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IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index

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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />

magnetiche oppure particolari condizioni del territorio. Ad esempio la presenza di quarzi nel sottosuolo<br />

associata a sommovimenti del terreno possono far sfregare tra loro i quarzi generando l’effetto piezoelettrico<br />

che poi libera voltaggio elettrico verso l’esterno, il quale a sua volta ionizza l’atmosfera innescando<br />

stranissime “palle di luce” fatte di plasma (cioè di un miscuglio di elettroni e ioni, risultanti dal processo di<br />

ionizzazione del gas atmosferico). Non sappiamo ancora tutto di questi fenomeni, ma li stiamo studiando a<br />

fondo. Il più grande mistero dal punto di vista fisico qui è che ancora non sappiamo quale forza sia in grado di<br />

confinare il plasma in uno spazio così piccolo e senza dispersioni di energia, ma sono stati proposti diversi<br />

modelli che sono tuttora al vaglio. Qui, tanto per darle un’idea, le mostro un mio articolo omnicomprensivo<br />

che illustra le mie ricerche su questi fenomeni: http://eprints.bice.rm.cnr.it/3641/1/Fornovo_MT_2010.pdf .<br />

Si tratta di fenomeni prettamente naturali (probabilmente parenti dei fulmini globulari, ma molto più grandi<br />

e durevoli), molto importanti per la fisica fondamentale proprio per via dell’enorme quantità di energia che<br />

sono in grado di emettere, e non di visite aliene. A tal proposito le segnalo anche questo mio libro divulgativo<br />

di qualche anno fa: http://www.macrolibrarsi.it/libri/__sfere_di_luce.php<br />

7. Una piccolissima parte della casistica (probabilmente lo 0.5%) effettivamente mostra oggetti volanti<br />

marcatamente strutturati (e non semplici luci in cielo) che non si spiegano in alcun modo convenzionale. E<br />

infatti la possibilità di visite extraterrestri non è affatto esclusa dalla scienza. Ma per il momento non<br />

esistono prove scientifiche di alcun tipo in tal senso. Ma continuiamo a cercarle, usando esattamente la<br />

stessa metodologia impiegata per studiare i fenomeni di cui al punto 5, ovvero strumenti di misura di tipo<br />

astrofisico, come ad esempio spettrografi, fotometri, magnetometri, misuratori del campo elettrico e<br />

spettrometri che rilevano la radiazione elettromagnetica in varie frequenze (in particolare la banda VLF-ELF e<br />

le microonde), videocamere e fotocamere operanti nell’ottico, nell’infrarosso e nell’ultravioletto. Sì, la scienza<br />

può essere messa a disposizione per cercare anche questo, e le confermo che da anni stiamo alacremente<br />

lavorando anche a questo, anche se preferiamo farlo con la massima riservatezza. Si tratterebbe di eventi<br />

eccezionali, che richiedono prove eccezionali e rigore scientifico massimizzato. Non è cosa facile raggiungere<br />

questo obiettivo, ma le posso confermare che le probabilità in tal senso sono “non nulle”.<br />

Per quello che riguarda i presunti fatti di Roswell del 1947, io so che è stata diffusa talmente tanta disinformazione<br />

in merito da rendere il caso poco credibile se non per nulla. Qui regna una grande confusione. E comunque una<br />

serie di testimonianze anche sincere prese da sole (anche in gran numero) hanno scarsissimo valore scientifico:<br />

non rappresentano in alcun modo una evidenza documentale.<br />

Riguardo ai certamente affascinanti disegni di presunti alieni e loro macchine, presenti in pitture rupestri, petroglifi<br />

o perfino certi in quadri del medioevo, non mi pronuncio. Certuni ufologi ci hanno speculato sopra fin troppo,<br />

giungendo affrettatamente a delle conclusioni che non hanno nulla di scientifico. Non ci sono dubbi che alcune<br />

immagini, come ad esempio certune che appaiono in certe pietre del deserto australiano, siano affascinanti e<br />

facciano davvero pensare ad extraterrestri. Ma non possiamo purtroppo dimostrarlo, almeno fino a quando non<br />

avremo la fortuna di trovare qualche vero manufatto lasciatoci eventualmente dagli extraterrestri qualche<br />

migliaio di anni fa. Non dimentichiamo poi che certe culture tribali hanno sempre avuto i loro “Dei” che loro<br />

visualizzavano in quelle forme, anche in seguito all’assunzione di droghe con effetti allucinatori, pratiche usate (in<br />

buona fede) anche oggi dagli sciamani di alcune tribù. >><br />

Importanza di collaborare con le Forze Aeree<br />

La collaborazione con la Forza Aerea potrebbe rivelarsi molto preziosa. E sono assolutamente d’accordo con Te sul fatto<br />

di scambiare idee in maniera franca e genuina: così abbiamo tutti solamente da guadagnarci. Speriamo che i militari<br />

rilascino i dati che ci interessano, perché uno studio degli stessi da parte nostra potrebbe rivelarsi molto prezioso anche<br />

per loro: io garantisco la massima riservatezza. A questo proposito segnalo un mio lavoro recente che ho fatto come<br />

“research associate” del NARCAP. Il mio articolo è a pag. 55-87. Questo NARCAP Report n. 14 potrebbe suscitare molto,<br />

nella sua globalità, l’interesse proprio della Forza Aerea. L’iniziativa del Dr. Haines nel coinvolgere alcuni di noi è stata<br />

davvero meritoria.<br />

Sempre consultando il blog UAPSG/GEFAI del mio amico Huruguayano-Americano Lic. Milton Hourcade (un serio studioso<br />

scientifico di ufologia) apprendo di questa meritoria iniziativa di due settimane fa avvenuta proprio in Argentina:<br />

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