IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />
e) Peer review, pareri su ricerche di frontiera e su studiosi vari<br />
Mio parere sulla ricerca sulle “onde scalari” e sul lavoro di Thomas Bearden<br />
Bearden ha lavorato moltissimo soprattutto sulla teoria delle onde scalari e su un tentativo di spiegare certe scoperte di<br />
Tesla. Ma i suoi libri, per quanto ricchissimi di materiale e molto tecnici, a volte sono confusi e poco focalizzati. Non si<br />
capisce cosa abbia di chiaro lui in testa su questo tema. Ci ha lavorato sopra moltissimo. Ma, a mio parere, ha anche fatto<br />
degli errori: ad esempio quello di pretendere di interpretare certi fenomeni anomali come opera di onde scalari<br />
innescate da “Tesla Howitzer” di natura militare. In questo modo ha interpretato troppo arbitrariamente anche certe mie<br />
scoperte a Hessdalen (soprattutto alcune immagini del fenomeno luminoso).<br />
Bearden è comunque interessante, ha fatto tantissimo lavoro, ma i suoi lavori a volte non sono facilmente comprensibili.<br />
Dovrebbe focalizzare meglio quello che sta facendo, evitare di disperdersi in mille rivoli che portano di palo in frasca. Ma<br />
d’altra parte è anche compito nostro avere pazienza e cercare di decifrare i suoi scritti (molti miei colleghi non hanno<br />
capito nulla), che comunque sono densi di una enorme quantità di lavoro e ciò gli rende onore. Onore a chi ha voluto<br />
dedicare una vita intera seguendo le orme di Tesla e cercando di spiegarne e replicarne gli esperimenti. Io mi cavo<br />
comunque il cappello nei confronti di chi si impegna così a fondo, anche se possono esserci errori.<br />
Queste ricerche vanno ristudiate da zero. Molti, troppi gli “improvvisatori della domenica”, i presunti inventori, ecc. Ma è<br />
quello che succede quando la Scienza ufficiale ignora certi enigmi. E comunque il fatto che liberi inventori se ne occupino<br />
è sintomatico del fatto che esiste una autentica esigenza umana di capire questi aspetti ancora oscuri della fisica.<br />
Mio parere sulla leggenda del “cronovisore” e Padre Pellegrino Ernetti<br />
In passato ho scritto un libricino anche su Padre Pellegrino Ernetti. In questo libretto, in merito al concetto di<br />
“cronovisione”, si parla anche della teoria di Padre Luigi Borello (questo sì che era veramente un fisico, oltre che prete),<br />
molto più seria e meno fantasiosa di quella di Ernetti (soprattutto la parte sperimentale). Scrivere questo libercolo era<br />
solo una scusa per me per capire quanto di sensato potesse esserci in questa storia del “cronovisore”. La mia<br />
impressione è che Ernetti abbia raccontato un sacco di bugie e di cose che non hanno quasi nessun senso scientifico,<br />
probabilmente per sviare l’informazione e perché forse qualcuno l’aveva spinto a disinformare la gente. Conobbi Ernetti<br />
nel 1987 (ma solo tramite una lunga telefonata). A me disse che sulla cronovisione “sapevano già tutto da un pezzo”, che<br />
quelle ricerche alla Fondazione Cini di Venezia non erano più proseguite, e che mi consigliava di concentrarmi<br />
sull’astrofisica e sullo Space Telescope (tramite il quale, a suo dire, “avremmo visto Dio”). Ancora oggi io non so<br />
francamente che giudizio definitivo esprimere su di lui: al telefono mi era sembrato comunque una brava persona. Forse<br />
alcuni gli hanno messo in bocca cose non vere, magari tentando di screditarlo, o in parte certe cose non vere le ha dette<br />
lui di proposito al fine di sviare l’attenzione della gente da certe cose, probabilmente perché qualcuno dei suoi superiori<br />
(in Vaticano, presumo) lo aveva invitato a farlo. A me al telefono sembrava una persona seria. Non era un fisico, come<br />
qualcuno aveva fatto credere, anche se conosceva abbastanza bene la fisica (soprattutto l’acustica e l’elettronica), ma<br />
professionalmente era un musicologo esperto di pre-polifonia, che insegnava a Venezia. Ernetti asseriva di essersi<br />
circondato di fisici di primo ordine che collaboravano al “progetto cronovisore”. Ma non esistono da nessuna parte<br />
pubblicazioni scientifiche convincenti (a meno che non si trattasse di rapporti tecnici top secret), ma solo raccontini,<br />
alcuni senza senso, altri incongruenti e contraddittori, altri addirittura ridicoli. Se devo essere franco, io non so se questo<br />
apparecchio sia esistito o meno. Ma qualcosa mi dice di sì. Ma non nei termini che se ne è parlato, perché non hanno<br />
senso in fisica. Non so nemmeno se qualcuno stia continuando a studiare questa cosa (so che in Russia c’è chi l’ha fatto<br />
molto di recente, ma seguendo un modello diverso da quello di Ernetti e del suo staff). Può essere che se ne occupi in<br />
segreto il Vaticano. Ma non ci giurerei proprio.<br />
In ogni caso io propongo di non considerare questa cosa, per il momento, nell’ambito di GENESIS. A meno che non si<br />
riesca a mettere le mani sul cronovisore stesso, se esiste veramente da qualche parte nel Vaticano (allora si potrebbe<br />
fare un po’ di retro-ingegneria…). In ogni caso questa ricerca andrebbe condotta in totale segreto, perché, se vera, è<br />
molto pericolosa.<br />
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