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Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page

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<strong>Rapporto</strong> attività scientifica <strong>2002</strong><br />

Punto 3. Le attività di ricerca nel settore della geochimica dei vulcani attivi sono finalizzare ad una sempre migliore definizioni<br />

dei modelli geochimici adottati per effettuare valutazioni sui livelli di attività e di rischio di un apparato vulcanico.<br />

Per meglio definire l’evoluzione geochimica dei parametri controllati nell’approssimarsi di un’eruzione vulcanica sono in<br />

atto studi di vulcani centroamericani ad alta frequenza eruttiva.<br />

Altri studi di base sono quelli mirati alla conoscenza della solubilità di gas nei fusi silicatici. I risultati, che sono assolutamente<br />

innovativi, data l’assenza di simili informazioni in letteratura, sono finalizzati ad una migliore interpretazione delle<br />

misure chimiche ed isotopiche su emissioni fluide.<br />

Lo studio delle inclusioni fluide permette inoltre di avere migliori informazioni sui valori di riferimento dal punto di vista<br />

chimico ed isotopico per ogni singolo sistema controllato.<br />

Di grande rilevanza geochimica sono le ricerche finalizzate all’individuazione dei valori di fondo dei parametri geochimici<br />

controllati.<br />

Punto 4. La sezione di Palermo è maggiormente impegnata nell’attività di formazione che viene attuata con il cotutoraggio<br />

di tesi di laurea e di dottorati di ricerca in geochimica effettuati prevalentemente in collaborazione con il dipartimento<br />

CFTA dell’Università di Palermo. Nel <strong>2002</strong> è stato attivato un dottorato di ricerca con l’UNAM di Città del Messico<br />

per lo studio di apparati vulcanici messicani.<br />

La scuola di geochimica, di cui si è parlato con maggiore dettaglio in altre parti del documento, ha rappresentato un<br />

momento importante per le attività di formazione promozionata dalla sezione di Palermo.<br />

2.2. Elenco Unità Funzionali (UF) e Unità di Progetto (UP) della sezione<br />

UF<br />

Unità Funzionale Sorveglianza Geochimica dei Vulcani<br />

Unità Funzionale Monitoraggio Geochimico<br />

delle Aree Sismiche<br />

Unità Funzionale Laboratori Geochimici e Tecnologici<br />

UP<br />

2.3. Sinergia tra le varie UF e UP e loro partecipazione agli obiettivi<br />

La geochimica, similmente a come avviene per la geofisica, è una disciplina che al suo interno è suddivisa in vari settori che<br />

si occupano di problemi specifici. All’interno della geochimica ritroviamo diverse specializzazioni: Misura parametri estensivi<br />

come ad esempio la misura di flussi di gas dal suolo; equilibri chimici in fase gassosa; equilibri chimici e mineralogici in fase<br />

liquida; telerilevameto (Cospec, FTIR), monitoraggio continuo di parametri geochimici in fase liquida e in fase gassosa, etc.<br />

La sezione di Palermo, per una migliore funzionalità della struttura e per il raggiungimento degli obiettivi di ricerca e sorveglianza,<br />

ha deciso di istituire tre unità funzionali non disciplinari, che organizzassero le attività di servizio della sezione.<br />

L’Unità Funzionale “Sorveglianza geochimica dei vulcani”, ha il compito di organizzare e gestire tutte le attività di monitoraggio<br />

continuo e discontinuo che la sezione di Palermo svolge nelle varie aree vulcaniche italiane.<br />

L’Unità Funzionale “Monitoraggio geochimico aree sismiche” ha il compito di studiare e caratterizzare dal punto di vista<br />

geochimico ed idrogeologico le più importanti aree sismiche italiane al fine di selezionare i siti “sensibili” da un punto di<br />

vista geochimico ed iniziare su questi un monitoraggio continuo e discreto finalizzato ad una migliore comprensione del<br />

processo sismogenetico.<br />

L’Unità Funzionale “Laboratori geochimici e tecnologici” ha il compito di organizzare, gestire e rendere operativi tutti i<br />

laboratori della sezione di Palermo al fine di supportare dal punto di vista analitico e tecnologico tutte le attività di sorveglianza<br />

svolte dalle altre unità funzionali e di ricerca svolte dai singoli ricercatori.<br />

Inoltre essendo il laboratorio geochimico di Palermo il laboratorio di riferimento per tutte le sezioni dell’<strong>INGV</strong>, l’unità funzionale<br />

laboratori ha il compito di interfacciarsi con le altre sezioni per offrire un servizio analitico adeguato ai vari ricercatori<br />

che svolgono attività di ricerca e sorveglianza nel campo geochimico.<br />

La filosofia e le tecniche di monitoraggio geochimico di un’area, sia essa sismica o vulcanica, sono abbastanza simili,<br />

per cui, ogni singolo ricercatore, in relazione alle sue competenze, contribuisce al conseguimento degli obbiettivi delle<br />

Unità Funzionali. Il monitoraggio geochimico comprende una parte continua dove vengono acquisiti i cosiddetti parametri<br />

spia, in grado di segnalare anomalie del sistema controllato, e una parte discreta, estremamente onerosa, che<br />

comprende il prelevamento, sul campo, di campioni che successivamente vengono sottoposti ad analisi di laboratorio.<br />

Questa filosofia operativa, evidenzia in maniera inequivocabile lo strettissimo legame esistente tra le tre unità funzionali<br />

della sezione di Palermo. Infatti l’attività di sorveglianza delle Unità Funzionali “Sorveglianza geochimica dei vulcani” e<br />

“Monitoraggio geochimico aree sismiche” non potrebbe essere articolata senza il supporto analitico e tecnologico dell’Unità<br />

Funzionale “Laboratori geochimici e tecnologici”.<br />

2.4. Sintesi dei risultati più rilevanti della sezione<br />

Vengono appresso elencati i risultati più rilevanti ottenuti dalla sezione di Palermo durante il 2001:<br />

– Formulazione di un modello geochimico dell’Etna che ci ha consentito di effettuare previsioni sulla possibilità del verificarsi<br />

dell’eruzione dell’ottobre scorso.<br />

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