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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />

colo della temperatura e del flusso termico associato alla colata lavica.<br />

I risultati ottenuti sono stati molto interessanti in quanto hanno permesso di identificare caratteristiche termiche differenti<br />

per le diverse colate che si sono attivate durante il periodo giugno-luglio 2001. Sono in corso ulteriori studi per associare<br />

le caratteristiche termiche osservate ad altri parametri importanti per lo sviluppo delle colate (reologia e topografia).<br />

I dati aerei sono stati confrontati con i dati satellitari acquisiti dal sensore ASTER e HYPERION (satelliti TERRA e EO-1),<br />

acquisiti contemporaneamente al sorvolo MIVIS.<br />

3) Analisi delle anomalie termiche in zone vulcaniche<br />

Le zone vulcaniche presentano aree termicamente anomale non associate direttamente all’emissione di lava. Queste<br />

aree possono essere osservate in modo sistematico mediante immagini nell’infrarosso termico che consentono di esaminare<br />

variazioni di temperatura al suolo con l’accuratezza di 0.5 K.<br />

Nel <strong>2002</strong> è stato completato lo studio della zona della Solfara (Campi Flegrei) mediante dati acquisiti dal sensore aereo<br />

DAIS (spettrometro ad immagine del DLR). L’obiettivo dello studio era quello di ottenere delle mappe superficiali di temperatura<br />

al suolo e di remissività della superficie interna del cratere della Solfatara mediante dati nel TIR (Thermal Infra-<br />

Red). Le elaborazioni hanno messo in evidenza le zone di anomalia termica associate ai campi fumarolici presenti nella<br />

zona. Le stime di temperatura sono state confrontate con misure effettuate localmente durante il sorvolo fornendo una<br />

buona correlazione tra i valori stimati e quelli misurati.<br />

Lo studio ha comportato lo sviluppo di modelli atmosferici basati su codici di trasferimento radioattivo MODTRAN necessari<br />

alla rimozione del contributo atmosferico al dato telerilevato nell’infrarosso termico.<br />

4) Sviluppo di tecniche per la stima della concentrazione di gas nei plumes vulcanici<br />

Il laboratorio di Telerilevamento da molto anni si dedica all’analisi dei plumes vulcanici troposferici per lo sviluppo di<br />

algoritmi operativi per il calcolo del contenuto colonnare di SO 2 , CO 2 , H 2 O.<br />

Nel <strong>2002</strong> le attività sono state indirizzate allo studio dello spessore ottico di plume e nubi vulcaniche. Sono state analizzate<br />

le immagini acquisite dal sensore aereo MIVIS nel 1997 e nel 2001 sull’Etna con l’obiettivo di trasferire gli algoritmi<br />

di calcolo ai dati spaziali che consentiranno di avere informazioni sul contenuto di aerosol e ceneri in modo sistematico.<br />

Per quello che riguarda la stima dei gas è stato sperimentato un nuovo algoritmo per il calcolo del contenuto colonnare<br />

di CO 2 nei plumes vulcanici. L’algoritmo è stato testato su dati acquisiti dal sensore aereo AVIRIS (spettrometro ad<br />

immagine) sul vulcano Kilauea (cratere Pùo) nel 2000.<br />

I risultati ottenuti sono promettenti e hanno permesso di evidenziare la distribuzione della concentrazione del CO 2 nel<br />

plume. Le elaborazioni hanno messo in evidenza la necessità utilizzare modelli atmosferici più raffinati al fine di considerare<br />

meglio l’interazioni tra H 2 O e CO 2 nel plume e l’influenza della topografia e di altri parametri superficiali durante<br />

la stima delle concentrazioni.<br />

5) Banche dati spettrali di materiali superficiali<br />

La UF Geodesia e Telerilevamento nel 2001 si è dotata di uno spettrometro di fourier portatile (canali SWIR-TIR) per la<br />

misura dell’emissività delle rocce. Questo strumento insieme all’FIELDSPEC (spettro-radiometro nel VIS-IR) acquisito nel<br />

2003 consentirà realizzare in maniera autonoma banche dati spettrali di riflettanza ed emissività di rocce.<br />

Queste banche dati che sono necessarie per effettuare:<br />

- analisi spettroscopiche relative alla composizione mineralogica di rocce e superfici<br />

- validazione di stime di emissività e riflettanza calcolate da immagini telerilevate<br />

- costruzione modelli atmosferici per il calcolo di parametri superficiali ed atmosferici.<br />

Nel <strong>2002</strong> stata effettuata una campagna di misura nell’area etnea per il test de l’FTIR portatile acquisito dal CNT. Le misure<br />

spettrometriche, termiche ed atmosferiche eseguite durante la campagna sono state effettuate in concomitanza con il passaggio<br />

del sensore spaziale ASTER al fine di acquisire dati di campagna utili alla validazione/calibrazione dei sensori spaziali.<br />

6) Sviluppo nuovi sensori<br />

a) Sensore FASA<br />

Nel <strong>2002</strong> è continuata l’attività finanziata dall’ASI per lo sviluppo di un sistema aereo composto da un Interferometro di<br />

Furier (MIROR) ed un sistema ad Immagine (ABAS). Il progetto viene svolto in collaborazione con il DLR (Germania). Il<br />

sistema FASA verrà utilizzato per l’osservazione dei fenomeni vulcanici e per gli incendi, dovrebbe fare il primo test operativo<br />

sull’Etna, isole Eolie e Campi Flegrei nel 2003.<br />

b) Sensore HYPSEO<br />

Sono stati utilizzati i dati aerei dei sensori AVIRIS e MIVIS acquisiti sull’isola di Vulcano per calcolare parametri superficiali<br />

ed atmosferici al fine di simulare i dati del sensore iperspettrale HYPSEO sviluppato dall’ASI.<br />

Applicazioni Geodetiche<br />

1) Realizzazione Stazioni GPS Permanenti <strong>INGV</strong><br />

a) Nuove stazioni e sopralluoghi<br />

Per la costituzione della rete GPS permanente dell’<strong>INGV</strong>, sono state effettuate le seguenti attività:<br />

– Costituzione di una nuova stazione a Preturo presso l’Osservatorio <strong>INGV</strong>. Al momento i dati vengono acquisiti in locale.<br />

– Riattivazione della stazione GPS posta presso l’Osservatorio <strong>INGV</strong> di Gibilmanna.<br />

– Inserimento della stazione di Roma-<strong>INGV</strong> nella rete GPS permanente dell’ASI.<br />

– Test di qualità nei siti di Roma-<strong>INGV</strong> e di Messina (<strong>INGV</strong>), in collaborazione con l’ASI.<br />

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