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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />

2.3. Sinergia tra le varie UF e UP e loro partecipazione agli obiettivi<br />

Al conseguimento degli obiettivi strategici della sezione concorrono le diverse UF con una buona integrazione ed un<br />

discreto grado di coordinamento. La sinergia tra le diverse unità funzionali e la pertinenza delle loro attività agli obiettivi<br />

del piano triennale possono essere dedotte dalla descrizione delle attività svolte riportata nel paragrafo 3 della presente<br />

relazione. Sicuramente lo scambio delle informazioni e la circolazione dei risultati delle ricerche è uno dei punti su<br />

cui continuare a lavorare anche potenziando le infrastrutture (ad esempio dotando la sezione di una propria rete intranet).<br />

La sinergia su alcuni obiettivi strategici è già forte, nonostante richieda un continuo stimolo. Un esempio rilevante<br />

per le diverse discipline è sicuramente l’interazione sinergica per contribuire alla definizione della pericolosità sismica<br />

e vulcanica. Tuttavia, è necessario anche rilevare l’importanza della sinergia derivante dal confronto di metodologie di<br />

simulazione numerica che, pur essendo basate su algoritmi e strategie di calcolo simili, sono finalizzate ed applicate<br />

allo studio di processi differenti (la modellazione dei processi vulcanici e tettonici o la statistica dei terremoti e delle eruzioni<br />

sono esempi esaustivi).<br />

La riduzione della frammentazione delle attività di ricerca è stata perseguita nel corso del <strong>2002</strong>; tuttavia tale obiettivo<br />

richiede ulteriori sforzi ed iniziative per giungere ad un sistema di ricerca aperto e qualificato in cui la concorrenza e la<br />

collaborazione coesistano per mantenere alto il livello e la qualità della produzione scientifica.<br />

2.4. Sintesi dei risultati più rilevanti della sezione<br />

I risultati più rilevanti ottenuti nella sezione durante l’anno <strong>2002</strong> sono qui sinteticamente descritti.<br />

Nell’ambito della Fisica dell’Interno della Terra sono stati svolti importanti studi sulla sismotettonica globale e sulla struttura<br />

e reologia del mantello e sulla dinamica del nucleo. Sono stati studiati i profili di viscosità del mantello in diverse<br />

regioni della Terra e si è studiata la struttura della transizione mantello-nucleo terrestre. Queste attività di ricerca nella<br />

sezione hanno mostrato un grado di crescita ed un livello qualitativo sempre più alto negli anni passati e garantiscono<br />

ottime prospettive di sviluppo e ricerca per il futuro.<br />

Importanti risultati sono stati conseguiti nello studio della Meccanica delle Faglie e nella Fisica della Sorgente Sismica.<br />

Sono stati implementati codici di calcolo alle differenze finite per la simulazione dell’enucleazione e della successiva propagazione<br />

dinamica durante un terremoto. Questi studi hanno migliorato lo stato delle conoscenze sui meccanismi di<br />

Interazione tra Faglie e di diffusione di sforzo elastico e visco-elastico (cosismico e postsismico). Sono stati sviluppati<br />

ed applicati nuovi metodi di indagine della modalità di diffusione del campo di sforzo generato da un terremoto, sia su<br />

scala globale sia locale, per studiare il problema dell’interazione fra sorgenti sismiche, tenendo conto non soltanto degli<br />

effetti elastostatici ma anche di quelli dinamici, sia elastici che viscoelastici. I risultati di queste ricerche hanno portato<br />

a numerose pubblicazioni nel corso del <strong>2002</strong> come si evince dall’elenco allegato alla presente relazione. L’interazione<br />

tra faglie sismogenetiche è stata studiata con differenti metodologie originali sviluppate da ricercatori della sezione che<br />

sono state applicate a diverse aree del pianeta in differenti regimi tettonici.<br />

Sono stati svolti studi sulla Sismotettonica e sulla Sismicità della regione italiana sia attraverso modellazioni semi-analitiche<br />

ed agli elementi finiti sia attraverso l’analisi della distribuzione spazio-temporale della sismicità. Importanti risultati<br />

sono stati ottenuti nello studio della statistica dei terremoti e nella caratterizzazione spazio-temporale della sismicità. È<br />

proseguita con successo l’analisi dei breakout per la definizione del campo di sforzo; mediante lo sviluppo di software<br />

dedicati per l’interpolazione dei dati di stress è stata elaborata la mappa dello sforzo attivo in Italia che integra dati di<br />

breakouts, meccanismi focali di terremoti moderati e/o forti e soluzioni focali di microsismicità. La caratterizzazione del<br />

regime tettonico e delle sorgenti sismogenetiche in alcune aree dell’Appennino Umbro-Marchigiano è stata eseguita<br />

integrando i dati sismologici con l’interpretazione di linee di sismica attiva. Esiste quindi un’elevata potenzialità di caratterizzare<br />

il regime tettonico con metodi integrati e con approcci multidisciplinari.<br />

Lo studio della Geologia dei Terremoti, l’identificazione di strutture attive ed il loro inquadramento sismotettonico sono<br />

stati sviluppati sia mediante rilievi di terreno e indagini di Geomorfologia sia mediante approcci multidisciplinari che<br />

comprendono la interpretazione di profili di sismica a riflessione e l’elaborazione di dati di sottosuolo (GeoRadar, geoelettrici).<br />

La sezione si è anche caratterizzata per aver svolto, in collaborazione con ricercatori di altre sezioni, studi di<br />

sismicità storica sia per l’area italiana che per quella mediterranea. Alcune di queste attività hanno avuto come sintesi<br />

la compilazione del Database of Potential Sources for Earthquakes Larger than M 5.5 in Italy.<br />

Il Laboratorio di Geochimica partecipa direttamente alle attività della sezione con ricerche congiunte in aree di interesse.<br />

Il Laboratorio è inoltre coinvolto nella elaborazione della Banca-dati dei fuidi di interesse geodinamico e vulcano-tettonico.<br />

Una parte preponderante delle attività del Laboratorio di Geochimica si svolge all’estero, in particolare in Grecia,<br />

attraverso diversi progetti europei. Nella sezione sono svolte ricerche geochimiche applicate sui precursori delle eruzioni,<br />

sul gas hazard, sui meccanismi eruttivi e sul rischio vulcanico.<br />

Gli studi degli Effetti causati da Terremoti sul territorio si sono articolati sia sull’analisi del campo Macrosismico sia sulla<br />

valutazione degli effetti di amplificazione del moto del suolo in aree sismogenetiche. È proseguita la pubblicazione dei<br />

bollettini macrosismici. Sono proseguiti gli studi degli effetti di sito nell’Appennino Umbro-Marchigiano, in particolare a<br />

Nocera Umbra e nella piana di Colfiorito. Sono stati raccolti nuovi dati in occasione delle sequenze sismiche di Palermo<br />

e del Molise. L’acquisizione strumentale di forme d’onda del moto del suolo ha fornito una elevata quantità di dati sperimentali.<br />

Inoltre, è continuata la registrazione di terremoti in area urbana (Benevento, Catania e Palermo). I dati sono<br />

confluiti in una banca dati di centinaia di sismogrammi, che vengono utilizzati per la stima delle amplificazioni spettrali<br />

causate dalla geologia locale. Sono stati sviluppati e perfezionati codici di calcolo per la simulazione di onde sismiche<br />

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