IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />
Una cosa è più che certa: che piaccia a Mr. X o meno, noi queste persone (soprattutto quelle che subiscono “intrusioni”<br />
violente) possiamo monitorarle più che bene, usando non solo EEG ma anche magnetometri, misuratori di cariche<br />
elettrostatiche, ecc. Occorrerebbe trovare un accordo con questi preti esorcisti, e agire. Una possibile collaborazione del<br />
genere sarebbe nell’interesse di tutti.<br />
Assolutamente sì. L’esperimento va fatto, e va fatto subito. E va fatto anche al prete esorcista e non solo al soggetto da<br />
lui esorcizzato. Mi aspetto anche forti effetti nel campo elettromagnetico, che vanno misurati. E mi aspetto anche di<br />
vedere qualcosa se usiamo una Termocamera IR verso il soggetto, non solo per vedere eventuali cambiamenti improvvisi<br />
di temperatura nel suo corpo. Poi occorre fare esami del sangue al soggetto e vedere se ci sono eventuali alterazioni<br />
delle cellule, ma anche vedere se il soggetto ha qualcosa dentro, usando appunto i raggi X, una TAC o una RMN. Io potrei<br />
ipotizzare che quell’animale lasci qualche “ricordino” nel soggetto che ha scelto come vittima. E ovviamente è<br />
fondamentale avere un quadro psicologico-medico completo del soggetto. Tutte queste misure sono più che fattibili, se i<br />
sacerdoti dediti all’esorcismo ce lo permettono.<br />
Un “indemoniato” è indubbiamente un teleguidato perché qualcuno che non può vivere nella nostra realtà, vuol far fare<br />
a qualcuno qui delle cose che lui non può fare e allora lo “invade”, gli entra dentro. E gli dà una parte del suo potere<br />
immeritato, e al contempo lo tormenta per addomesticarlo. Una bruttissima cosa. Probabilmente è più facile studiare un<br />
indemoniato che un addotto, possiamo monitorarlo e vedere cosa succede nel suo cervello, nel suo cuore, nel suo<br />
metabolismo. Intanto il prete può continuare tranquillamente a fare il suo lavoro.<br />
Fenomeni UFO vs. Fenomeni BVM<br />
Come dice Jacques Vallee, la gente “filtra” un fenomeno che non è ancora conosciuto. Il fenomeno viene interpretato<br />
alla luce delle proprie credenze e/o conoscenze. Ma io penso che le cosiddette “apparizioni Mariane” siano esattamente<br />
la stessa cosa delle apparizioni UFO. Se il fenomeno viene studiato oggettivamente, cioè con l’uso di strumenti e di<br />
modelli teorici, ci possiamo porre in una condizione di obiettività: conta solo ciò che viene misurato (implacabilmente)<br />
dagli strumenti, completamente imperturbato dalle nostre aspettative e/o interpretazioni arbitrarie o soggettive. E’ solo<br />
così che lo possiamo portare alla luce, in maniera da poter dire: “esiste, e funziona in questa maniera”. Alla fine vince<br />
comunque la Razionalità, anche quando si tratta di fronteggiare nuove leggi della fisica o addirittura possibili visite<br />
aliene. Alcuni miei colleghi (altri no) pensano che io continui ad arrampicarmi sugli specchi (oppure che sono come Don<br />
Chisciotte), ma non sanno che a forza di tentare di salire sugli specchi si potrebbe finire per sviluppare le ventose nelle<br />
dita (in fondo sono un uomo-ragno, perché no). Mentre non sanno che loro a forza di salire e scendere da una sedia, poi<br />
rischiano di diventare catatonici come un disco che fa Toc (facendo rivoltare dalla tomba il quieto sonno di Newton e<br />
confratelli).<br />
Dunque le fenomenologie BVM (Blessed Virgin Mary) sono molto importanti da studiare. Ma, obiettivamente parlando,<br />
in questo campo è apparentemente impossibile usare strumenti di misurazione per misurare direttamente la sorgente<br />
del “segnale” ricevuto dai veggenti, perché la presunta “Vergine” (assieme agli eventuali fenomeni di luce che la<br />
accompagnano) la vedono solamente i fedeli, ma non gli altri. Io credo sia (per ora) improbabile riuscire a monitorare il<br />
fenomeno in sé e per sé (eccezion fatta forse per eventuali misure nelle bande infrarossa e ultravioletta), ma solamente<br />
in maniera indiretta: questo sì, è possibile. Ma è importante studiare le “veggenti” nel momento in cui hanno la visione:<br />
questo è stato fatto a Medjugorje, quando alcuni medici e neurofisiologi hanno misurato vari parametri corporei. Non ci<br />
sono dubbi che qui occorre studiare la componente mentale. Il mio punto interrogativo qui, però, è anche questo: questa<br />
intelligenza ha lasciato anche messaggi nei neuroni del cervello? Potremmo verificarlo se è possibile disporre dei tracciati<br />
EEG che sono già stati fatti su questi soggetti (temo, però, in forma non digitalizzata, ma con un po’ di pazienza si può<br />
digitalizzare).<br />
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