IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />
bloccarla (ma qui mi devo informare bene). Ma, anche se è così (non si conoscono i dettagli tecnici di Silanov e della sua<br />
versione del “cronovisore”, ma solo gli aneddoti da lui raccontati), il cristallo da solo non basta proprio dal momento che<br />
poi le immagini bisogna impressionarle o su una pellicola sensibile all’UV oppure su un sensore CCD opportunamente<br />
trattato (come quello di Gullà). Immagino che Silanov usasse la pellicola.<br />
Lo strumento di Gullà è tutta improntato su un sensore CCD multispettro avanzatissimo ma non penso che l’obiettivo usi<br />
cristalli particolari, e comunque Gullà mi spiegherà la cosa quando mi accorderò con lui per andare a Bologna da lui a<br />
vedere questa macchina in funzione.<br />
Effetti misurabili da un Generatore di Numeri Causali<br />
La deviazione riscontrata nella distribuzione random dei numeri per ora è molto piccola, non raggiunge di solito il 5%,<br />
eccetto che per alcuni casi collettivamente eclatanti (come ad esempio il crollo delle Twin Towers, la morte della<br />
Principessa Diana, ecc…). Mi sembra che talenti individuali non riescano a cambiare l’andamento dei numeri di più del 3-<br />
5% (e questo piuttosto raramente), ma che, al contrario una deviazione netta (almeno il 10%) dal valore random atteso<br />
(50% + 50% -) avvenga quasi solamente quando accadono eventi collettivi di grande impatto sociale. In sintesi sembra<br />
che sia soprattutto la “coscienza collettiva” ad avere un effetto sui RNG (o REG).<br />
Programmazione di missioni strumentali a Cloverdale, Alabama, USA<br />
Si tratta di una zona (quella di Cloverdale in Alabama) veramente perfetta per l’utilizzo di strumenti di misura e<br />
soprattutto per lo spettrografo ad alta risoluzione del Dr. R. M. Nel futuro a breve termine è fondamentale riuscire a<br />
finanziare una missione anche in questa zona. Di grande rilievo è anche la persona di Wyatt Cox (e l’amico che lo<br />
accompagna durante i monitoraggi in zona), estremamente attendibile, seria e ben lontana dalle leggende ufologiconewage.<br />
Le aree del mondo migliori per l’utilizzo dello spettrografo ad alta risoluzione<br />
Sono completamente d’accordo sulla possibilità di andare anche a Cluj Napoca, località dove quel tipo di fenomeni si<br />
presta soprattutto per l’uso degli strumenti elettromagnetici (VLF, ELF, microonde), lo strumento di Gullà (quando sarà<br />
pienamente testato), il magnetometro, la termocamera e il Geiger; meno lo spettrografo ottico. Conoscendo più o meno<br />
i fenomeni che si verificano in quelle aree, penso che le località che si prestano meglio all’uso dello spettrografo ottico (a<br />
bassa, media e alta risoluzione) per ora siano: Hessdalen (Norvegia), Cloverdale (Alabama), tutte e 3 le località argentine<br />
(Victoria, Calingasta, Cerro Uritorco), Marfa (Texas), Brown Mountain (North Carolina), Pietra di Bismantova e Monti<br />
Sibillini (Italia).<br />
In che modo l’apporto di parapsicologi può contribuire alla ricerca sui fenomeni luminosi anomali<br />
In che modo questi studiosi dello IPP possono essere utili alle missioni a Calingasta, Cluj Napoca, Victoria e Cerro<br />
Uritorco? Lo dico subito. Le loro competenze diagnostiche possono essere basilari nello studio di questi aspetti specifici<br />
del cosiddetto “paranormale”, tre in particolare: poltergeist, remote viewing, telepatia. Sono tutti e tre aspetti che<br />
potrebbero avere (anzi: hanno, almeno a sentire dalle tantissime testimonianze) un collegamento diretto o indiretto con i<br />
fenomeni anomali di luce, il poltergeist in particolare. Io vedo un loro compito di studio (degli studiosi del IPP) così:<br />
diagnosticando situazioni in quei luoghi specifici in cui si verificano spesso eventi di poltergeist, e capendo al volo che<br />
tipo di persone dobbiamo studiare. Perché queste persone dotate, le loro case o i loro terreni, potrebbero rivelarsi come<br />
una calamita per gli stessi fenomeni anomali di luce. Una possibile interazione tra il fenomeno luminoso esterno, i<br />
possibili eventi di poltergeist, e la persona e il luogo specifico attorno a cui tutto ruota, potrebbe permettere di compiere<br />
uno studio comparato tra mondo esterno e sfera psichica. Poi dovrebbero entrare in gioco neurofisiologi e biofisici, che<br />
aggiusterebbero il tiro con precisione una volta centrato il bersaglio individuato dai parapsicologi. Poi c’è l’aspetto della<br />
telepatia e della remote viewing: persone che hanno un qualche tipo di legame con certi fenomeni anomali (di luce e/o<br />
elettromagnetici) è ben noto che hanno queste capacità, ma è anche noto che in molti casi diverse persone che sono<br />
venute a contatto con il fenomeno luminoso hanno improvvisamente sviluppato certe capacità psichiche (almeno due le<br />
conosco, uno è un norvegese a Hessdalen). In conclusione, sì, direi che questi studiosi dello IPP potrebbero avere<br />
sicuramente una loro collocazione in questa ricerca, proprio perché la loro esperienza diagnostica e statistica di certi casi<br />
226