo con EEG. Perché no.<br />

Vale la pena tentare anche questa strada, purchè alla fine tutto sia riconducibile ai dati che i nostri strumenti<br />

misureranno, se saremo fortunati. Ma lo saremo: ne sono convinto. Nei lavori che poi pubblicheremo nessuno saprà<br />

delle nostre “antenne”. Ma intanto noi li premieremo in qualche modo (nostro dovere morale) che renda loro merito e<br />

soddisfazione. Sì, il misticismo che regna sull’Uritorco ha qualcosa di veramente affascinante, e dobbiamo in qualche<br />

modo studiarne attentamente le radici. Poi, invidio quelle persone che riescono a trovare la serenità nel misticismo,<br />

quando il loro misticismo (che so essere autentico) non debba essere funzionale al commercio e alla relativa<br />

speculazione.<br />

In merito alle presunte anomalie del “Bosque Energetico” in Argentina e in altri luoghi del mondo<br />

Davvero affascinante questo bosco. Non ho dubbi che gli strumenti che utilizzeremo al Cerro Uritorco in una successiva<br />

fase potremmo usarli anche all’interno di questo bellissimo bosco (somiglia molto ad uno stranissimo bosco silenzioso<br />

che si trova sull’Appennino a 50 km a sud di dove sono io). Anzi, sarei più preciso, in questo caso useremmo<br />

principalmente: magnetometro, termocamera IR, spettrometro VLF-ELF e spettrometro HF-UHF. Sono sicurissimo che ci<br />

fornirebbero informazioni molto interessanti. Qualunque tipo di campo, eventualmente anche un “campo fatto di sola<br />

informazione” per riuscire a produrre quello che produce (come i rami che stanno in equilibrio tra loro) deve per forza<br />

avere anche un effetto elettromagnetico. Si potrebbe anche studiare l’eventualità di biofotoni emessi dalle piante,<br />

proprio mentre stanno in quella stranissima posizione. Si potrebbero misurare anche ultrasuoni e infrasuoni in quel<br />

bosco. E si potrebbe misurare lo EEG di una persona per vedere come si modificano i tracciati cerebrali quando la<br />

persona è prima fuori e poi dentro il bosco. Molto interessante: mettiamo questo progetto nei target della nostra ricerca<br />

sulle anomalie.<br />

In merito a quello che ho trovato in un bosco nell’Appennino qua in Italia non ci sono conclusioni per il momento, ma<br />

solo una raccolta di dati. Abbiamo verificato con certezza che si rilevano segnali veramente strani nella banda VLF (io ne<br />

ho registrati), e anche strani suoni che vengono chiamati “brontidi”. Sappiamo che si tratta spesso di aree sismiche.<br />

Molto spesso appaiono anche fenomeni anomali di luce in cielo. La fenomenologia è molto interessante. In uno di quei<br />

boschi mi successe una cosa strana: un fortissimo malessere, e i capillari di un occhio mi scoppiarono. Ci mise 10 giorni<br />

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