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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />

School of Mathematical Sciences, Univ. Exeter, UK<br />

Bundesanstalt fur Geowissenschaften und Rohstoffe (BGR), Hannover, Germania<br />

Alfred Wegener Institute, Germania<br />

Istituto di Ricerca spaziale, Lviv, Ucraina<br />

Danish Meteorological Institute, Danimarca e altri istituti europei<br />

GeoForschungsZentrum Potsdam, Germania, ed altri istituti internazionali<br />

Ebro Observatory, Roquetes, Spagna<br />

Geol. Survey of Japan<br />

Ohio State University, USA<br />

Byrd Polar Research Center, USA<br />

Inst. Geophys. Univ. of Texas, USA<br />

Goddard Space Center, NASA, USA<br />

Principali strutture Nazionali<br />

Dipartimento Scienze della Terra, Università di Chieti<br />

Dipartimento Scienze della Terra, Università di Napoli<br />

Dipartimento di Scienze Fisiche, Università di Napoli<br />

Dipartimento di Geologia e Geofisica, Università di Bari<br />

Geomare Sud, CNR, Napoli<br />

Ministero Affari Esteri – D.G. A. P.M<br />

Consorzio Satellite Oersted Istituti Scientifici Europei<br />

Consorzio Satellite CHAMP Istituti Scientifici Europei<br />

Consorzio Satellite SWARM Istituti Scientifici Europei<br />

Descrizione attività<br />

Lo studio del campo geomagnetico, della sua origine ed evoluzione, e della sua caratterizzazione spazio-temporale è<br />

fondamentale per la comprensione della struttura del nostro pianeta e dei processi dinamici che avvengono al suo interno<br />

e nello spazio circostante. Inoltre, le metodologie che si basano su tecniche magnetiche rappresentano dei potenti<br />

strumenti diagnostici sullo stato geofisico del nostro territorio. Gli indirizzi generali delle attività della UF Geomagnetismo<br />

sono: 1) rilevazione diretta del campo magnetico terrestre e della sua variabilità, attraverso la conduzione degli Osservatori<br />

magnetici automatici, della Rete Magnetica Nazionale, e delle reti locali di Geomagnetic Deep Sounding (GDS) e<br />

Magnetotellurica (MT), rilievi marini e aeromagnetici; Rete sismomagnetica dell’Italia centrale in collaborazione con l’Osservatorio<br />

di L’Aquila; 2) studio della struttura e della dinamica del nostro pianeta e dello spazio circostante attraverso<br />

metodologie magnetiche ed elettromagnetiche; 3) attività interdisciplinari che si affiancano ad altre metodologie, sia per<br />

lo studio geofisico del pianeta in generale sia per lo studio di fenomeni sismici, vulcanici e marini in collaborazione con<br />

altre UUFF; approntamento di tecniche per il monitoraggio dei campi elettromagnetici naturali e artificiali nell’ambito NIR;<br />

4) controllo e validazione di strumenti hardware e software per migliorare la significatività del dato magnetico rilevato,<br />

predisposti anche in collaborazione con altre UUFF della Sezione (Laboratorio di Geofisica Ambientale e Osservatorio<br />

dell’Aquila).<br />

Osservatori e Rete Magnetica<br />

L’UF di Geomagnetismo gestisce attualmente: l’Osservatorio Geomagnetico di Castello Tesino (CTS), l’Osservatorio nella<br />

base antartica di Baia Terra Nova (BTN), che per disturbi elettromagnetici nell’anno in oggetto è stato definitivamente<br />

trasferito in località OASI e, infine, la Rete Magnetica Nazionale con i suoi 114 capisaldi. Durante il <strong>2002</strong> sono state effettuate<br />

negli Osservatori misure continue del campo magnetico terrestre utilizzando tipi differenti di magnetometri. Le registrazioni<br />

sono state regolarmente calibrate (circa ogni mese a CTS e giornalmente durante il periodo estivo antartico a<br />

BTN) con delle misurazioni assolute realizzate da personale specializzato. Sono continuati i contatti per l’insediamento<br />

di un nuovo osservatorio presso l’Isola di Lampedusa e sono stati instaurati rapporti collaborativi con il Corpo Forestale<br />

di Stato per l’utilizzo delle aree protette di parco per l’installazione di stazioni geomagnetiche. La cartografia della Rete<br />

Magnetica al 2000.0 è stata presentata presso la sede dell’IGM di Firenze e nella sede di Roma dell’<strong>INGV</strong>. Queste attività,<br />

di monitoraggio ed osservazione, ricadono nel punto 2.H del Piano Triennale 2001-2003.<br />

Ricerca<br />

Gli argomenti trattati nel corso del <strong>2002</strong> ricoprono tanto le variazioni del campo magnetico dovute a sorgenti interne (3.B<br />

del Piano Triennale 2001-2003) quanto quelle dovute a sorgenti esterne al pianeta. Il primo tipo di studi ha permesso<br />

di approfondire la dinamica dei fluidi interni alla terra, responsabili della generazione e del sostentamento del campo<br />

geomagnetico; il secondo di investigare la dinamica magnetosferica. Nell’ambito dello studio e della caratterizzazione<br />

della natura dei moti interni al nucleo fluido terrestre sono stati condotti alcuni studi approfonditi sulle proprietà spettrali<br />

delle fluttuazioni più lente (variazione secolare) del campo magnetico terrestre, in termini di fenomeni caotici (De Santis<br />

et al., <strong>2002</strong>a) o turbolenti con caratteristiche di intermittenza (Consolini et al., <strong>2002</strong>). Ambedue i lavori prevedrebbero,<br />

tra le altre cause, la persistenza di vortici nella regione più superficiale del nucleo. È stata inoltre individuata la presenza<br />

di accoppiamenti quadratici tra periodi caratteristici nelle sequenze di alcuni osservatori geomagnetici, attribui-<br />

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