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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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Parere del Comitato di Consulenza Scientifca<br />

Sezione di Catania<br />

1) Valutazione sulla definizione e sul raggiungimento degli obiettivi in relazione al Piano Triennale<br />

Nel corso del <strong>2002</strong> la sezione è stata profondamente riorganizzata e razionalizzata. Tale processo è stato accompagnato<br />

dalla nomina di un nuovo direttore. La chiusura di alcune sedi, la riduzione del numero di UF, il potenziamento delle reti<br />

informatiche, il potenziamento e la ridistribuzione del personale, la creazione di nuovi laboratori, hanno marcato un<br />

miglioramento sostanziale del funzionamento della sezione. Questo importante sforzo di riorganizzazione si è reso ben<br />

visibile nella pronta risposta alle emergenze vulcanica e sismica dell’Etna nell’ottobre <strong>2002</strong> e alla emergenza eruttiva di<br />

Stromboli iniziata nel dicembre <strong>2002</strong>. Le novità organizzative e il miglioramento della capacità di assolvere alle funzioni<br />

scientifiche e di sorveglianza costituiscono presupposti essenziali per il conseguimento degli obiettivi indicati dal Piano<br />

Triennale.<br />

2) Produttività scientifica<br />

La produttività scientifica è buona e ha segnato un ulteriore miglioramento rispetto a quella espressa nell’anno precedente.<br />

Con 40 ricercatori, 21 assegnisti e dottorandi e 4 associati di ricerca la sezione ha pubblicato, o ha in corso di<br />

stampa, 62 lavori su riviste censite JCR (indici 1.6 e 1.0). Va rimarcato il fatto che la produzione scientifica include alcune<br />

monografie dell’American Geophysical Union che non sono però censite nell’indice JCR.<br />

3) Produttività di altre attività<br />

Sono stati conseguiti importanti obiettivi nel campo della messa in opera, ammodernamento e ottimizzazione e delle reti<br />

di monitoraggio. La rete sismica delle Eolie è stata rimessa in funzione dopo alcuni anni di sostanziale inoperosità. Nel<br />

campo del monitoraggio delle deformazioni GPS sono stati approntati nuovi sistemi di elaborazione e trasmissione dei<br />

dati in tempo reale. È stato affrontato il problema della funzionalità delle stazioni sismiche remote.<br />

Un apprezzabile sforzo è stato prodotto nel campo dell’informazione e della divulgazione mediante il miglioramento della<br />

pagina web e la cura posta nel fornire adeguato flusso di informazioni durante l’emergenza Etna.<br />

4) Sinergia tra le diverse UUFF e loro partecipazione agli obiettivi<br />

I cambiamenti strutturali avvenuti nel <strong>2002</strong> hanno favorito il completamento del processo di integrazione tra le diverse<br />

strutture confluite nella sezione <strong>INGV</strong> di Catania catalizzando inoltre il miglioramento del clima di lavoro tra i ricercatori.<br />

5) Collaborazioni con l’Università e altri enti di ricerca nazionali e internazionali<br />

La collaborazione con altri enti di ricerca gode di condizioni strutturalmente favorevoli a causa della elevata attività dei<br />

vulcani attivi siciliani e della formidabile messe di informazioni prodotta dalla rete di monitoraggio in possesso della<br />

sezione. Le collaborazioni con altri enti, gia numerose e di buon livello, dovrebbero ulteriormente espandersi in un clima<br />

sempre più aperto che favorisca lo scambio di personale con altre strutture di sorveglianza e la collaborazione con gruppi<br />

scientifici di comprovato valore.<br />

6) Risultati conseguiti nella ricerca<br />

Il terremoto di Palermo del settembre <strong>2002</strong>, l’eruzione dell’Etna e la crisi di Panarea hanno rappresentato tre grandi<br />

opportunità di utilizzazione dei dati del monitoraggio a fini scientifici. Durante l’eruzione dell’Etna i rilievi sul degassamento<br />

potranno essere utilizzati proficuamente intersecandoli con quelli dell’evoluzione eruttiva e dei dati geofisici. I dati<br />

sismologici sono inoltre intersecabili con quelli di deformazione superficiale e sono stati di grande importanza per comprendere<br />

i meccanismi di risalita.<br />

7) Capacità di attrazione di finanziamenti<br />

La capacità di attirare finanziamenti può essere valutata tra buona e molto buona, anche per la unicità di questo gruppo<br />

di ricerca nel panorama vulcanologico mondiale. Molti dei finanziamenti provengono dal GNV, ma spiccano anche<br />

importanti ricerche finanziate dalla Comunità Europea e dal MIUR. I finanziamenti arrivano attraverso numerosi piccoli<br />

progetti che potrebbero forse essere accorpati in insiemi più grandi, con beneficio sia per la sezione che per l’ente sovventore.<br />

8) Valutazione complessiva delle risorse di personale, strumenti e infrastrutture<br />

Complessivamente la sezione ha manifestato notevole vitalità sia in campo scientifico sia in quello del monitoraggio. È<br />

stata infine progettata una nuova sala operativa, presso la sede centrale della sezione, per la centralizzazione e il controllo<br />

h24 dei dati di sorveglianza sismica e vulcanica. Per avere una ridondanza di acquisizione dei dati sarà temporaneamente<br />

mantenuta la funzionalità del CUAD.<br />

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