IL CARTEGGIO “GENESIS” - PROJECTUAP-ITALIA index
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<strong>IL</strong> <strong>CARTEGGIO</strong> <strong>“GENESIS”</strong> Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. – Luglio 2012<br />
Il vari tipi possibili di teletrasporto<br />
La questione del teletrasporto è di grande importanza e attualità. Si tratta di vedere quale tipo. Se è teletrasporto<br />
quantistico puro allora siamo ancora molto indietro: ancora non riusciamo a spostare atomi o poco più. Ancora non<br />
abbiamo computer quantistici già funzionanti. Se è teletrasporto quanto-relativistico, sappiamo come fare, e sarebbe più<br />
agevole in sé (visto che è in teoria possibile far passare un oggetto intero attraverso la bocca di un wormhole senza<br />
bisogno di ricostruire un oggetto atomo per atomo (come nel caso della versione quantistica pura). Il problema è che qui<br />
comunque, se vogliamo realizzarlo e far passare, ad esempio un gatto, attraverso un wormhole di mezzo metro di<br />
diametro e della durata di qualche secondo abbiamo bisogno di tanta energia (energia negativa, come viene chiamata)<br />
quanta quella corrispondente alla massa di un pianeta. Dove la troviamo questa energia? Altri probabilmente possono<br />
farlo, noi no. Noi però possiamo fare modelli teorici. Poi c’è la controversa questione del “teletrasporto psichico”<br />
(usando particolari talenti). Svariate pubblicazioni dimostrerebbero che i Cinesi ci sarebbero riusciti già anni fa<br />
(trasportando topolini, mosche, oggetti, ecc…). Ma come funziona? Loro hanno ripreso con camere video ad alta<br />
risoluzione la sparizione di questi oggetti e misurato come si modifica il campo elettromagnetico nel momento del<br />
passaggio, ma hanno capito la fisica di come la cosa avviene? Penso proprio di no. Hanno documentato il tutto: punto. E<br />
se qualche fisico teorico decidesse di studiarsi questi casi e poi di cercare di farci sopra un modello teorico, partendo<br />
direttamente dai dati delle osservazioni?... In ogni caso questi lavori dei Cinesi si trovano nella letteratura citata alla fine<br />
del grosso lavoro di Eric Davis (quello finanziato dall’US Air Force Lab, di cui ti indicai il link, presente anche nel mio<br />
proposal).<br />
Il Dr. Davis dovrebbe essere rintracciabile qui: http://earthtech.org/contact/<strong>index</strong>.html (Institute for Advanced Studies,<br />
Austin, USA). Il suo indirizzo di e-mail dovrebbe essere ancora questo: ewdavis@earthtech.org<br />
Per quello che riguarda i Cinesi, l’unica informazione che ho per ora sono solo le referenze dei loro articoli (del cui<br />
contenuto è lo stesso Dr. Eric Davis a parlarne nel suo Physics Teleportation Study, nella parte finale), che qui riporto:<br />
1. Kongzhi, S., Xianggao, L. and Liangzhong, Z. (1990), “Research into Paranormal Ability to Break Through Spatial<br />
Barriers,” Chinese J. Somatic Sci., First Issue, 22 [translated into English by the Defense Intelligence Agency]<br />
2. Jinggen, H., Xinghai, Y. and Laijing, S. (1990), “Investigation into the ‘Force’ in Parapsychological Writing,” Chinese J.<br />
Somatic Sci., First Issue, 32 [translated into English by the Defense Intelligence Agency]<br />
3. Banghui, W. (1990) "Evidence of the Existence of Abnormal States of Matter", Chinese Journal of Somatic Science,<br />
First Issue, Chinese Journal of Somatic Science, First Issue, 36 (translated into English by the Defense Intelligence<br />
Agency)<br />
Ma questi articoli non riesco perlomeno a trovarli in rete, per ora. Potrebbe trovarsi la loro versione in Inglese, qui:<br />
http://www.dia.mil/ (interessante che sia stata la DIA a tradurli...)<br />
La questione della “retrocausazione”<br />
Anche io ho sempre stimato Wheeler, per il suo genio (e anche simpatia), anche se non l’ho mai conosciuto di persona. Il<br />
suo Gravitation è in cima alla mia libreria, tra gli altri libri. Un fisico davvero perfetto, rigoroso come un orologio svizzero<br />
e al contempo aperto come il cielo. Mi sembra che sia stato lui, molto di recente, a proporre l’esistenza del fenomeno<br />
della “retro-causazione”, ovvero che mentre osserviamo a grande distanza l’universo coi nostri sensori noi, come<br />
osservatori, potremmo contribuire (con il meccanismo dell’entanglement tra i fotoni da là e le particelle di qui) a<br />
modificarlo, ma facendo così modificheremmo il passato, dato che le lontane galassie ci appaiono come erano tanti<br />
quanti sono gli anni luce che ci separano da loro e non come sono adesso.<br />
Il sistema “Warp Drive”<br />
Lo ritengo molto attendibile e anche uno dei pochissimi pionieri in questi studi. Ho letto un suo lavoro tecnico sulla sua<br />
teoria della distorsione dello spaziotempo. Qui un passo tratto dal mio libro Teletrasporto:<br />
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