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IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index

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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />

6. Cercare un/a referente medico-scientifico Argentino molto autorevole, ma che sia affidabile: neurofisiologo, biologo,<br />

fisico/astronomo, matematico esperto in decrittazione, o ingegnere elettronico, afferente ad una istituzione<br />

scientifica accreditata di quel paese. Io penso che questa dovrebbe essere una ricerca pienamente convalidata dalle<br />

Istituzioni Ufficiali, dal momento che, a prescindere dalla peculiarità del tema trattato, nei metodi che si intende<br />

utilizzare questa ricerca intende perseguire procedure standard e obiettivi che hanno a che vedere solamente con la<br />

scienza fondamentale.<br />

7. Una volta garantita la disponibilità di cui ai punti 1, 2, 3, 4, 5 e 6) si procederebbe alla discussione per via telematica<br />

su come organizzare le operazioni progettate e si deciderebbe di organizzare un incontro fisico con tutte queste<br />

persone al fine di raggiungere un accordo sulle procedure da utilizzare e sui compiti da ripartire tra le varie persone.<br />

8. Organizzare un “meeting fisico” in Argentina tra tutte queste persone, il Dr. Carlos Boetto e il sottoscritto, e discutere<br />

assieme sulle procedure ottimali da adottare per far partire in senso pratico la ricerca, col fine di fissare<br />

minuziosamente i passi da seguire poi in fase operativa. Nell’ambito di questo meeting, sulla base di quanto verrà<br />

detto dall’esperto in materia specifica presente (neurofisiologo, medico o biofisico), si decide quale tipo di<br />

strumento EEG sia effettivamente idoneo per la prima fase della ricerca e quale software debba essere utilizzato per<br />

l’analisi dei tracciati EEG. Nell’ambito dello stesso meeting si fissano e si discutono anche tutti i problemi pratici da<br />

risolvere che si prevede si debbano affrontare nel corso della ricerca congiunta che si intende programmare. E si<br />

cerca di invitare a questo meeting anche il referente scientifico-tecnologico di cui al punto 6). E’ di fondamentale<br />

importanza (viste alcune passate esperienze) che si riesca a realizzare un clima di intesa umana ottimale tra le<br />

persone, cosa che decide sicuramente di almeno il 50% il successo della missione, inclusa la sua efficienza<br />

organizzativa, sinergica e realizzativa e la capacità di operare in ambito interdisciplinare (nella fattispecie: science<br />

biologiche interfacciate con quelle fisico-matematiche). L’idea, a mio parere, è di non calcare la mano sulla figura del<br />

“capo” (è solamente un supervisore, o una guida, non uno che dà ordini) ma di fare in modo che ognuno si senta<br />

pienamente realizzato nella parte che viene a ciascuno affidata e che al contempo ci sia un pieno spirito di gruppo e<br />

relativo entusiasmo, in una atmosfera che sostanzialmente dovrebbe essere di parità tra tutti.<br />

9. Ritornare ognuno nei propri paesi, iniziando a elaborare e a sviluppare ognuno la sua parte (facendo tesoro di<br />

quanto è emerso dalle discussioni fatte di persona) e al contempo fare discussioni online e poi giungere ad un<br />

accordo definitivo perfetto (non si parte fino a che tutti non sono pienamente soddisfatti e pronti), una volta fissate<br />

tutte le tattiche da adottare, previa la necessità di preparare un “report preparatorio” che raccolga in sé un<br />

organigramma preciso e dettagliato di tutte le azioni da intraprendere. Questa fase potrà durare anche qualche<br />

mese, nel corso dei quali si progetteranno online le strategie e le tattiche di uso sia dello strumento EEG che del<br />

software SETI/Signal Analysis per la successiva analisi, e si verificherà il grado di prontezza all’azione, avendo anche<br />

valutato realisticamente tutti i possibili problemi (di qualunque natura) che potrebbero essere incontrati. Ogni<br />

improvvisazione è assolutamente da escludere, anche se nel corso dell’operazione occorrerà mantenere comunque<br />

un atteggiamento di massima flessibilità seppur nell’ambito di protocolli standard già decisi in precedenza. Possono<br />

volerci diversi mesi per preparare bene un esperimento del genere, ma la cosa diventa estremamente remunerativa<br />

nel momento in cui l’operazione viene portata a termine.<br />

10. Scelta del software più adatto per l’analisi dei dati EEG e test dello stesso, e per eventuali operazioni di adattamento<br />

dello stesso software al problema specifico. A tal fine, si potrebbero anche (in via complementare, e solo se<br />

strettamente necessario) mettere a confronto diversi tipi di software di tipo SETI (inclusa la KL Transform<br />

implementata al Progetto SETI in corso alla Stazione Radioastronomica di Medicina, Bologna, Italia, con cui esistono<br />

già contatti) e, più generalmente, di tipo “signal analysis” oppure di tipo “analisi di serie temporali”.<br />

11. Valutare l’effettiva utilità dei database EEG già esistenti ai fini di una possibile analisi direttamente sugli stessi, e<br />

procedere subito ad una prima analisi. In questo caso il contributo dei neurofisiologi sarebbe minimo (occorrerebbe<br />

solamente disporre di tutte le informazioni dettagliate su come i tracciati EEG sono stati ottenuti, ma anche di un<br />

contatto con il neurofisiologo scelto per consulenza), mentre diventerebbe basilare quello degli analisti nel<br />

sottoporre i tracciati a tutte le operazioni necessarie (normalizzazione dei tracciati e analisi algoritmica) allo studio<br />

dei tracciati EEG, ed eventualmente dei matematici decrittatori nel caso qualche segnale venisse scoperto (nel caso,<br />

analisi e decrittazione potrebbero essere eseguite dallo stesso esperto). Questa operazione, della durata di alcuni<br />

mesi, può essere svolta senza alcuna necessità di essere presenti in Argentina, ma solo con la garanzia che una<br />

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