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IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index

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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />

Sulla questione di reperti di possibile origine aliena<br />

Ovviamente è possibile stabilire in maniera non proprio difficile se si tratta di metallo terrestre o extraterrestre. Basta<br />

solo studiare il suo livello di purezza, oppure verificare la presenza di leghe metalliche che noi al momento non<br />

possediamo. Se fosse di natura extraterrestre io mi aspetterei un metallo molto leggero e al contempo molto resistente.<br />

Non mi aspetterei necessariamente una composizione chimica esotica, ma elementi chimici conosciuti (nell’universo ci<br />

sono gli stessi elementi chimici dappertutto) con un grado di purezza particolare e amalgamati tra loro in leghe che noi<br />

non abbiamo. Un elemento discriminante poi potrebbe essere la tecnica di saldatura.<br />

Che questi reperti siano in realtà di natura prettamente terrestre, ovvero di possibili progetti sperimentali militari, è una<br />

ipotesi molto possibile. Ad esempio, lo studioso Americano-Huruguayano Lic. Milton Hourcade (molto serio, e lo conosco<br />

bene) ha scritto un libro interessantissimo in Spagnolo che prende in esame in grande dettaglio questa possibilità :<br />

http://www.misteriosenlasondas.com/Im%E1genes/Libros/Ovnis%20la%20Agenda%20Secreta.jpg . E’ un libro di valore e<br />

molto illuminante e documentato.<br />

Può darsi che, se si tratta di questa ipotesi, siano gli stessi militari a non volere che venga fatta una analisi dei pezzi di<br />

metallo che vengono occasionalmente trovati. Ribadisco il fatto che per alcuni aspetti sono stati gli stessi militari USA a<br />

volere che la gente credesse agli UFO alieni: proprio come escamotage per mantenere il segreto sui loro “black projects”.<br />

Ma questa è una caratteristica soprattutto statunitense.<br />

Per il resto qualunque pezzo di metallo strano debba capitare di rinvenire, quello va sistematicamente analizzato, e se<br />

possibile tenuto lontano dagli occhi del pubblico: queste cose non sono un Circo! Forse questo tipo di analisi dovrebbe<br />

essere fatta all’insaputa dei militari.<br />

Il mistero ancora irrisolto della “palla nera” ritrovata in Ucraina<br />

Mi sono informato abbastanza a fondo sulla cosa svariati mesi fa. Sembra che non sia una leggenda urbana, ma che<br />

comunque la cosa sia stata coperta da una marea di disinformazione, mirata dai servizi segreti dei tempi della “Unione<br />

Sovietica”. Ho un contatto in Ucraina: il Dr. Vladimir Rubtsov. Mi ha confermato che la “sfera” non è più in Ucraina ma<br />

non sa dove si trovi esattamente, forse a Mosca in Russia. I pochi scienziati (in particolare il Dr. Viktor Fomenko) che<br />

l’avevano studiata (seriamente) sono in parte deceduti e in parte introvabili. E nel frattempo qualcuno ha provveduto a<br />

sostituire la sfera in oggetto con una sfera completamente fasulla (un oggetto prosaico di vetro usato nella maglieria<br />

russa dell’’800). C.B. ha tutti i dettagli che gli ho inviato (vedi quanto segue), assieme a quelli inviatigli dal suo<br />

collaboratore argentino in Ucraina. Per il momento la sfera non è localizzabile. E comunque, per certo, non si trova più in<br />

Ucraina. Eppure io proporrei di tenere costantemente acceso il nostro “radar” e di scandagliare e ri-scandagliare tutto il<br />

possibile.<br />

Nei calcoli di Fomenko risulterebbe che la sfera (quella vera) conterrebbe al suo interno un materiale fatto di “massa<br />

negativa”. Ma non possiamo escludere che i calcoli fatti in passato siano sbagliati. L’unica cosa da fare sarebbe quella di<br />

ritrovare la sfera e di sottoporla di nuovo a tutte le analisi di laboratorio, e oggi saremmo avvantaggiati rispetto al<br />

passato dal momento che oggi disponiamo di strumenti di analisi (come ad esempio la tomografia ad emissione di<br />

positroni) molto più sofisticati di 20 anni fa.<br />

Rientra nello studio SETA (Search for Extraterrestrial Artifacts). Sì, è un tema molto importante, e va assolutamente<br />

approfondito. I Russi e gli Ucraini hanno dimostrato molta competenza nell’affrontare il problema con rigore e<br />

riservatezza. Cosa penso della palla nera? In primo luogo penso che sia artificiale e di natura non terrestre. In secondo<br />

luogo penso che gli studi sulla stessa vadano ulteriormente approfonditi con nuovi test di laboratorio. A distanza di 15<br />

anni abbiamo strumenti molto più sofisticati di quel tempo: è bene ripetere l’analisi e fare altri test negli istituti scientifici<br />

appropriati. Potrebbe essere un artefatto extraterrestre, anche se cercare di aprirlo potrebbe essere pericoloso. Ma gli<br />

strumenti di indagine oggi permettono una penetrazione non invasiva usando PET, RMN, ecc. Assolutamente da<br />

approfondire questo studio. E gli scienziati russi e ucraini sono competenti in questo, e sono loro che devono<br />

approfondire l’analisi e poi pubblicare nuovi risultati tecnicamente. Penso che se finisse nelle mani degli americani (USA)<br />

non sapremmo più nulla delle analisi, perché ne farebbero immediatamente una questione di segreto militare.<br />

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