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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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Centro Nazionale Terremoti<br />

vo (forti effetti di shadowing e layover che degradano lo srotolamento della fase) sono state apportate molte modifiche<br />

agli algoritmi e di conseguenza sono stati eseguiti numerosi cicli di test. Il grado di accuratezza finora raggiunto è di<br />

qualche millimetro/anno per zone simili all’area test (come detto particolarmente svantaggiata) e l’obiettivo è di arrivare<br />

a un’accuratezza di 1 mm/anno. Il confronto con i dati di livellazione ha dato risultati buoni solo su parte delle linee, confermando<br />

che esistono problemi (dovuti a situazioni locali) ancora da superare. Nel <strong>2002</strong> è stato implementato un GIS<br />

dedicato alla gestione ed analisi dei dati contenente tutti gli strati informativi necessari, che sono stati acquisiti, geocodificati<br />

e validati.<br />

2) Analisi di singoli interferogrammi SAR<br />

a) Con la tecnica classica dell’analisi di singoli interferogrammi sono state investigate le aree di “lacuna sismica” di Città<br />

di Castello e Val d’Agri-Vallo di Diano per lo studio di eventuali deformazioni lente. Sono state acquisite circa 15 immagini<br />

e realizzati numerosi interferogrammi; in alcune delle limitate zone di alta coerenza sono presenti cicli di fase. Per<br />

discriminare la componente tettonica da quella atmosferica dovranno essere analizzate ulteriori immagini;<br />

b) integrazione di dati SAR e dati ottici da satellite per la mappatura delle aree danneggiate in seguito al terremoto di<br />

Izmit in Turchia. Sono stati sviluppati degli algoritmi appositi per le analisi di change detection su dati multitemporali,<br />

ottenendo un buon accordo con dati di terreno per le aree a maggiore livello di danno.<br />

3) Sperimentazione della tecnica degli scatteratori permanenti (PS)<br />

La tecnica dei “Permanent Scatters” è stata sperimentata nell’area dei Colli Albani, includendo anche la zona di Guidonia,<br />

per investigare le eventuali deformazioni del suolo associate alla sismicità superficiale recente. La tecnica di analisi<br />

dei PS è stata brevettata dal Politecnico di Milano e viene commercializzata da una sua società di spin off, la TRE. È<br />

stata iniziata una collaborazione di ricerca con tale società, in cui l’<strong>INGV</strong> si è impegnato all’acquisto dei dati grezzi e alla<br />

validazione e modellazione dei dati elaborati. La TRE ha fornito le mappe di velocità di spostamento dei PS in direzione<br />

di vista del satellite (slant range) sia su orbite ascendenti che discendenti. Nel <strong>2002</strong> sono stati sviluppati algoritmi specifici<br />

ed un GIS contenente anche altri dati (sismici, topografici, geologici, GPS, etc.) per la gestione e l’analisi dei dati<br />

PS dei Colli Albani. I dati sono stati poi validati con livellazioni (componente verticale) mostrando un buon accordo generale.<br />

È stata anche iniziata l’analisi delle serie temporali sui PS (circa 8 anni di spostamenti) per evidenziare eventuali<br />

trend non lineari, finora non individuati. Sempre nell’area dei Colli Albani sono stati elaborati i dati SAR per la realizzazione<br />

di un DEM ad alta risoluzione, sono state create numerose coppie di interferogrammi, il loro “srotolamento” con<br />

tecniche di sparse unwrapping, la combinazione delle fasi srotolate e la geocodifica.<br />

4) Studio della deformazione crostale cumulata nel corso del Quaternario<br />

Sono state eseguite indagini di tettonica attiva lungo la faglia di Apricena (Gargano) che era stata precedentemente individuata<br />

su immagini telerilevate da satellite. Sono state eseguite campagne di rilievi geomorfologici e neotettonici per<br />

l’individuazione e misura con geodimetro di scarpate morfologiche, contatti geologici tra le unità quaternarie, superfici<br />

di erosione marina. Sulle possibili scarpate di faglia sono stati eseguiti successivamente rilievi di tomografia geoelettrica<br />

e di sismica superficiale. Sono stati eseguiti 12 profili geoelettrici in modalità dipolo-dipolo e Wenner, di lunghezza<br />

massima 320 m e profondità investigata fino a 120 m, contemporanemente sono stati eseguiti profili topografici sulle<br />

basi. I dati di resistività apparente sono stati invertiti per ricostruire il profilo di resistività bidimensionale. Sono stati inoltre<br />

eseguiti 4 profili di sismica a rifrazione superficiale anch’essi corredati di profili topografici tracciati con geodimetro.<br />

Per l’interpretazione dei profili sono stati raccolti dati sulla profondità della falda acquifera visitando vari pozzi della zona.<br />

Sulla base delle interpretazioni dei profili sono quindi stati eseguiti degli scavi esplorativi allo scopo di raccogliere campioni<br />

da datare per stabilire l’età della fagliazione.<br />

5) Nuove attività pianificate nel <strong>2002</strong><br />

Il Min. Affari Esteri cofinanzia a partire dal 2003 un progetto di ricerca dedicato alla ricerca di aree test più favorevoli all’applicazione<br />

delle tecniche suddette (meno vegetazione e meno effetti atmosferici). Area prescelta: Tessaglia (Grecia).<br />

Analisi dati ottici (visibile-infrarosso) per applicazioni vulcanologiche<br />

1) Analisi di serie multitemporali di immagini nell’infrarosso<br />

La possibilità di osservare in modo sistematico l’andamento del flusso di calore e la distribuzione della temperatura delle<br />

zone termicamente attive rappresenta un importante mezzo per l’osservazione dell’evoluzione dei fenomeni vulcanici.<br />

Durante il <strong>2002</strong> è proseguita l’analisi della struttura termica e del flusso di calore emesso da colate laviche attive e dalla<br />

zona sommitale dell’Etna mediante serie temporali di dati acquisiti dal LANDSAT TM ed ETM nel periodo 1984-2001. Lo<br />

studio ha fornito l’andamento del flusso termico per il periodo 1984-1993, mentre sta proseguendo il completamento<br />

delle serie d’immagini LANDSAT per il periodo 1993-<strong>2002</strong>. Al fine di confrontare le variazioni del flusso di calore con altri<br />

dati geofisici e geochimici nel <strong>2002</strong> è stata ulteriormente rafforzata la collaborazione con la Sezione di Catania mediante<br />

l’attivazione di una borsa di studio dedicata alla misure COSPEC (Resp. Dott. Caltabiano) che forniscono dati sul flusso<br />

di SO 2 emesso dal plume etneo.<br />

2) Evento eruttivo dell’Etna nel 2001<br />

Nel <strong>2002</strong> è stato completato lo studio dei dati telerilevati d’aereo acquisiti durante l’eruzione dell’Etna nel 2001. Il sorvolo<br />

venne effettuato con sensore MIVIS (spettrometro ad immagine del CNR gestito dalla società CGR di Parma) che<br />

consente di acquisire contemporaneamente 101 immagini dal visibile all’infrarosso termico. Lo studio ha comportato lo<br />

sviluppo di software dedicato all’analisi dei dati MIVIS sia per quello che riguarda la calibrazione dei dati che per il cal-<br />

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