Il fenomeno delle dipendenze in provincia di Trento - Trentino Salute
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8<br />
Risposte alle implicazioni e conseguenze<br />
sociali<br />
8.1 Trattamenti rivolti a consumatori <strong>di</strong> sostanze stupefacenti transitati negli<br />
istituti penitenziari<br />
A carico dei 226 soggetti presenti nel 2010 nelle strutture carcerarie (a rischio o<br />
tossico<strong>di</strong>pendenti) sono stati attivati nel complesso 266 progetti terapeutici: il<br />
29,7% <strong>di</strong> essi ha avuto <strong>in</strong>izio <strong>in</strong> anni precedenti e 7 progetti su 10 nell’anno considerato.<br />
Rispetto all’anno precedente si osserva un aumento del numero <strong>di</strong> progetti<br />
terapeutici erogati <strong>in</strong> carcere (passati da 237 a 266) coerente con l’aumento della<br />
popolazione carceraria trattata (da 188 a 226).<br />
In coerenza con quanto osservato nel 2009, la maggior parte dei progetti terapeutici<br />
erogati presso le strutture carcerarie ha riguardato la fase <strong>di</strong> “accoglienza, aggancio<br />
e valutazione” (70%), nella quale gli operatori approfon<strong>di</strong>scono la domanda <strong>di</strong><br />
trattamento del soggetto a livello <strong>di</strong>agnostico-valutativo. Un ulteriore quarto dei<br />
progetti riguarda la “bassa evolutività”, mentre il restante 4% circa ha riguardato<br />
l’alta evolutività [1] .<br />
I programmi che al 31 <strong>di</strong>cembre 2010 risultavano ancora <strong>in</strong> corso costituiscono il<br />
28,2%; i programmi restanti si sono chiusi per conclusione concordata (62,4%)<br />
ed <strong>in</strong>terruzione a seguito del trasferimento del detenuto <strong>in</strong> istituti penitenziari<br />
fuori prov<strong>in</strong>cia (9,4%).<br />
Limitando l’analisi ai progetti chiusi, il 91,6% circa ha avuto un esito positivo,<br />
mentre 14 PT si sono chiusi con un successo parziale e 2 con un <strong>in</strong>successo.<br />
In analogia con quanto si è evidenziato l’anno precedente, nel 2010 la maggior<br />
parte dei soggetti detenuti ha ricevuto trattamenti <strong>in</strong>tegrati, nei quali cioè sono<br />
state erogate congiuntamente prestazioni <strong>di</strong> più <strong>di</strong> un’area (me<strong>di</strong>ca, sociale e psicologica)<br />
(61,4%); <strong>in</strong> modo particolare, si osserva una frequenza maggiore <strong>delle</strong><br />
[1]<br />
La Bassa Evolutività riguarda i pazienti che non riconoscono <strong>di</strong> avere un problema e non <strong>in</strong>tendono<br />
affrontarlo e/o i pazienti <strong>in</strong> doppia <strong>di</strong>agnosi o con problemi <strong>di</strong> personalità o sociali nei quali la patologia<br />
psichiatrica non rende praticabile un percorso <strong>di</strong> cambiamento volontario. L’Alta Evolutività comprende<br />
i soggetti per i quali è ipotizzabile un percorso <strong>di</strong> superamento volontario della propria con<strong>di</strong>zione<br />
tossicomanica. Ulteriori precisazioni nel cap. 2.<br />
<strong>in</strong>fosalute 23 177