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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />

Sezione Roma 2<br />

1) Valutazione sulla definizione e sul raggiungimento degli obiettivi in relazione al Piano Triennale<br />

L’incisiva e chiara presentazione delle attività riportata nella relazione della sezione permette di apprezzare il grande<br />

lavoro svolto nell’ambito dei temi previsti dal Piano Triennale dell’Ente. L’impressione generale è che ci si trovi di fronte<br />

ad una struttura che, pur partendo già da un alto livello di competenze specifiche, stia maturando ed assumendo un<br />

ruolo guida nei campi di ricerca specifici del geomagnetismo, dell’aeronomia e della geofisica ambientale. Il giudizio è<br />

quindi nel complesso molto positivo.<br />

2) Produttività scientifica<br />

La produttività scientifica della sezione è molto buona. La sezione ha pubblicato o ha in corso di stampa 80 lavori su<br />

riviste censite JCR con 47 ricercatori e 23 borsisti, assegnisti e dottorandi di ricerca (indici 1.70 e 1.14). Nel <strong>2002</strong> viene<br />

confermata l’alta produttività scientifica già mostrata nel 2001. I lavori hanno riguardato svariati temi d’interesse ambientale<br />

(climatologia, oceanografia, geomagnetismo) e geofisico-geologico, con una progressiva espansione rispetto<br />

all’anno precedente anche nelle tematiche affrontate.<br />

3) Produttività di altre attività<br />

Oltre che nel campo della ricerca scientifica la sezione Roma 2 ha operato anche nel campo del monitoraggio del<br />

campo magnetico terrestre (Osservatorio di L’Aquila), della realizzazione di prodotti ad alta tecnologia (per es. sistemi<br />

radar, ionosonda, osservatorio sottomarino, banche-dati, etc.), della modellazione della circolazione atmosferica. La<br />

sezione ha svolto inoltre un’attività divulgativa sia per la formazione di personale specializzato (corsi per dipendenti del<br />

Ministero della Difesa), sia più generale per studenti.<br />

4) Sinergia tra le varie UUFF e loro partecipazione agli obiettivi<br />

Le sinergie fra le differenti UUFF sono molto forti. Le specifiche caratteristiche che le contraddistinguono sono riportate<br />

in modo chiaro e particolareggiato nel rapporto della sezione.<br />

5) Collaborazioni con l’Università e altri enti di ricerca nazionali e internazionali<br />

Le collaborazioni esterne della sezione sono numerose e rilevanti. Tali collaborazioni hanno riguardato fra l’altro l’organizzazione<br />

di conferenze e la partecipazione a numerosi progetti nazionali ed internazionali. La collaborazione con l’Università<br />

si esplica anche con la partecipazione attiva dei ricercatori <strong>INGV</strong> al processo di formazione degli studenti in<br />

ambito universitario (incarichi di corsi universitari, tesi di dottorato, borse di studio, tesi di laurea).<br />

6) Risultati conseguiti dalla ricerca<br />

I risultati scientifici conseguiti dalla sezione sono numerosi e molto diversificati ed è quindi difficile poterli citare tutti. Tra<br />

i risultati più rilevanti si ricorda la presentazione della cartografia magnetica nazionale centrata al 2000; la cartografia<br />

antartica per le anomalie magnetiche; la stima dei tempi caratteristici dei fenomeni non lineari associati al campo geomagnetico;<br />

lo studio dei moti fluidi nel nucleo terrestre; le ricerche sugli eventi di emissione di protoni solari; studi paleomagnetici<br />

finalizzati ad una migliore comprensione della geodinamica dell’Italia e del Mediterraneo; studi sul paleoclima<br />

con riferimento in particolare alla ricostruzione delle variazioni paleoambientali nel Mediterraneo. È importante sottolineare<br />

che molti di questi risultati scientifici sono frutto di osservazioni sistematiche condotte dalle diverse strutture<br />

della sezione, e che queste osservazioni confluiscono in molti casi in banche dati periodicamente aggiornate. Nella<br />

sezione convivono quindi una notevole capacità di ottenimento di risultati scientifici di rilevanza internazionale ma anche<br />

un forte “spirito di servizio”, che attraverso attività spesso considerate tediose e poco paganti costruisce però negli anni<br />

un patrimonio di osservazioni imprescindibile.<br />

7) Capacità di attrazione di finanziamenti<br />

Tutta la sezione, ed in particolare l’Unità Funzionale Ricerche Interdisciplinari Geomarine e Climatologia Dinamica, dimostrano<br />

ottima capacità di elaborare progetti e conseguentemente di attirare cospicui finanziamenti esterni all’Ente, anche<br />

grazie a forti legami con il mondo produttivo. Tali finanziamenti arrivano da fonti sia nazionali che internazionali e contribuiscono<br />

a conferire notevole visibilità alla sezione e alle attività che vi si svolgono.<br />

8) Valutazione complessiva delle risorse di personale, strumentali e infrastrutture<br />

Con il definitivo avvio e rafforzamento della UF Climatologia Dinamica la sezione Roma 2 si presenta ora come un gruppo<br />

di ricerca non solo globalmente forte e incisivo, come dimostra l’ampia produzione scientifica, ma soprattutto ben<br />

strutturato ed equilibrato. L’armonizzazione tra attività di ricerca in senso stretto e attività di “servizio”, tra il ruolo dei ricercatori<br />

e le funzioni dei tecnici giunge in questa sezione a risultati che potrebbero forse servire da modello anche per<br />

altre sezioni. Questa caratteristica è favorita da una efficace distribuzione dei ruoli e dei compiti tra direttore, responsabili<br />

di UF e Collegio di Struttura, come il direttore stesso rimarca nella sua relazione. Le risorse strumentali hanno ricevuto<br />

forte impulso nel <strong>2002</strong> con la realizzazione di prototipi di digisonda per indagini ionosferiche, di strumentazione per<br />

misure radio-glaciologiche e del nuovo osservatorio sottomarino multifunzione SN-1, recentemente deposto sul fondo<br />

del Mar Jonio a circa 2000 m di profondità di fronte a Catania.<br />

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