Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page
Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page
Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />
divulgazione. Infatti, oltre alle citate conferenze di aggiornamento in favore del personale del Ministero della Difesa,<br />
alle giornate di Geofisica Ambientale dedicate alle tematiche dell’inquinamento radioelettrico e dei metodi di indagine<br />
e ricerca degli agenti inquinanti nel sottosuolo, è necessario sottolineare la continua attività di divulgazione<br />
scientifica svolta sia nella conduzione di visite scolastiche e sia nella partecipazione alle giornate della scienza promosse<br />
dal Ministero dell’Istruzione. Di grande rilievo per l’aspetto formativo è l’impegno dei ricercatori della sezione<br />
sia come incaricati di corsi universitari, 5 corsi su differenti discipline geofisiche, e sia come tutores di tesi di dottorato,<br />
borse di studio e tesi di laurea.<br />
2.2. Elenco Unità Funzionali (UF) e Unità di Progetto (UP) della sezione<br />
UF<br />
1. Geomagnetismo<br />
2. Fisica dell’Alta Atmosfera<br />
3. Laboratorio di Paleomagnetismo<br />
4. Laboratorio di Geofisica Ambientale<br />
5. Ricerche Interdisciplinari GeoMarine<br />
6. Osservatorio Geofisico di L’Aquila<br />
7. Climatologia Dinamica<br />
UP<br />
2.3. Sinergia tra le varie UF e UP e loro partecipazione agli obiettivi<br />
Ancor più che nell’anno precedente, nel <strong>2002</strong> la Sezione Roma 2 ha consolidato le forti sinergie tra le differenti Unità<br />
Funzionali pur mantenendo la sua eterogenea specificità. Ovviamente si confermano quelle collaborazioni tra le UUFF<br />
come il Geomagnetismo, Paleomagnetismo ed Osservatorio Geofisico di L’Aquila che trovano su tematiche affini importanti<br />
e comuni interessi scientifici. A queste si aggiungono poi le intense interazioni tra quella parte dell’UF Laboratorio<br />
di Geofisica Ambientale, maggiormente coinvolta con tematiche di radio propagazione, con l’UF di Fisica dell’Alta Atmosfera<br />
non solo sui temi di ricerca comuni ma anche dando un contributo al miglioramento dei sistemi osservativi attraverso<br />
la progettazione di nuovi strumenti. Sono inoltre proprio le UUFF Laboratorio di Geofisica Ambientale e Osservatorio<br />
di L’Aquila che mantengono maggiormente strette relazioni di collaborazione con le altre UUFF della sezione, la<br />
prima laddove sia necessario un contributo tecnologico mentre la seconda per il suo complesso sistema di osservazioni,<br />
geomagnetiche, aeronomiche ed anche sismologiche. È infine importante citare il contributo di differenti UF, come il<br />
Geomagnetismo e il Laboratorio all’attività di ricerca sottomarina e le interazioni tra coloro che studiano il Geomagnetismo<br />
esterno con i fisici dell’alta atmosfera così come il contributo della UF di Climatologia nelle tematiche relative alla<br />
gestione dei sistemi di calcolo.<br />
2.4. Sintesi dei risultati più rilevanti della sezione<br />
Nel Geomagnetismo è importante sottolineare: la presentazione della Cartografia magnetica nazionale centrata al 2000;<br />
la nuova carta magnetica di anomalia con la relativa interpretazione; la Cartografia antartica per le anomalie magnetiche;<br />
la stima dei tempi caratteristici dei fenomeni non lineari associati al campo geomagnetico; lo studio dei moti fluidi<br />
nel nucleo terrestre dalle caratteristiche spettrali del campo geomagnetico; le caratteristiche statistiche delle inversioni<br />
del campo; il primo modello analitico (ARM) del campo magnetico e di variazione secolare per l’Antartide; lo studio delle<br />
proprietà non lineari della risposta magnetosferica; il modello dinamico di accumulo meteoriti in Antartide.<br />
Oltre al monitoraggio della ionosfera a medie latitudini e la partecipazione alla recente campagna antartica <strong>2002</strong>/2003<br />
relativa all’osservatorio ionosferico e alle stazioni riometriche di Baia Terra Nova, sono stati investigati particolari eventi<br />
di emissione di protoni solari e di PCA (Polar Cap Absorption) con possibili soluzioni per il forecasting dei Polar Cap<br />
Absorption ai fini dello Space Weather planetario. In ambito del progetto COST271 (Effects of the Upper Atmosphere on<br />
Earth and Space Communications) è stato sviluppato un metodo operativo per il nowcasting ionosferico nonché altri<br />
modelli non lineari relativi a condizioni severamente disturbate. Nell’ambito del contributo al Global Change si è mostrato,<br />
attraverso un originale approccio non lineare, che il trend negativo osservato nella frequenza di plasma dello strato<br />
F2 non dipende dall’impatto del campo geomagnetico sulla ionosfera. La realizzazione di due prototipi di digisonda AIS-<br />
<strong>INGV</strong> a basso costo e grande versatilità, utili sia per scopi di servizio ionosferico che per ricerche in ambito geofisico,<br />
nonché la presentazione del brevetto ha costituito il principale risultato delle attività del Laboratorio di Geofisica Ambientale.<br />
Un sistema radar a 60 MHz da impegnare in campagne di misura radio glaciologiche in Antartide è in fase di avanzata<br />
realizzazione. Le prospezioni geofisiche del sottosuolo in campo ambientale, eseguite a seguito di richieste della<br />
Magistratura ed in collaborazione con gli organismi del Ministero degli Interni che operano in questo settore, hanno portato<br />
in molti casi alla scoperta di masse metalliche e agenti inquinanti.<br />
Nel Paleomagnetismo si sono conseguiti importanti risultati scientifici nelle ricerche riguardanti la Geodinamica dell’Italia<br />
e del Mediterraneo, con riferimento in particolare ad una migliore definizione dell’evoluzione geodinamica dell’Appennino<br />
meridionale, della Sicilia e della Sardegna, con implicazioni per la comprensione dei meccanismi di apertura<br />
del Tirreno e del Bacino Ligure-Provenzale. Altri risultati sono stati ottenuti nella Magnetostratigrafia con riferimento alla<br />
50