07.01.2015 Views

Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Sezione di Milano Pericolosità e Rischio Sismico<br />

Università di Napoli “Federico II”<br />

Centro Ricerche Sismologiche, Udine<br />

Principali strutture <strong>INGV</strong><br />

Centro Nazionale Terremoti<br />

Sezione Roma 1<br />

Sezione Osservatorio Vesuviano<br />

Descrizione attività<br />

Secondo il Decreto di costituzione la Unità Funzionale SIsmologia Strumentale ha il compito di sviluppare il sistema di<br />

acquisizione dei dati strumentali per l’analisi della sismicità e di effettuare indagini di sismologia attiva, in collaborazione<br />

con le iniziative nazionali dell’Istituto e in relazione ai propri programmi di ricerca (tema 2 “Sistema di Osservazione<br />

Geofisica, Geochimica, Vulcanologica”, sottotemi A e D). Inoltre, i componenti della UF partecipano e promuovono progetti<br />

di ricerca afferenti al tema 3 “Struttura e Dinamica dell’Interno della Terra”, per la caratterizzazione della struttura<br />

dell’interno della terra (A), di sorgenti sismogenetiche (C1) e degli effetti di sito (D1).<br />

Tema 2 - Sviluppo dei sistemi di osservazione<br />

Aggiornamento e sviluppo del sistema di osservazione in Italia settentrionale<br />

La modesta sismicità dell’Italia settentrionale, e più specificatamente della Lombardia e delle zone adiacenti, non hanno<br />

mai costituito una priorità di indagine a livello nazionale. Attualmente però la capacità complessiva di monitoraggio della<br />

sismicità italiana è molto cresciuta, la conoscenza del quadro sismogenetico è molto migliorata ed è quindi pensabile<br />

di avviare il monitoraggio di zone ritenute fin qui non prioritarie. Fra queste vi sono alcune zone dell’Italia settentrionale<br />

che, alla luce delle conoscenze oggi disponibili, potrebbero generare terremoti anche distruttivi. Facendo seguito a tali<br />

premesse, il tema del monitoraggio sia permanente che temporaneo del settore di competenza geografica della nostra<br />

sezione è stato rilanciato. Inoltre, sono stati effettuate tutta una serie di attività che non erano inizialmente previste a livello<br />

di PE<strong>2002</strong>, ma che sono andate concretizzandosi nell’ambito di collaborazioni con il Centro Nazionale Terremoti (CNT)<br />

ed altri Enti.<br />

Rete sismica nazionale centralizzata<br />

Fin quasi alla fine del 2001 non venivano svolti incarichi in relazione a questo tema. A partire dal dicembre 2001 la Sezione<br />

ha collaborato alla fase di ricerca siti e di pianificazione delle stazioni per il monitoraggio della sismicità con riferimento<br />

al settore del Nord-Italia. Alcuni ricercatori della UF hanno partecipato alla fase di ricerca dei siti e alle misure di<br />

microtremore atte a valutare la potenzialità di detezione di terremoti. In particolare sono state eseguite misure per le stazioni<br />

sismiche ubicate nelle regioni Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Per alcuni dei siti idonei<br />

sono inoltre state attivate le procedure tecniche per l’installazione della strumentazione. Tale attività è stata svolta in<br />

stretta collaborazione con CNT.<br />

Reti sismiche di pronto intervento e temporanee<br />

Al dicembre 2001 la strumentazione in dotazione alla Sezione consisteva principalmente di 20 stazioni Mars88/FD e 20<br />

sensori a 3 componenti Mark L-4-3D. Nel <strong>2002</strong> è stato sviluppato un progetto di ottimizzazione ed aggiornamento del<br />

parco strumentale provvedendo all’upgrade di 8 delle stazioni da Mars88/FD a Mars88/MC. Si è cioè migrati da un<br />

modello di acquisizione dati su sistemi a floppy disk, che non permette un controllo ed una modifica dei parametri in<br />

remoto, ad un sistema con trasmissione via modem dei segnali registrati e la possibilità di interagire con la stazione per<br />

il controllo del funzionamento e l’eventuale modifica dei parametri di settaggio.<br />

Oltre a ciò si è provveduto all’acquisto di 10 modem GSM ed alla messa in opera di pannelli solari e centraline di regolazione<br />

per rendere la strumentazione completamente indipendente da collegamenti telefonici e da sistemi di alimentazione<br />

“fissi”. In tal modo è possibile gestire con estrema duttilità la geometria di rete e la dislocazione delle stazioni,<br />

avendo comunque sempre la possibilità di poter utilizzare le postazioni con alimentazione a rete.<br />

La gestione delle chiamate alle stazioni remote viene effettuata attraverso un gateway mentre un personal computer in<br />

ambiente Linux gestisce le fasi di elaborazione ed archiviazione delle registrazioni. La prima parte dell’anno è stata dedicata<br />

alla verifica di funzionamento delle stazioni sismiche ed allo sviluppo del software di base per l’analisi dei dati<br />

acquisiti.<br />

Nel maggio del <strong>2002</strong> si è provveduto alla calibrazione di 14 sensori a 3 componenti Mark L-4-3D. Tale operazione è stata<br />

effettuata per mezzo di una tavola vibrante per la calibrazione diretta dei sensori sismometrici e per la definizione delle<br />

relative curve caratteristiche di risposta grazie alla collaborazione del Centro Ricerche Sismologiche di Udine (INOGS).<br />

A seguito del terremoto del 13 novembre <strong>2002</strong> (Lago di Iseo, Ml 4.2), si è effettuata la prima installazione di 3 delle<br />

stazioni MARS88/MC nella provincia di Brescia. Tale operazione ha permesso di collaudare le metodologie per la<br />

gestione in remoto delle stazioni e di verificarne la funzionalità come rete di pronto intervento per l’analisi di sequenze<br />

sismiche e anche per un pieno utilizzo a livello di rete sismica, grazie al basso costo di aggiornamento hardware<br />

e gestione.<br />

A seguito della sequenza sismica che ha interessato il Molise a partire dal 31 ottobre <strong>2002</strong>, alcuni componenti della UF<br />

sono stati impiegati nella gestione delle stazioni della Rete Sismica locale di pronto intervento dell’<strong>INGV</strong>-CNT e nell’elaborazione<br />

dei dati rilevati.<br />

137

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!