Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page
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1. Premessa<br />
<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />
Le attività svolte nella sezione Sismologia e Tettonofisica (Roma 1) sono principalmente dedicate alle ricerche in diversi<br />
campi della geofisica (comprendenti la geologia dei terremoti, la sismologia, la tettonofisica e geodinamica globale e<br />
la pericolosità sismica), della geochimica e della fisica del vulcanismo. Alla fine del <strong>2002</strong> è confluito nella sezione un<br />
nuovo gruppo di ricerca con competenze più tecnologiche, che è più specificatamente coinvolto nelle attività del Laboratorio<br />
di vulcanologia sperimentale e nello sviluppo di nuove tecnologie di acquisizione dei dati geofisici e geochimici.<br />
Le attività di ricerca comprendono quindi sia l’acquisizione e la raccolta dei dati sperimentali, sia lo sviluppo di nuove<br />
metodologie di analisi, simulazione e riproduzione dei processi geofisici a scala locale e globale. Lo sviluppo delle attività<br />
sperimentali di laboratorio conferisce un valore aggiunto alle attività di ricerca. Esistono oggi enormi potenzialità di<br />
svolgere ricerche sperimentali e teoriche. Particolare attenzione è, infatti, dedicata allo sviluppo di metodologie numeriche<br />
originali ed innovative per l’interpretazione dei fenomeni fisici associati ai terremoti ed alle eruzioni vulcaniche e, più<br />
in generale, alla dinamica della Terra solida. Tra queste, è importante evidenziare la simulazione delle colate laviche in<br />
occasione di forti eruzioni vulcaniche, l’analisi quantitativa della radiazione sismica registrata sia a scala locale sia globale<br />
per lo studio della sorgente e della propagazione delle onde sismiche, ed infine la simulazione dei processi tettonici<br />
per lo studio della dinamica dell’interno della Terra. Lo sviluppo di nuove metodologie di indagine richiede studi teorici<br />
e l’implementazione delle procedure di simulazione numerica dei processi geofisici. Per questo motivo la sezione è<br />
molto interessata e direttamente coinvolta nel potenziamento delle infrastrutture e della rete (<strong>INGV</strong>-GRID) e nel potenziamento<br />
dei sistemi di calcolo.<br />
Le attività inerenti la raccolta dati svolte nella sezione coprono uno spettro molto ampio delle discipline geofisiche giacché<br />
comprendono l’acquisizione di dati geochimici, sismologici, geologici e vulcanologici. Queste attività motivano la<br />
costituzione ed il potenziamento dei laboratori sperimentali: in particolare, il Laboratorio di Geochimica di Fluidi, il Laboratorio<br />
Alte Pressioni-Alte Temperature (HP-HT) ed il Laboratorio per le Nuove Tecnologie. Questi tre laboratori sono rispettivamente<br />
dedicati allo studio dei processi geochimici, vulcanici e geofisici. La presenza di un laboratorio per le nuove<br />
tecnologie rappresenta una importante potenzialità di sviluppo tecnologico dedicato all’acquisizione dei dati geofisici e<br />
geochimici. Alle attività della sezione contribuisce anche l’Osservatorio di Arezzo che è stato potenziato in termini di infrastrutture<br />
e personale nel corso del <strong>2002</strong>. Le attività svolte presso l’Osservatorio di Arezzo sono concentrate nella sismologia<br />
sperimentale ed in particolare nello sviluppo di metodi di analisi, processamento ed interpretazione dei sismogrammi<br />
registrati durante terremoti. I Laboratori di Geochimica e di Vulcanologia Sperimentale permettono lo svolgimento di<br />
analisi dei campioni di fluidi naturali e lave prelevate in campagna e secondo standards scientificamente all’avanguardia.<br />
Queste attività rivestono una grande importanza durante la gestione delle emergenze vulcaniche.<br />
Le osservazioni geologiche e paleosismologiche caratterizzano lo studio della geologia dei terremoti e forniscono informazioni<br />
fondamentali per la definizione della tettonica attiva a scala locale e regionale. Nella sezione co-esistono diversi<br />
gruppi di ricerca che sono attivi su questi temi. I dati raccolti durante le campagne di osservazione e acquisizione<br />
devono poi confluire in banche dati. Questo è particolarmente importante per le ricerche geologiche e per gli studi sulla<br />
sismicità (storica e strumentale). Esiste quindi un’importante peculiarità nello svolgimento delle ricerche in questa sezione<br />
che è quella di tradurre i risultati della ricerca di base geologica e geofisica in banche dati e prodotti necessari alla<br />
valutazione della pericolosità sismica e vulcanica, e quindi alla mitigazione del rischio. Per questo motivo si è ritenuto<br />
importante sostenere e sviluppare le ricerche associate alla stima della pericolosità sismica ed alla valutazione degli<br />
effetti dei terremoti; in altre parole tutte le attività d’interesse per l’ingegneria sismica.<br />
Oltre alla ricerca scientifica, la sezione contribuisce in modo rilevante all’espletamento dei compiti di servizio; questi<br />
ultimi sono svolti sia a supporto delle attività di ricerca sia per il ruolo istituzionale che l’Ente ha oggi assunto. Tra le<br />
attività di servizio, vanno annoverate quelle associate alla compilazione e pubblicazione del Bollettino Macrosismico<br />
per l’area italiana; lo studio dei terremoti storici per la compilazione di banche dati e cataloghi sismici; le attività svolte<br />
durante gli interventi d’emergenza messi in opera in occasione di forti eventi sismici, che comprendono campagne<br />
di rilevamento e valutazione dei danni prodotti dal terremoto (campo macrosismico), monitoraggio dell’attività<br />
sismica congiuntamente agli interventi della Rete Mobile dell’Ente, acquisizione dati per lo studio degli effetti di amplificazione<br />
del moto del suolo dovuti alla geologia locale, indagini di campagna per l’identificazione di faglie attive e<br />
della loro espressione in superficie, misure geochimiche per l’emissione di fluidi naturali (gas hazard) ed analisi di<br />
campioni di roccia per la definizione del rischio vulcanico. Il personale della sezione ha garantito il proprio contributo<br />
durante le recenti emergenze causate dalle crisi vulcaniche all’Etna, Panarea e allo Stromboli. Inoltre, numerosi<br />
ricercatori della sezione dedicano una cospicua parte del loro tempo ed il loro impegno a sostenere le attività didattiche<br />
e divulgative svolte presso la sede di Roma.<br />
La multidisciplinarità delle attività svolte nella sezione, se da un lato richiede un maggiore sforzo organizzativo e di pianificazione,<br />
rappresenta una forte potenzialità ed un importante incentivo per la collaborazione in settori strategici dell’Ente,<br />
come la mitigazione dei rischi sismici e vulcanici. Nella sezione, infatti, convivono diverse professionalità che permettono<br />
di svolgere sia ricerche teoriche (fondamentalmente tese alla modellazione e simulazione di diversi processi<br />
geofisici) sia ricerche sperimentali in laboratorio ed in campagna. Le potenzialità di sfruttare la reciproca interazione tra<br />
queste attività sono molto elevate e devono essere finalizzate alla comprensione dei processi fisici che governano i terremoti<br />
e le eruzioni vulcaniche ed alla mitigazione dei rischi. Si pensi ad esempio alle comuni professionalità necessarie<br />
per svolgere simulazioni numeriche della dinamica di un terremoto, modellazioni del comportamento reologico della<br />
litosfera e simulazioni della dinamica eruttiva di un vulcano e delle successive colate laviche. Allo stesso tempo è impor-<br />
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