Il fenomeno delle dipendenze in provincia di Trento - Trentino Salute
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Nella quasi totalità dei casi, i detenuti per crim<strong>in</strong>i ex DPR 309/90 sono ristretti per<br />
il reato <strong>di</strong> produzione, traffico e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> stupefacenti (art. 73 ex DPR 309/90 e<br />
s.m.i.; circa il 95% nella PA ed il 93% <strong>in</strong> Italia) e solo una piccola parte per il crim<strong>in</strong>e<br />
più grave previsto dall’art. 74 (associazione f<strong>in</strong>alizzata alla produzione, traffico e<br />
ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> stupefacenti).<br />
Circa il 58% dei detenuti entrati negli istituti della PA non ha precedenti carcerazioni,<br />
quasi il 27% è rientrato per crim<strong>in</strong>i previsti dalla normativa sugli stupefacenti, ed il<br />
restante 15% ca. per altre tipologie <strong>di</strong> reato (<strong>in</strong> Italia rispettivamente circa il 59%,<br />
il 30% e l’11%).<br />
A fronte della sostanziale stabilità rilevata a livello nazionale, nella PA la proporzione<br />
<strong>di</strong> detenuti con precedenti esperienze detentive è leggermente aumentata, passando<br />
dal 38% del 2009 al 42% del 2010. Tale variazione è dovuta all’<strong>in</strong>cremento sia della<br />
quota <strong>di</strong> detenuti rientrati per reati previsti dalla normativa sugli stupefacenti che <strong>di</strong><br />
quella dei ristretti per altri crim<strong>in</strong>i (nel 2009 rispettivamente circa il 25 ed il 13%).<br />
Qualora si analizz<strong>in</strong>o i detenuti <strong>in</strong> base alla nazionalità si osserva, comunque, un<br />
netto aumento della proporzione <strong>di</strong> stranieri con precedenti carcerazioni ed una<br />
<strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione <strong>di</strong> quella degli italiani. Nel 2010, ben il 46% ca. degli stranieri entrati<br />
nelle strutture <strong>di</strong> <strong>Trento</strong> e Rovereto ha precedenti carcerazioni contro poco meno del<br />
37% degli italiani (nel 2009 rispettivamente circa il 32% ed il 49%).<br />
La maggior presenza <strong>di</strong> “reci<strong>di</strong>va penitenziaria” tra gli stranieri non è solo <strong>in</strong> controtendenza<br />
rispetto a quanto rilevato negli anni precedenti sul territorio ma anche<br />
rispetto al quadro nazionale. In Italia, <strong>in</strong>fatti, la proporzione <strong>di</strong> stranieri con precedenti<br />
esperienze detentive è nettamente <strong>in</strong>feriore a quella rilevata tra gli italiani<br />
(circa il 33% vs il 46%) mostrando solo un lieve aumento rispetto al 2009 (circa il<br />
30%, tra gli italiani meno del 47%).<br />
Grafico 7.8 Distribuzione percentuale per precedenti carcerazioni degli italiani e stranieri entrati negli<br />
istituti penitenziari <strong>delle</strong> <strong>di</strong>verse partizioni geografiche per reati ex DPR 309/90<br />
(%)<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
53,8<br />
12,3<br />
italiani<br />
33,9<br />
ITALIA<br />
66,6<br />
63,4<br />
53,7<br />
24,8<br />
31,7<br />
23,1 23,1<br />
8,6<br />
4,9<br />
stranieri italiani stranieri<br />
TRENTO<br />
nessuna<br />
per altri reati<br />
per 309/90<br />
e per altri<br />
Elaborazione su dati del M<strong>in</strong>istero della Giustizia – Dipartimento dell’Amm<strong>in</strong>istrazione Penitenziaria<br />
L’aumento della quota <strong>di</strong> pluricarcerati tra gli stranieri nelle strutture della PA è<br />
sostanzialmente attribuibile all’aumento della proporzione <strong>di</strong> detenuti con pre-<br />
170 <strong>in</strong>fosalute 23