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IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index

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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />

ricerca con Te per il Progetto GENESIS. La ricerca (ben di più della docenza universitaria) è la cosa che mi interessa<br />

realmente, e per me ricerca significa solo produrre numeri. Un conto è avere la mente aperta (e credo di averla<br />

abbastanza, ma non fino al punto da farla cadere dalla scatola cranica) e un conto è procedere operativamente con<br />

rigore razionale nell’affrontare poi le cose. Sono e resto comunque uno scientista, o meglio: un illuminista, certamente<br />

non un romantico (anche se ad alcuni può essere sembrato).<br />

E molti miei colleghi hanno capito benissimo che io sono tanto *strutturato* quanto lo sono loro, ma forse con una<br />

voglia in più di lavorare e, se possibile, senza paraocchi.<br />

Non so cosa tu intendi per “strutturato”, quando parli degli scienziati del tuo paese. Io a questa parola do una<br />

connotazione molto positiva. Nel senso di “razionale”, che non è necessariamente la stessa cosa che “istituzionale”. E’ un<br />

aspetto che io vedo prettamente come metodologico, e su cui mi sento in assonanza totale. Il fatto che ogni tanto mi<br />

piaccia aprire la mente (ma lo faccio solo quando ritengo che abbia senso farlo) significa che quando analizzo la realtà mi<br />

piace farlo non solo con l’obiettivo a zoom ma anche con l’obiettivo a grandangolo: ma il “computer” che analizza<br />

l’informazione (lo dico qui in senso metaforico) rimane esattamente lo stesso. Il mio obiettivo principale è giungere a<br />

delle verifiche. Siccome “certe tematiche” non sono di solito considerate dall’establishment ufficiale, con i miei libri (con<br />

cui ho guadagnato molto poco per ora, anche se alcuni hanno avuto successo di pubblico sia in Italia che in Francia) ho<br />

voluto solo fare un test o un sondaggio. Perché? Perché credo che la Scienza (quella con la S maiuscola) significhi prima di<br />

tutto Esplorazione, e non solo “conservazione”. Conservazione va bene (va benissimo “fissare i paletti” in merito a certi<br />

concetti assodati della scienza), ma non va bene quando la conservazione debba diventare sinonimo di *stagnazione*.<br />

Occorre sempre guardare avanti, e per questo occorre avere coraggio e determinazione. Io credo di averlo, sì, ma<br />

solamente perché io ho piena fede nella Scienza, e non voglio che essa regredisca, bensì che essa avanzi. L’umanità ne ha<br />

un grande bisogno, soprattutto oggi. Io la considero come una missione della mia vita, e penso che Tu sia la persona più<br />

adatta (grazie alla tua intelligenza, cultura e apertura mentale) a comprendermi.<br />

Non so quanto gli scienziati europei siano “strutturati”, mi sembra che lo siano anche qua, e la cosa è positiva. In caso<br />

contrario il paradigma scientifico (che comunque non deve diventare mai una religione) crollerebbe e allora<br />

ritorneremmo tutti all’età della pietra. Ma se per “strutturato” tu intendi una connotazione negativa come “ottuso”,<br />

allora sono d’accordo totalmente. Quando il rigore della scienza debba essere sostituito dall’ottusità, anche in questo<br />

modo rischiamo di finire nell’età della pietra. E purtroppo nei nostri ambienti di ottusità ce n’è molta, troppa. Il più delle<br />

volte accompagnata da un eccesso di burocrazia, che uccide e non favorisce la Scienza. Scienza significa avanzamento<br />

della nostra comprensione dell’Universo e di noi stessi, e non una neo-religione fanatica: in caso contrario siamo finiti.<br />

Spesso molti colleghi confondono l’essere strutturati con l’essere ottusi: e questi sono la rovina della ricerca, specie<br />

quando costoro debbano prendere le leve del potere (e dietro c’è sempre l’establishment economico a pilotarli in questa<br />

maniera così distorta), anche perché spesso queste persone sono anche ciniche e moralmente disoneste.<br />

Io dove sto? Vuoi proprio saperlo? Io “cammino da anni e anni su un filo teso tra due grattacieli”, sforzandomi con ogni<br />

mezzo di stare in equilibrio tra il rigore scientifico e l’apertura mentale. Non sono ancora caduto, e più passa il tempo e<br />

più imparo a stare in equilibrio. Non mi curo né dei new agers che vorrebbero strumentalizzarmi, né degli scettici ottusi<br />

che vorrebbero distruggermi. Io non sto né da una parte né dall’altra ma semplicemente dalla parte della Scienza (e<br />

anche di un sano scetticismo, quando serve), per come la Scienza dovrebbe essere, ovvero per come la Scienza è stata<br />

pensata fin dai tempi di Newton, Einstein, Heisenberg, Tesla, ecc… Non dimentichiamo che è grazie a grandi geni singoli<br />

che la Scienza ha fatto veri passi avanti. La intendo come: Esplorazione allo stato puro, al fine di avanzare nella<br />

conoscenza e nella tecnologia.<br />

Non ho dubbi che se per caso anche una sola di queste mie lettere finisse nelle mani di qualcuno di questi ottusi<br />

personaggi (che io amabilmente chiamo: “larve”), questi si fermerebbero subito alle prime righe e bollerebbero<br />

immediatamente il sottoscritto per un “visionario”. Il che non sussiste. Per cui, è importante che se tu parlerai di me ad<br />

alcuni degli altri scienziati con cui sei in contatto, tu non giri a loro queste mie lettere (a meno che essi non siano persone<br />

fidate e capaci di interpretare bene le cose), ma solamente che indichi loro i link delle mie pubblicazioni tecniche (non i<br />

libri) che sono tutte chiaramente indicate nel CV estensivo che ti ho inviato a suo tempo. Loro devono giudicare il mio<br />

“operato tecnico” (anche e soprattutto sulle anomalie, ovviamente) e anche le lettere di presentazione dei professori che<br />

mi hanno visto più volte in azione. Tutto il resto non ha importanza, ma può semmai servire a fissare alcune nuove linee<br />

di ricerca di nostro comune interesse.<br />

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