Rapporto sull'Attività Scientifica 2002 - INGV Home Page
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Sezione di Catania<br />
Principali strutture nazionali<br />
Università di Catania<br />
Università di Cosenza<br />
Università di Pisa<br />
Dip. Scienze Geologiche Roma 3, Largo S.L. Murialdo, 1, 00146 Roma<br />
Dipartimento di Georisorse e Territorio, Università di Udine, Via Cotonificio, 114; 33100 Udine, Italy<br />
Principali strutture <strong>INGV</strong><br />
Sezione Roma 2<br />
Sezione di Palermo<br />
Osservatorio Vesuviano – Sezione di Napoli<br />
Sezione Roma 1<br />
Descrizione attività<br />
Nel <strong>2002</strong> la Sezione di Catania ha subito un notevole processo di ristrutturazione, che ha riguardato anche una sostanziale<br />
modifica della composizione delle UF. In particolare, l’Unità Funzionale di Vulcanologia e Geochimica (UFVG) è<br />
nata a metà aprile mettendo insieme personale che in precedenza apparteneva alle precedenti UF di Monitoraggio,<br />
Geochimica, e Vulcanologia. Inoltre, praticamente tutti i laboratori appartenenti alla UFVG, che si trovavano in stato di<br />
abbandono da diversi anni a causa di una totale mancanza di fondi destinati al loro mantenimento, sono stati trasferiti,<br />
ammodernati e rimessi in funzione. Tutto ciò ha comportato un notevole sforzo da parte di tutto il personale, non solo<br />
tecnico, che usufruisce dei laboratori. La organizzazione della UFVG è stata infine formalizzata il 5 luglio <strong>2002</strong>, di concerto<br />
con tutte le unità di personale che ne fanno parte. Ciò ha comportato una più efficace strutturazione del lavoro del<br />
personale, che ha validamente contribuito ad ottimizzarne la funzionalità. La fine dell’anno ha visto anche un notevole<br />
coinvolgimento del personale dell’UFVG per fronteggiare le emergenze Etna, Panarea e Stromboli. Nonostante la fase<br />
di ristrutturazione dei laboratori non fosse ancora del tutto completata, e nonostante la sommatoria di emergenze che si<br />
è venuta a creare, il personale dell’UFVG ha dimostrato di essere all’altezza della situazione, riuscendo a produrre nei<br />
limiti di tempo pur ristrettissimi quanto veniva loro richiesto.<br />
Gran parte delle attività dell’UFVG è stata quindi assorbita dalle esigenze di monitoraggio, che hanno comportato un<br />
notevole dispendio di energie, risorse ed attenzione da parte del personale sia tecnico che ricercatore. Il monitoraggio<br />
viene svolto in diversi modi e con tecniche variegate. In particolare, l’UFVG:<br />
– offre ed organizza un servizio di reperibilità h24 con turnazioni settimanali di responsabili vulcanologi (ricercatori) ed<br />
aiuto vulcanologo (tecnici e/o tecnologi), all’interno del quale è prevista almeno una visita settimanale all’Etna, e visite<br />
mirate a Stromboli o Vulcano in caso di segnalazioni da parte del sismologo di turno;<br />
– partecipa alla turnazione h24 di presidio della sala operativa in cui vengono convogliati tutti i dati di monitoraggio;<br />
– gestisce ed analizza i dati registrati dalla rete di telecamere poste sui vulcani attivi;<br />
– esegue misure periodiche delle emissioni gassose (sia flusso di SO 2 che rapporto SO 2 /HCl) all’Etna, a Stromboli<br />
e Vulcano;<br />
– esegue rilievi periodici di terreno, mappature termiche delle zone sommitali e dei fianchi dei vulcani attivi, campionature<br />
dei prodotti eruttati e mappature (tefra, fratture, colate);<br />
– provvede all’analisi chimica, morfoscopica e petrologica dei prodotti emessi (SEM, EDS, XRF);<br />
– si fa carico di stilare rapporti informativi periodici che vengono pubblicati sulle pagine web pubbliche ed interne, ed<br />
eventualmente trasmessi alle autorità competenti;<br />
– organizza il personale esterno alla sezione che collabora in caso di eruzione.<br />
Il monitoraggio dell’attività vulcanica prevede le seguenti attività continue:<br />
– Sopralluoghi periodici sul terreno, misure e campionamento dei prodotti: a questa attività, che prevede almeno un<br />
sopralluogo settimanale sull’Etna ed almeno uno mensile a Stromboli e Vulcano, si aggiunge la redazione di rapporti<br />
informativi periodici. I rapporti vengono stilati in occasione di ciascuna visita ai vulcani, e fanno un resoconto delle varie<br />
misure, osservazioni ed eventuali campionature eseguite nel corso del rilievo. Con cadenza regolare vengono eseguite<br />
anche misure della composizione dei plume vulcanici (SO 2 tramite COSPEC, SO 2 /HCl con FTIR) con una frequenza minima<br />
di 2-3 volte a settimana all’Etna ed una volta al mese a Vulcano e Stromboli. Le visite periodiche dirette servono a<br />
rilevare la presenza di attività eruttiva ai vari crateri e danno importanti indicazioni circa il livello della colonna magmatica.<br />
Le misure sulla composizione dei gas vulcanici servono ad evidenziare eventuali nuovi apporti di magma nel sistema<br />
di alimentazione.<br />
– Analisi delle immagini acquisite dalle telecamere: le immagini della zona sommitale dei vulcani attivi forniscono al personale<br />
on-duty gli elementi indispensabili per la valutazione immediata dello stato di attività dei vulcani. L’analisi manuale<br />
ed automatica delle immagini registrate, quest’ultima al momento in fase di sperimentazione, consente il riconoscimento<br />
e la classificazione dei fenomeni, oltre alla parametrizzazione dell’energia associata agli eventi.<br />
Sono comprese inoltre le seguenti attività discontinue in occasione di eventi eruttivi:<br />
– Rilievi dei flussi lavici: questa attività prevede, in caso di eventi effusivi, la mappatura delle aree ricoperte dai flus-<br />
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