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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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Sezione di Roma 1 Sismologia e Tettonofisica<br />

analoghi osservatori geomagnetici. Abbiamo inoltre continuato le azioni di coordinamento di tutto il settore disciplinare<br />

Geodesia e Osservatori del PNRA, che hanno tra l’altro comportato l’organizzazione della campagna antartica <strong>2002</strong>-<br />

2003 per campi di ricerca quali la geodesia, la sismologia, il geomagnetismo, la meteorologia e la climatologia.<br />

Contemporaneamente a queste linee di ricerca, in collaborazione con ricercatori della UF4 e UF2 della Sezione Sismologia<br />

e Tettonofisica, durante il <strong>2002</strong> è proseguito lo studio degli effetti di sito. In particolare sono stati investigati gli effetti<br />

della presenza di una zona di faglia non attiva sull’amplificazione locale. I risultati di questo studio mostrano che sorgenti<br />

sismiche esterne alla faglia hanno prodotto, nel corso della sequenza sismica umbro-marchigiana del 1997-98,<br />

un’amplificazione anomala nell’area di Nocera Umbra, in direzione parallela a quella della faglia. Precedenti lavori avevano<br />

messo in evidenza l’esistenza di amplificazioni anomale in zone di faglia attive e per sorgenti interne alla faglia. I<br />

risultati sono stati pubblicati sul Journal of Geophysical Research (Cultrera et al., 2003).<br />

Nel <strong>2002</strong> è anche proseguito, in collaborazione con la UF Geomagnetismo della Sezione Geomagnetismo, Aeronomia<br />

e Geofisica Ambientale, lo studio di variazioni co e post-sismiche del campo magnetico e dei segnali elettromagnetici<br />

VLF in Italia centrale. I risultati sono stati presentati al Third International Workshop On Magnetic, Electric And Electromagnetic<br />

Methods In Seismology And Volcanology, Moscow, Russia, 3-6 settembre <strong>2002</strong>, e sono accettati per la pubblicazione<br />

su Annals of Geophysics (Meloni et al., in print). Abbiamo anche collaborato con colleghi dell’Università dell’Aquila<br />

per interpretare l’origine dei segnali di deformazioni lente misurate dall’interferometro geodetico delle gallerie<br />

del Gran Sasso. Riteniamo di aver identificato, con alta plausibilità, la sorgente del segnale in terremoti lenti originati su<br />

di una faglia ritenuta attiva su base geologica ma della quale non è nota alcuna attività sismica convenzionale (Amoroso<br />

et al., <strong>2002</strong>). Queste osservazioni per la prima volta mostrano l’esistenza di terremoti lenti con tempi caratteristici dell’ordine<br />

delle centinaia di secondi e il possibile comportamento alla rottura esclusivamente lento di una certa faglia, con<br />

evidenti possibili ricadute sull’utilizzo di dati geologici per la stima della pericolosità sismica di una zona.<br />

Pubblicazioni dell’anno su riviste JCR<br />

Amoruso et al. (<strong>2002</strong>): Geophys. Res. Lett.<br />

Cultrera et al. (2003): J. Geophys. Res.<br />

Faccenna et al. (2003): J. Geophys. Res.<br />

Gasparini et al. (<strong>2002</strong>): Ann. Geophysics.<br />

Margheriti et al. (2003): J. Geophys. Res. (in print).<br />

Mele, Sandvol (2003): Earth Planet. Sci. Lett. (in print).<br />

Meloni et al. (2003): Ann. Geophysics (in print):<br />

Piromallo, Morelli (2003): J. Geophys. Res.<br />

Pondrelli et al. (<strong>2002</strong>): Phys. Earth Planet. Int.<br />

Altre pubblicazioni dell’anno<br />

Danesi et al.: Terra Antarctica Reports (in print).<br />

Pesaresi, D. (<strong>2002</strong>): Proceedings of the International Seminar on Mountains.<br />

Prodotti tecnologici<br />

Sviluppo di una banca-dati di segnali sismici provenienti in tempo reale da stazioni a banda larghissima nell’area mediterranea;<br />

sviluppo di una banca dati di localizzazioni ipocentrali nell’area mediterranea da dati delle suddette stazioni.<br />

Convegni<br />

Organizzazione di convegni<br />

• Morelli, A. – Co-convener SE4.09: Natural laboratories: Antarctica, sessione scientifica, EGS, Nice (F), 22-26 April <strong>2002</strong>.<br />

• Morelli, A. – Co-organizzatore ERMES (Earthquake Mechanics and Earth Structure), International School of Solid Earth<br />

Geophysics, Erice (TP), Agosto <strong>2002</strong>.<br />

• Morelli, A. – Co-organizzatore Scienze della Terra in Antartide, Workshop, Certosa di Pontignano (SI), 30 Settembre-2<br />

Ottobre.<br />

• Pesaresi, D. – Organizzatore ORFEUS workshop on Installation and operation of broad-band seismograph stations,<br />

Istanbul (Turchia), Novembre <strong>2002</strong>.<br />

Presentazioni<br />

• Danesi, S., A. Morelli (<strong>2002</strong>): Shear velocity three-dimensional model of the upper mantle beneath Antarctica, in Workshop<br />

di Scienze della Terra in Antartide, Certosa di Pontignano, 30 Settembre-2 Ottobre, <strong>2002</strong>.<br />

• Danesi, S., A. Morelli (<strong>2002</strong>): Three-dimensional shear wave velocity structure of the upper mantle below Antarctica, in<br />

XXVII General Assembly of the European Geophysical Society (EGS), Nice, 21-26 April <strong>2002</strong>.<br />

• Faccenna, C., F. Funiciello, L. Jolivet, C. Piromallo, F. Rossetti, A. Crespo Blanc, A. Morelli (<strong>2002</strong>): The Arcs of the<br />

Western Mediterranean: a working hypothesis, in Geophysical Research Abstracts of the XXVII General Assembly of the<br />

European Geophysical Society (EGS), vol. 4 (CD), EGS02-A-00684, SE4.02-1TU2A-004.<br />

• Macera, P., D. Gasperini, J. Blichert-Toft, D. Bosch, A. Del Moro, G. Dini, S. Martin, C. Piromallo (<strong>2002</strong>): Geodynamic<br />

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