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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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Sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano<br />

Definizione e zonazione della pericolosità vulcanica della caldera risorgente dei Campi Flegrei e suoi effetti sull’uomo<br />

e sull’ambiente<br />

Nell’ambito di questo progetto sono state svolte indagini geologico-strutturali della caldera flegrea e nelle aree esterne<br />

e lungo il margine occidentale della catena appenninica, studi stratigrafici, sedimentologici e vulcanologici finalizzati alla<br />

ricostruzione della successione stratigrafica di tutti i depositi degli ultimi 12 ka. Sono stati raccolti anche i dati necessari<br />

per la produzione di carte delle isopache e delle isoplete per pomici e litici massimi di singoli depositi da caduta, e<br />

carte della distribuzione areale dei singoli depositi da flusso. Per la definizione dei probabili scenari eruttivi in caso di<br />

ripresa dell’attività vulcanica in tempi brevi o medi vengono svolti studi vulcanologici di dettaglio sulle eruzioni di Agnano-Monte<br />

Spina, Astroni, Averno e Monte Nuovo, caratterizzate da alternanze di esplosioni magmatiche ed idromagmatiche,<br />

e che contengono tutte le fenomenologie eruttive che si sono manifestate negli ultimi 5 ka.<br />

Conoscenza delle parti sommerse dei vulcani italiani e valutazione del potenziale rischio vulcanico<br />

È stato ultimato il lavoro di ricerca e analisi bibliografica sulla geologia del settore meridionale dell’isola d’Ischia ed è<br />

stato ultimato il lavoro di analisi strutturale attraverso uno studio aerofotogeologico preliminare ed una serie di campagne<br />

di raccolta dati relativi a mesostrutture deformative a carattere fragile. Inoltre è stata effettuata una campagna di<br />

campionamento del Tufo Verde del M. Epomeo per l’esecuzione di analisi paleomagnetiche (AMS e TRM). È stato ultimato<br />

il lavoro di ricostruzione stratigrafica delle aree a SE e SW del M. Epomeo, relativamente ai prodotti vulcanici e vulcanoclastici<br />

degli ultimi 10 ka di attività ed è stato completato il campionamento per analisi chimiche e geocronologiche<br />

di vulcaniti relative agli ultimi 55 ka di attività vulcanica ad Ischia. Infine sono state eseguite modellazioni analogiche di<br />

processi di collasso calderico e risorgenza.<br />

Applicazione di modelli fisico-numerici per la simulazione di sistemi idrotermali oggetto di sorveglianza geochimica<br />

La ricerca è finalizzata alla realizzazione di modelli fisico-numerici dei sistemi idrotermali. Nel <strong>2002</strong>, un’applicazione ha riguardato<br />

il sistema idrotermale che alimenta la Solfatara di Pozzuoli ed ha portato alla simulazione del sistema al suo stato stazionario.<br />

Studi sul bilancio del carbonio su acquiferi regionali finalizzati alla misura del flusso diffuso di CO 2 d’origine profonda<br />

La ricerca, svolta nell’ambito del progetto GEOCO 2 -MIUR, ha portato alla stima della quantità totale di CO 2 d’origine<br />

profonda rilasciata dall’area vulcanica della Campania e dall’area appenninica adiacente. L’elaborazione dei dati è in<br />

fase avanzata. Un lavoro specifico riguarda l’acquifero del Vesuvio.<br />

Studio delle proprietà di miscela mediante approccio polimerico con applicazioni alla solubilità di miscele gassose<br />

(C-H-O-S) in fusi silicatici<br />

Questa ricerca ha permesso di definire un modello di solubilità dello zolfo in fusi silicatici di qualsiasi composizione e di<br />

modellizzare la saturazione dei magmi nel sistema multicomponente C-H-O-S. Il sistema indagato presenta potenziali<br />

applicazioni anche in campo industriale.<br />

Ricerche bio-geo-archeologiche<br />

Nel corso del <strong>2002</strong> sono stati completati e pubblicati i risultati di una ricerca sugli effetti sul territorio e sugli insediamenti<br />

di Età Romana provocati dai flussi primari e secondari dell’eruzione sub-pliniana del 472 AD del Vesuvio. Particolare<br />

importanza ha rivestito lo studio degli effetti della deposizione distale delle correnti piroclastiche legate all’eruzione pliniana<br />

del Vesuvio “Pomici di Avellino” (3760 anni dal presente) su un villaggio dell’Età del Bronzo rinvenuto nel 2001 ed<br />

il confronto di tali effetti con quelli causati dall’eruzione pliniana del 79 AD sui siti di Età Romana. I risultati di queste ricerche<br />

sono stati oggetto di pubblicazioni e di documentari scientifici a diffusione nazionale ed internazionale.<br />

Divulgazione e informazione<br />

L’Osservatorio Vesuviano svolge attività didattica e divulgativa finalizzata alla diffusione della cultura scientifica nel settore<br />

della vulcanologia e all’educazione al rischio vulcanico. Nel <strong>2002</strong> sono state promosse una serie di iniziative tra cui<br />

l’organizzazione e gestione della mostra permanente “Vesuvio: 2000 anni di osservazioni” allestita presso la sede storica<br />

dell’Osservatorio Vesuvio a Ercolano con incontri didattici giornalieri con studenti delle scuole medie inferiori e superiori,<br />

studenti universitari, associazioni ed enti italiani e stranieri, singoli cittadini (circa 10.000 visitatori); l’organizzazione<br />

di una nuova Mostra presso il Castello Aragonese di Baia dedicata al bradisismo e alla storia vulcanica dei Campi<br />

Flegrei, in cooperazione con la Provincia di Napoli e la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Caserta; la partecipazione<br />

ad iniziative culturali a livello nazionale finalizzate alla divulgazione scientifica e alla formazione culturale, tra<br />

cui la manifestazione nazionale “Galassia Gutenberg”, la collaborazione con il “Parco Letterario del Vesuvio: da Plinio a<br />

Leopardi”; la preparazione di materiale divulgativo e didattico; la partecipazione alle attività promosse in cooperazione<br />

con l’Ente per le Ville Vesuviane e l’Ente Parco Vesuvio; e la gestione del sito web dell’Osservatorio (http://www.ov.ingv.it).<br />

2.5. Giudizio del direttore della sezione sull’attività svolta<br />

L’Osservatorio Vesuviano è impegnato in numerosi progetti europei e nazionali, dimostrando elevata capacità di attrarre<br />

finanziamenti, grazie all’elevato livello tecnologico e scientifico del personale. Gli obiettivi previsti nel Piano Esecutivo <strong>2002</strong><br />

sono stati raggiunti con successo ed hanno avuto ampia risonanza internazionale, come testimoniato dalle numerose pubblicazioni<br />

accettate su riviste ad alto impact-factor. Per quanto riguarda la sorveglianza vulcanica, il personale ha svolto assi-<br />

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