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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />

2. Relazione di sintesi del direttore di sezione<br />

2.1. Obiettivi generali della sezione in relazione ai macro-obiettivi del Piano Triennale<br />

1. Sviluppo delle infrastrutture<br />

Partecipazione allo sviluppo di <strong>INGV</strong>-GRID, con particolare riferimento a: sistemi informatici, rete telematica, sistemi<br />

informativi e banche dati di interesse nazionale e europeo, siti web.<br />

2. Sviluppo dei Sistemi di Osservazione<br />

Messa a punto di una rete sismica per indagini temporanee di sismicità, di amplificazioni locali e di caratteristiche della<br />

litosfera. Contributo al sistema di acquisizione di dati storici e macrosismici.<br />

3. Ricerche finalizzate<br />

Analisi e simulazione della struttura interna della Terra; caratterizzazione di dettaglio di strutture sismogenetiche; definizione<br />

di scenari di pericolosità e danno; valutazione della pericolosità sismica e del rischio sismico su grandi aree; sviluppo<br />

di metodologie per la sismologia storica.<br />

4. Attività di formazione e divulgazione<br />

Iniziative nel settore della comunicazione del rischio.<br />

2.2. Elenco Unità Funzionali (UF) e Unità di Progetto (UP) della sezione<br />

UF<br />

1. Banche dati e analisi di rischio<br />

2. Sismologia strumentale<br />

3. Sismologia storica<br />

UP<br />

2.3. Sinergia tra le varie UF e loro partecipazione agli obiettivi<br />

Come ricordato le UF sono state istituite solo nell’ultima parte dell’anno; pertanto, il giudizio non può che essere preliminare.<br />

Le linee di tendenza emergenti, tuttavia, non sono confortanti; le UF non sono ancora riuscite nel loro compito<br />

primario, cioè di ridurre il numero delle iniziative in corso, facendole convergere verso obiettivi di maggior rilievo, sia di<br />

UF che di sezione.<br />

Il livello di sinergia fra le UF è variabile. Esistono sinergie “di fatto”, anche se non progettuali, che derivano da attività<br />

svolte in passato da ricercatori che ora afferiscono a due UF (ad esempio, nel caso di banche dati). Di contro, esistono<br />

scarse sinergie attorno a tematiche strategiche – quali ad esempio la valutazione di scenari di pericolosità – che vengono<br />

svolte all’interno di due UF con scarsa interazione reciproca. In generale appare maggiore la collaborazione fra<br />

UF di questa sezione e UF di sezioni di Roma, piuttosto che fra le UF della sezione. Questa considerazione, pur formulata<br />

a partire da una realtà minoritaria come quella di Milano, viene comunque proposta come elemento di attenzione in<br />

vista di una riorganizzazione della rete scientifica dell’ente.<br />

2.4. Sintesi dei risultati più rilevanti della sezione<br />

– Riorganizzazione ed aggiornamento degli strumenti informatici e di rete della sezione<br />

– Promozione, indirizzamento e sviluppo di banche dati e sistemi informativi<br />

– Aggiornamento del parco strumentale e ottimizzazione delle procedure di analisi dei dati<br />

– Validazione delle metodologie per il calcolo di sismogrammi sintetici nel caso di faglia estesa<br />

– Stima di leggi di attenuazione e analisi degli effetti di sito<br />

– Analisi di sensibilità delle valutazioni di hazard al variare di elementi di input; disegno di una nuova zonazione sismica<br />

coerente con i dati disponibili<br />

– Organizzazione di una conferenza internazionale di sismologia storica.<br />

A seguito del terremoto del Molise la sezione ha partecipato a diverse iniziative di raccolta dati che vedranno il loro esito<br />

nel 2003. Nel dicembre <strong>2002</strong> la sezione ha partecipato e contribuito a una Commissione, istituita dal Governo su iniziativa<br />

dell’<strong>INGV</strong>, con l’incarico di formulare un nuovo corpo di norme tecniche antisismiche e una nuova zonazione per la<br />

loro applicazione.<br />

2.5. Giudizio del direttore della sezione sull’attività svolta<br />

L’impegno del personale è stato complessivamente elevato, sia in generale che – per una parte di esso – in relazione<br />

alle attività di gestione ordinaria e in occasione di emergenze. A fronte di questo impegno corrispondono tuttavia limitati<br />

risultati scientifici di buon livello. Il numero di pubblicazioni scientifiche e dei prodotti tecnologici non è elevato e<br />

sconta in parte alcune difficoltà oggettive legate ad alcuni temi di ricerca, in parte una sostanziale difficoltà di alcuni<br />

ricercatori a tradurre in fatti concreti i risultati delle proprie ricerche. Giova comunque sottolineare che le pubblicazioni<br />

arrivate alla accettazione/stampa nel <strong>2002</strong> sono state sottomesse almeno nel 2001 e che, come tali, rappresentano il<br />

risultato di iniziative che portano quella data.<br />

La maggior parte dei risultati scaturisce più da iniziative individuali – e in una certa misura occasionali – che non da pro-<br />

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